The night of - Cos'è successo quella notte? - Serie TV (2016)

The night of - Cos'è successo quella notte? (serie tv)
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Durata: 8 episodi
Titolo originale: The Night Of
Anno: 2016
Genere: fiction (colore)
Note: Miniserie televisiva statunitense in otto puntate trasmessa su HBO basata sulla serie britannica Criminal Justice della BBC. Nel 2013 era stato commissionato un episodio pilota, con James Gandolfini come protagonista, ma il progetto era stato poi accantonato. Nel 2016 è stata realizzata la serie e, in omaggio all'attore nel frattempo deceduto, lo stesso è stato accreditato come "produttore esecutivo" postumo.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/11/16 DAL BENEMERITO DANIELA
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Rambo90 26/03/18 22:29 - 7675 commenti

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Serie processuale intrigante, costruita con un realismo interessante e dalla trama coinvolgente quanto basta. Turturro ovviamente dilaga in un personaggio che sembra fatto su misura per lui, ma anche il resto del cast è buono, a costruire figure non eccessivamente drammatizzate (e questo si apprezza). Peccato per la parte carceraria, già vista mille volte, che va a rallentare (a volte troppo) l'indagine prima e il processo poi. Ottime la regia e la colonna sonora.

Daniela 10/11/16 21:44 - 12621 commenti

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Dopo una notte a base di alcool, droga e sesso passata con una sconosciuta, un ragazzo ne scopre il cadavere massacrato a coltellate. Così inizia un thriller di straordinaria fattura in cui scoprire l'identità del colpevole passa in secondo piano rispetto al ritratto dei personaggi e la ricostruzione dei meccanismi della giustizia. I pochi difetti sono riscattati dall'interpretazione magistrale di Turturro, un avvocato torturato dall'eczema, sotto i cui panni malmessi e l'aria cinica si cela una sofferta umanità. Epilogo che non chiude tutti i conti, coerente con una serie disseminata di dubbi
MEMORABILE: La storia del gatto; Le scarpe dell'avvocato e quelle della procuratrice; Le sedute di autocoscienza pruriginosa

Tarabas 29/12/16 14:05 - 1878 commenti

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Studente viene imputato di omicidio con prove schiaccianti. Anzi no, è stato incastrato. Anzi no, forse non è poi così un bravo ragazzo. Anzi no, forse il detective incaricato del caso ha un ripensamento. Anzi no... Labirintica miniserie sul tema del "ragionevole dubbio" nella giustizia americana, vista nella sua dimensione specificamente processuale. E' il luogo dove la forma garantisce la sostanza o dove l'abilità nell'uso delle tecniche d'aula prevale su di essa? Sofisticata riflessione su temi già scandagliati altrove, gran cast, bel finale.

Hackett 31/12/16 09:33 - 1865 commenti

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Ottima serie tv targata HBO (una vera garanzia) che mescola thriller, dramma carcerario e processuale. Tecnicamente ottima, la serie si avvale di una sceneggiatura compatta, ben scritta che mantiene sempre alta l'attenzione dello spettatore, facendolo appassionare già dal principio. Di grande pregio anche l'apporto attoriale, con un cast funzionale e ispirato capitanato da un John Turturro eccellente, che dipinge un personaggio davvero memorabile.

Cotola 2/01/17 19:29 - 9009 commenti

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Notevolissima serie tv che riesce a trarre il meglio da una storia tutto sommato banale. A colpire non è solo la scrittura, con ottimi dialoghi e pochi passaggi a vuoto, che riesce a tenere sempre alto il livello della tensione ma anche il modo di affrontare i contenuti pure loro non nuovi: in particolare quello della "Giustizia" di cui si mostrano le varie sfaccettature a seconda di chi la porta, o crede, di portarla avanti. A colpire è il tono fosco e pessimista in cui tutto è avvolto, tanto che nemmeno il finale, per nulla liberatorio, scioglie tutti i nodi. Immensa la prova di Turturro.

Galbo 8/01/17 06:48 - 12380 commenti

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Thriller processuale di grande spessore che prende le mosse dall'omicidio di una giovane donna. Nel corso della serie emergono tutte le ambiguità legate alla vicenda e ai personaggi, che non sono quello che sembrano inizialmente. La prova di Turturro (che interpreta un personaggio tra i migliori visti in una serie televisiva) è straordinaria ma non gli è da meno Riz Ahmed, il cui carattere subisce una progressiva trasformazione. Bellissimo e ambiguo il finale.

Manrico 6/02/17 06:53 - 95 commenti

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Tra le serie più intense degli ultimi anni, "The Night Of" è - non dissimilmente da un altro capolavoro come True detective - una straordinaria costruzione labirintica di dubbi e umanità, di dolorosa molteplicità dell'animo umano. Turturro dà il meglio in un cast perfetto, dove ciascuno si trova - grazie all'ottima sceneggiatura - a mostrare lati anche contraddittori. Eccellente anche la scelta dei silenzi e dei fuori fuoco, momenti che sedimentano nello spettatore le angosce laceranti evocate dalla vicenda. Imperdibile.
MEMORABILE: L'arringa finale di Turturro; La perquisizione nel commissariato a Nazir Kahn.

Piero68 13/02/17 10:24 - 2955 commenti

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Nonostante alcune evidenti forzature necessarie al plot, è un'ottima serie ad ampio respiro. Tante le tematiche trattate e tutte in maniera esaustiva e mirata. Dal post 9/11 al sistema carcerario americano, passando per le incongruenze della giustizia e di come a volte il sistema sia fallace. Ma nonostate i molteplici argomenti il messaggio finale è comunque unico e resta impresso grazie soprattutto alle ultime scene. Ottima la prova di Ahmed ma stratosferica quella di Turturro, anche se il suo personaggio non è il massimo dell'originalità.
MEMORABILE: La lenta trasformazione in carcere di Nasir; Il rapporto tra Stone/Turturro e il gatto; Le canzoni italiane ascoltate da Stone.

Didda23 20/03/17 10:45 - 2426 commenti

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Una serie notevole soprattutto per l'ottima resa visiva, con una fotografia dai toni plumbei che genera angoscia e sofferenza pure nello spettatore. I primi episodi, probabilmente, sono quelli scritti meglio poiché generano una curiosità per gli sviluppi narrativi a seguire. Nel mezzo qualche calo e qualche banalità di troppo (la trasformazione di Ahmed in carcere); mentre nel finale la serie torna a toccare vette elevatissime grazie anche a una arringa difensiva davvero memorabile. Turturro bravo, ma forse troppo osannato. Fra il buono e il notevole.
MEMORABILE: La notte dell'omocidio; Turturro che patisce sofferenze fisiche incurabili; L'ambiguità di quasi tutti i personaggi.

Ira72 23/05/17 15:32 - 1309 commenti

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Dettagli curatissimi (dalla colonna sonora, i cui brani sono studiati ad hoc, alla fotografia), interpretazioni ottime (vero che i protagonisti spiccano, ma eccelle anche il resto del cast), sceneggiatura notevole soprattutto in virtù del fatto che si parte da un crimine assolutamente banale. Una discesa negli inferi personali, legali, familiari, emotivi e fisici. Un dramma asciutto, mai stucchevole, coinvolgente, dal sapore amaro (esaltato dalla pellicola cupa). E in fondo al tunnel, la luce. O forse il buio.

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Kinodrop 6/06/17 18:23 - 2921 commenti

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Tenere in piedi un soggetto di ordinaria criminalità per 8 ore, senza che la distribuzione in episodi faccia venir meno l'unitarietà e l'attenzione, appare subito come il grande merito di questa serie. Pur toccando elementi già ampiamente sfruttati, riesce a dare un taglio di ampiezza e profondità non solo sociale, ma psicologico ed etico, in cui le verità e le menzogne si moltiplicano senza smentirsi l'un l'altra. Stupisce l'intensità dell'approccio alla materia e l'inappuntabilità della sceneggiatura. Memorabili le interpretazioni di Turturro e Ahmed.
MEMORABILE: La metamorfosi di Naz durante la detenzione; Stone e il tormento dell'eczema; Le regole processuali; L'arringa finale di Stone; I dubbi di Box.

Dr.mabuse 25/09/17 22:19 - 18 commenti

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la strada per la sopportazione della fiction è lastricata di poche, ben realizzate e di metraggio non irrisorio, puntate. Questa mini (in attesa dell'ovvia seconda serie, che non vedrò mai) serie in particolare diventa notevole grazie a un cast completo e a uno story board eccellente, fatta, una volta tanto, per soddisfare lo spettatore e non per procurargli assuefazione. Finalmente una regia allacciata alla sceneggiatura, che restituisce dignità alla fiction Usa come poche altre serie.
MEMORABILE: L'immensa soddisfazione che lo spettatore prova insieme a John Stone (Turturro) quando lo stesso finalmente riesce a calzare delle normali scarpe.
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  • Discussione Tarabas • 31/12/16 13:43
    Segretario - 2069 interventi
    Condivido quasi tutto, tranne appunto l'empatia. La quale, come il coraggio di Don Abbondio, se non ce l'hai non te la puoi dare.
    Per me i capisaldi del genere sono Testimone d'accusa e Il verdetto.
  • Discussione Daniela • 1/01/17 12:08
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Anche per me Testimone d'accusa è una delle vette del genere, da rivedere ogni volta col medesimo gusto nonostante ormai conosca le sequenze e le battute a memoria.
    Pur apprezzandolo, amo meno Il Verdetto, preferendogli un altro film diretto da Lumet in ambito processuale, ossia La parola ai giurati, anche questo visto e rivisto.
    Tutti film diretti da registi di gran valore con formidabili prove attoriali.

    Per la faccenda dell'empatia, hai certo ragione, è una cosa oltretutto che nasce dal vissuto personale e non risponde a criteri del tutto razionali.
    Io ho un debole per i personaggi all'apparenza malmessi, su cui nessuno scommetterebbe due lire, che tirano invece fuori il meglio di sé nelle occasioni decisive.
    Senza contare poi che sono pure gattofila e, mentre guardavo la serie, c'era la gattina che mi ronzava nei pressi ;o)
  • Discussione Tarabas • 2/01/17 12:06
    Segretario - 2069 interventi
    Naturalmente, La parola ai giurati è un capolavoro.
    Io ho cercato due esempi diversi tra loro. Diciamo una specie di Yin e Yang.
    Il film di Wilder è un tipico "procedural" (tipico per quanto può esserlo un film di Wilder), mentre Il verdetto è una storia in cui la parte processuale è solo uno sfondo.
  • Discussione Pumpkh75 • 5/01/17 13:57
    Addetto riparazione hardware - 432 interventi
    Confermo, gran bella serie. L'ho finita in 4 giorni nonostante una bambina di 7 mesi e senza sfruttare le ore notturne. Gran cast, grande sceneggiatura e una difficoltà notevole nello sospendere la visione prima dell'epilogo: un episodio tira l'altro. Turturro straordinario.
  • Discussione Kaciaro • 19/01/17 11:07
    Galoppino - 506 interventi
    Per me capolavoro assoluto, stupenda in ogni minimo particolare, curatissima, molto realistica,profili umani sviluppati alla perfezione,il top??la scena finale.............
  • Discussione Piero68 • 14/02/17 09:07
    Contratto a progetto - 241 interventi
    Ragazzi nonostante sia una bellissima serie io ci ho trovato, tante, troppe forzature che a volte sviliscono davvero il prodotto.

    ATTENZIONE SPOILER


    Tanto per iniziare quando fermano qualcuno per un semplice divieto di svolta e sospetta guida in stato di ebbrezza non se lo possono portare a spasso, ammanettato in una macchina per ore e per di più sulla scena di un crimine così efferato. Sono tutti motivi che avrebbero potuto far invalidare il fermo, ergo tutto quello che ne è seguito.

    La perquisizione all'atto delle dimissioni è un'altra grande baggianata. Non si mette una persona in una cella di sosta senza averla prima perquisita. Anche se il sospettato assomiglia a Bambi. La perquisizione deve essere fatta al momento dell'arrivo in centrale. Qui parliamo veramente dell'ABC.

    Altra grande incongruenza è l'arma del delitto. Oggi la moderna scienza forense è in grado di stabilire con un altissima percentuale di verità se un'arma bianca è stata usata o meno per un delitto. Soprattutto se il delitto è stato fatto con 22 fendenti. Non esiste che per tutto il processo si possa rimanere in dubbio se l'arma sequestrata abbia o meno ucciso qualcuno. A parte per l'interminabile numero di tracce che avrebbero dovuto trovarci sopra (altro che due macchie di sangue) ma poi perchè un bravo avvocato avrebbe immediatamente fatto notare che una lama usata per colpire 22 volte avrebbe dovuto avere almeno la punta consumata o piegata. Soprattutto se, come fatto ammettere dal perito dell'accusa, il taglio sulla mano Nazir se lo è procurato perchè ha vibrato una coltellata forte che, avendo impattato con le ossa, avrebbe causato lo scivolamento della mano sulla lama. Un colpo così se non provoca la rottura della lama ne provoca quanto meno una inclinazione nella struttura. Soprattutto sulla punta. E invece, come spesso mostrato, la lama sequestrata è integra come appena uscita dalla fabbrica.

    Potrei continuare ma mi fermo qui perchè diventerebbe stucchevole la cosa.
  • Discussione Didda23 • 14/02/17 09:19
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Più o meno sono d'accordo con te

    Spoiler

    Ciò che meno mi ha convinto è il repentino cambio di comportamento di Riz Ahmed in carcere, da "Bambi" a persona senza scrupoli. Non mi ha nemmeno convinto il rapporto con l'avvocatessa.

    Spoiler

    I pregi superano i difetti, ma nel complesso non supera i *** pallini. Turturro, tanto osannato, non mi ha fatto impazzire. Regia e fotografia di livello. La scrittura non è sempre brillante.
  • Discussione Daniela • 14/02/17 17:54
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Piero68 ebbe a dire:
    Ragazzi nonostante sia una bellissima serie io ci ho trovato, tante, troppe forzature che a volte sviliscono davvero il prodotto.


    D'accordo in parte.
    Distinguerei fra le forzature di natura psicologica dalle incongruenze e falle logiche.

    Le seconde sono piuttosto evidenti e talvolta vistose, come quelle che hai elencato. Sono legate al pressapochismo, per usare un eufemismo, con cui viene condotta l'indagine. Queste non mi sentire di chiamarle forzature, in quando, per dirla in poche parole, "ci sta" che indagini anche su crimini gravissimi vengano condotte in una tal maniera, le prove vengano raccolte senza le necessarie cautele, gli esperti chiamati ad esprimersi in materia si smentiscono l'uno con l'altro.

    Tempo fa ho visto un'altra pregevole serie americana, quella dedicata al processo di O.J.Simpson, a detta di tutti i critici molto puntuale ed attendibile per quanto riguarda le prove a carico emerse durante il dibattimento in aula: leggerezze incredibili emersero anche in questo caso (es. i guanti in pelle), che pure era oggetto di una enorme attenzione mediatica.

    Del resto, anche senza andare oltre oceano, esempi di cronaca nazionale simili non mancano di certo...

    Anche il comportamento dei poliziotti che si scarrozzano il fermato e poi di quelli della stazione di polizia, per quanto irragionevole oltre che molto poco professionale, non è del tutto inverosimile per come vengono presentati, immersi nella routine con poca voglia di tirar tardi o di impegnarsi oltre il minimo.

    Altra cosa sono le forzature di natura psicologica che effettivamente hanno dato un poco fastidio anche a me, data la natura della serie, anche se le ho considerate secondarie in considerazione dell'alta qualità del resto (ed il resto include ovviamente l'interpretazione di Turturro, che a mio parere è assolutamente straordinaria, almeno nella versione originale, dato che non so come risulti doppiata).

    Ne ho già parlato in precedenti interventi sul forum, per cui mi limito ad accenni: la trasformazione del ragazzo in carcere è troppo rapida ed il comportamento dell'avvocatessa immotivato, anche se fosse stata colpita dal più fulminante dei colpi di fulmine.

    Detto questo, la serie "tiene" benissimo anche a distanza di tempo: me la ricordo sequenza per sequenza come se l'avessi vista tutta ieri notte ;o)
    Ultima modifica: 14/02/17 17:55 da Daniela
  • Discussione Galbo • 14/02/17 19:31
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Qualche incongruenza c'è inutile negarlo, resta comunque a mio avviso una serie notevole, e la prova degli attori è eccellente...
  • Discussione Piero68 • 15/02/17 10:03
    Contratto a progetto - 241 interventi
    Probabilmente mi sono espresso male con il termine forzature. Per forzatura io intendo quando il copione viene piegato alle esigenze del plot fregandosene delle verosimiglianze. Che riguardi la psicologia umana o la procedura investigativa e/o processuale io le definisco sempre forzature.

    ATTENZIONE SPOILER

    Non sono pienamente daccordo con chi sostiene che il tempo di trasformazione di Nazir in carcere sia stato troppe breve.
    Intanto, come emerge dalle indagini, non è proprio proprio un bravo ragazzo ma ne ha più che altro solo l'aspetto. Era già dedito all'uso delle amfetamine e addirittura le vendeva anche ai suoi amici. NOn proprio casa e chiesa. Quindi il seme di Freddy viene piantato in un terreno già predisposto.
    Inoltre, in un ambiente dove se non ti adegui rischi la vita credo che chiunque si trasformi per esigenze. E prima lo riesce a fare e più probabilità ha di salvare la pelle.
    Ultima modifica: 15/02/17 10:04 da Piero68