Ape regina - Film (1955)

Ape regina
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Titolo originale: Queen Bee
Anno: 1955
Genere: drammatico (bianco e nero)
Note: Soggetto dal romanzo "The Queen Bee" di Edna L.Lee.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/12/16 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 4/12/16 23:44 - 12626 commenti

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Melodramma tutto svolto all'interno di una ricca famiglia del Sud in cui, come Bette Davis in Piccole volpi, Crawford interpreta una donna egoista, possessiva e maligna, capace di rovinare la vita a coloro che la circondano, a cominciare dal debole marito. Ma mentre nel film di Wyler un personaggio così negativo era inserito in una solida sceneggiatura, qui non trova adeguato supporto a livello di contesto, rischiando di apparire falso e forzato in alcuni risvolti. La prova imperiosa di Crawford, che mette in ombra il cast maschile pur valido, merita comunque ampiamente la visione.
MEMORABILE: Vestita di nero con un solo guanto addosso, Eva si fa allacciare il bracciale dall'ex amante

Siska80 6/08/20 12:17 - 3738 commenti

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Sorta di Fuhrer in gonnella sottomette alla propria tirannia tutti coloro che la circondano, spingendo persino alcuni a gesti disperati con minacce e ricatti. Per quanto sia disgustoso il suo atteggiamento, occorre dire che ha a che fare con degli invertebrati, in gran parte vittime principalmente di loro stessi. Il volto arcigno della bravissima Crawford si presta perfettamente al ruolo (oscurando il resto del cast) e il finale è pienamente soddisfacente.

Kinodrop 7/01/21 19:14 - 2922 commenti

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Costruito su misura per esaltare le grandi doti espressive della Crawford nei panni della perfida Eve, egocentrica all'estremo e dominatrice. Ne risente la credibilità della trama e lo spessore dei personaggi di contorno, ridotti a quasi comparse (specialmente il comparto maschile). Abilissimo il gioco teatrale concentrato sull'onnipresenza della "dama" e l'intensità del suo sguardo, attraverso un uso mirato dell'effetto luce/ombra ed un look da "grande passerella". Un melodramma a forti tinte, ma non certamente profondo, con un finale che lascia un po' perplessi.

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