Morire all'alba - Film (1939)

Un giornalista scomodo viene condannato a dieci anni di lavori forzati per un crimine che non ha commesso. Durante la dura detenzione diventa amico di un ergastolano che gli promette di scoprire la verità circa il suo caso in cambio di un aiuto nella fuga ... Mix fra gangsteristico e prison-movie, il film, pur poco originale, conta alcune sequenze vigorose, soprattutto all'interno delle mura del carcere. Fra i due campioni della "duraggine" in campo, questa volta Raft batte Cagney ai punti grazie al finale.

Buon connubio tra il noir impegnato e il prison movie, che all’inizio dimostra tutti gli anni che ha ma nel prosieguo diventa sempre più avvincente, sino a un epilogo che quasi commuove. Personaggi abbastanza stereotipati (il giornalista ficcanaso che pesta i piedi agli intoccabili, il criminale con il suo codice d’onore, il sadico secondino, l’umano direttore del carcere), ma all’epoca probabilmente l’impressione doveva essere diversa. Gara di bravura tra i due protagonisti, vinta da Raft in una delle sue migliori interpretazioni in carriera.