Nerve - Film (2016)

Un gioco online che diventa ben presto pericoloso riesce a fare da buon soggetto per questo film che quello che fa lo fa bene, senza troppe esagerazioni di ma riuscendo a creare situazioni di un certo interesse, il tutto avvolto da una sfolgorante fotografia "al neon" e qualche canzone adatta.

Una ragazza un po’ sfigata entra in un pericoloso gioco chiamato Nerve, che sta spopolando tra i giovani di New York. Film che assolve pienamente al suo dovere di intrattenere. Lo fa grazie a una regia dinamica e a un'azione senza soluzione di continuità, con una bella fotografia notturna squarciata da insegne al neon di sicuro impatto visivo. La Roberts ha un viso talmente fotogenico che potrebbe anche non proferir parola e il suo lo avrebbe fatto, mentre Dave Franco non ha niente da invidiare al fratello maggiore. Elettrizzante!

La complessata Vee si disinibisce giocando online a Nerve, simil Blue Whale basato su sfide che vanno dallo sciocco ("bacia uno sconosciuto") all'imbecille aspirante suicida ("sdraiati sulle rotaie di un treno"). Ritratto terrificante di giovani occidentali che vivono appesi agli smartphone, anelando un milione di like e un quarto d'ora di notorietà (ma forse 1 minuto basta): il film è dunque una spietata radiografia? Macché, il trucco lo svela un finale a vino, tarallucci e messaggio educativo in cui svapora grinta e cattiveria. Resta la confezione, neon e musica, per chi gradisce il genere.

Vee, ragazza timida che vive la vita dimenticando se stessa per compiacere gli altri, soprattutto dopo una grave perdita, un giorno decide di scuotersi da questo torpore ed entrare come giocatrice nel fenomeno online "Nerve"... Un solido adattamento di un romanzo YA, con un cast in parte e uno sguardo non stereotipato sui pericoli della rete. Peccato per il finale lievemente tirato per i capelli, ma tant'è...

Film che poteva avere un notevole potenziale ma il cui finale buonista ed eccessivamente edulcorato riesce a rovinare tutto quel poco che di buono aveva regalato la storia. Ci troviamo di fronte a un'estremizzazione della dipendenza da smartphone e social degli adolescenti, in cui ciò che conta di più è collezionare like e avere notorietà. Black mirror, sul tema, ha fatto decisamente di meglio. Nota di merito alla fotografia e agli effetti al neon che costituiscono la grafica dell'app.

Un'idea vincente buttata alle ortiche da una regia e una sceneggiatura che cercano insistentemente di essere cool e di attirare il pubblico giovanile, con una fastidiosa fotografia patinata e una serie di dialoghi al limite della stupidità. La prima parte, con amenità varie (tipo peti sulla gente e correre nudi per strada) funziona anche benino, ma quando arriva la svolta thriller non si contano le ingenuità e i buchi narrativi. Cast discreto, ma personaggi troppo stereotipati. Evitabile.

Una ragazzina un po' sfigata entra quasi per sbaglio in un gioco online che porta ad affrontare sfide sempre più pericolose man mano che il gioco prosegue. Ambientato tutto di notte e con una bellissima fotografia al neon viola, Nerve convince e coinvolge almeno fino ai minuti conclusivi, quando un finale moscio e buonista rovina parzialmente il film; un vero peccato. Nonostante tutto non è affatto male anche se, con un finale migliore, il voto sarebbe stato decisamente più alto. Comunque consigliato.

Fosse una melata commedia per teenager, forse due pallini li avrebbe presi. Invece maneggia l’ossessione per i like e la dipendenza da social lanciando una molotov senza benzina ma con l’acqua di colonia: prima cinquanta minuti dei soli visini di Dave Franco e della Roberts, poi un crollo assurdamente inverosimile, nauseante e ordinario con finale moralistico da quattro soldi che atterrisce per la leggerezza da baci e abbracci con il quale chiude una materia dannatamente seria. Fa detestare anche Juliette Lewis. Irritante e superficiale.

Quali potrebbero essere le estreme conseguenze dell'insaziabile fame di like e follower? Joost e Schulman provano a immaginarlo in questo film palesemente destinato a un pubblico giovanile, vorticoso, ipercolorato, tecnologico, che va a mille all'ora e proprio per questo con personaggi abbozzati ma non pienamente delineati. L'assenza di tempi morti e il tentativo di veicolare un messaggio sono tuttavia due punti a favore, pur se con qualche faciloneria e buonismo di troppo. Nota di merito per la protagonista femminile: buona la sua prova.

Il mondo degli adolescenti viene risucchiato in un gioco pericoloso e mortale che li vede contemporaneamente sia vittime che carnefici. Nerve vuole mostrarci una generazione allo sbando figlia di un uso sconsiderato della tecnologia. Dovremmo fare sempre più i conti con film di questo genere che cercano di metterci in guardia dai pericoli di un mondo che può arrecare danni enormi immergendocisi senza cautela. Colpisce nel segno senza entusiasmare.