The face of an angel - Film (2014)

Un gran pasticcio. Film sul caso Meredith Kercher/Amanda Knox di produzione inglese, quindi nonostante il tono fintamente neutrale piuttosto colpevolista, ma confuso e fuori fuoco, pieno di personaggi monodimensionali, inutili (vedi quello della Delevingne) o semplicemente scritti male (quello di Mastandrea). Il difetto maggiore è di non concentrarsi sul soggetto principale ma infarcire il film di trame e sotto-trame, complottistiche o sentimentali, di cui importa pochissimo al regista stesso. Boh.

Indubbiamente un'autentica baggianata che sprizza falsità a iosa. Vedere Siena e non Perugia già genera perplessità, poi vedere la figura di Mastandrea, pseudo guru inventato, insultare la polizia e la sua corruzione rende il film ridicolo. Meraviglia vedere un tal regista sprecare il suo ex talento per mostrare gli orgasmi della Beckinsale invece della vera storia. Alla larga.

Winterbottom cade rovinosamente in un film che non riesce a prendere forma. Sposando la tesi che la verità è inafferrabile, la pellicola dell'inglese sembra realizzata per un pubblico (estero) ignaro della tempesta mediatica che il vero caso criminale suscitò e non riesce a essere incisivo neppure come documento di testimonianza, scadendo invece in un didascalismo sterile e prossimo alla noia. Nessun personaggio viene approfondito e qualche velleità autoriale nel finale finisce per peggiorare il tutto.

Impossibile capire dove il film voglia andare a parare. Anche se i nomi sono cambiati è chiaro che la storia parla dell'omicidio di Meredith Kercher e della coppia (pseudo) assassina di Sollecito e della Knox. Ai limiti del buon gusto la ricostruzione delle riprese reali della coppia che hanno instancabilmente inondato talk-show e notiziari. Incomprensibile il personaggio di Mastandrea e sceneggiatura pasticciata. Come ha già detto qualcuno è ovvio che il prodotto è destinato a un pubblico straniero (probabilmente inglese). Sconsigliato.

Uno dei film più insulsi mai visti. Incomprensibile come si possa portare avanti una vicenda, di per sé neanche troppo complicata, senza dare una parvenza di spiegazione, di appiglio allo spettatore. Lo pseudo regista che dovrebbe girare un film sul noto omicidio di Perugia finisce ben presto col farsi di coca smarrendo la maldestra intenzione di far luce (!?) su quanto accaduto. Per niente convinto (e convincente) il nostro buon Mastandrea.