La lingua del santo - Film (2000)

La lingua del santo

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Se in OPERAZIONE SAN GENNARO la programmazione dell’audace furto in chiesa costituiva la parte centrale del film (seguendo il modello dei SOLITI IGNOTI), in LA LINGUA DEL SANTO i due maldestri ladruncoli padovani protagonisti (Fabrizio Bentivoglio e Antonio Albanese) la preziosa reliquia del titolo se la ritrovano in mano quasi per caso. Erano entrati nella Basilica di Sant'Antonio per rubare le offerte dei fedeli, se ne escono con qualcosa di più grande di loro, che crea un’eco nazionale. E da lì Il film comincia davvero, con grazia. Mazzacurati, anche cosceneggiatore,...Leggi tutto dirige col consueto stile rilassato ed estetizzante, colpendo effettivamente nel segno nel dipingere Padova e i tramonti sulla laguna veneziana cui la colonna sonora, notevole, di Ivano Fossati, regala ancor più fascino. Poi naturalmente si perde come d'abitudine dietro un disperato tentativo di dare tridimensionalità ai suoi personaggi dimenticando di mantenere la storia in vita attraverso uno sviluppo più asciutto e dinamico. Fortunatamente per lui Fabrizio Bentivoglio (che dei due protagonisti è il narratore in prima persona) e soprattutto un ottimo Antonio Albanese risolvono molti dei problemi legati al coinvolgimento grazie a una doppia performance sentita e capace, in più occasioni, di farci sorridere. La strada scelta è quella dei “soliti ignoti”, cioè sostanzialmente di falliti rifiutati dalla società che attraverso un furto importante riacquisiscono fiducia in se stessi. Insolita è piuttosto l'ambientazione veneta (con i due ad abbozzare un accento poco convincente), che Mazzacurati valorizza con bravura. Se solo sapesse evitare la trappola dell'autocompiacimento insistito...

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Galbo 4/05/08 13:53 - 12393 commenti

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Tra i film migliori di Carlo Mazzacurati, parte da una riuscitissima rappresentazione della provincia veneta e della sua popolazione per raccontare una storia ben scritta e sceneggiata, che parla della tradizione ma è nello stesso tempo moderna (per le azioni dei personaggi) ed equilibrata nella commistione tra commedia e farsa. Bravissimi i due protagonisti, specialmente Fabrizio Bentivoglio.

Xamini 26/12/08 00:58 - 1252 commenti

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Film semplice, a tratti anche ingenuo tutto giocato sulla disperazione di due poveri falliti che il destino ha trasformato in ladri. C'è poca dinamica e più che raccontare una vicenda articolata, Mazzacurati usa il personaggio narrante (Bentivoglio) per trasmettere un mood, quello lagunare. In questo riesce alla perfezione, aiutato nel ritmo dalle buone prove dei due protagonisti, che sopperiscono alle carenze di elementi narrativi. Mi sarebbe piaciuto un approfondimento maggiore sulla vicenda collaterale della ex di lui; anche se, probabilmente avrebbe turbato le intenzioni della pellicola.

Pigro 7/07/09 08:22 - 9666 commenti

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Due ladruncoli di mezza tacca rubano le reliquie di Sant'Antonio. La storiella è carina, Albanese e Bentivoglio sono bravi, l'ambientazione veneta (sia geograficamente che socialmente) riuscita. Quello che manca è una corposità della storia, che invece sembra rimanere a livello di occasionalità, con qualche luogo comune soprattutto sulle comico-amare vicende sentimentali, e con diversi momenti di stanca mascherati da pause liriche o malinconiche.

Daniela 24/10/09 19:25 - 12662 commenti

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Vicenda ispirata ad un fatto di cronaca: un borghese caduto in disgrazia dopo l'abbandono della moglie e un traffichino con qualche problema relazionale rubano una preziosa reliquia sperando che il Vaticano paghi il riscatto, ma il furto li pone al centro dell'attenzione mediatica con effetti indesiderati. Film in cui più che la storia conta il contesto - la provincia veneta, ricca e dura - e soprattutto i due protagonisti, resi molto bene da Bentivoglio e Albanese. Film non del tutto riuscito, ma interessante ed originale.

B. Legnani 15/05/10 01:33 - 5532 commenti

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Incompiuto. Parte in modo non troppo originale (quarantenne italiano, maschio, in crisi...), ma la simpatìa della situazione permette al film di tenere. Poi si perde con l'arrivo nella villa di campagna, alternando brutte cadute (il sogno col Santo) e rialzi interessanti (il cannocchiale). Resta l'impressione che il respiro funzioni meglio nelle brevi parentesi (come quella rugbistica) che nella vicenda centrale. Bravo Albanese, sfruttata solo decorativamente la Ferrari.

Hackett 31/05/10 07:25 - 1867 commenti

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Divertente, a tratti scanzonato, Mazzacurati continua a scrutare la vita delle città italiane, vivendo stavolta la sua Padova con i toni divertiti di una commedia leggera. La coppia improbabile Bentivoglio-Albanese funziona bene grazie a dialoghi ben scritti e situazioni talvolta paradossali. Non tutto scorre liscio e la narrazione subisce qualche calo, ma il risultato è un film gradevole un po' fuori dagli schemi abituali del regista.

Pinhead80 4/10/10 12:21 - 4760 commenti

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Discreto film diretto da Mazzacurati, che vede come protagonisti due persone, che per vie diverse si trovano a rubare nello stesso negozio. Ottima la prova di Albanese, che dà spessore al personaggio di Antonio. I lunghi monologhi in sottofondo di Bentivoglio a tratti sono azzeccati (nella descrizione degli stati d'animo, o dei paesaggi), ma a tratti appesantiscono il film facendolo cadere in ritmo. Da rivalutare.

Nando 25/11/10 10:41 - 3814 commenti

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Due scombiccherati ladruncoli si appropriano di una preziosa reliqua e cercano di trarne il maggior profitto possibile. Un road-movie delicato che evidenzia il rapporto d'amicizia tra persone del tutto diverse tra loro. La narrazione forse si mostra lievemente ingenua ma gli interpreti recitano con impegno.

Manfrin 8/08/13 11:25 - 392 commenti

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Mazzacurati prende spunto da un vero fatto di cronaca (fu rubato in realtà il mento di Sant'Antonio dalla banda Maniero) per affibbiare la vicenda a due scalcinati ladri di galline, diversi nel carattere ma con il medesimo sogno di una vita migliore. La narrazione procede bene grazie a un interessante succedersi degli avvenimenti e la coppia Bentivoglio/Albanese funziona alla grande, accaparrandosi la simpatia dello spettatore. Consigliatissimo.

Saintgifts 9/12/13 01:28 - 4098 commenti

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Principe di Galles e tuta sportiva, un'accoppiata indovinata: il borghesino incravattato Fabrizio Bentivoglio e un Antonio Albanese finalmente in un ruolo più "sporco" dei suoi soliti. Tolta una parte centrale, dove il film sembra arenarsi, il resto scorre via ben oliato tra momenti divertenti, alternati ad attimi di suspense dove comunque prevale sempre il tono della commedia. Variegata e ben caratterizzata l'umanità che circonda i due protagonisti, dove spicca Ivano Marescotti. Le luci della laguna veneta arricchiscono la parte visiva.

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Homesick 14/12/13 17:07 - 5737 commenti

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I piatti della bilancia sono in equilibrio precario: quando il primo di essi si alza grazie al peso recitativo della coppia protagonista (il sommesso Bentivoglio e l’irruente Albanese) e di un’efficace ambientazione geografico-sociologica (il Triveneto), l’altro spinge verso il basso a causa di un soggetto originale ma gracile e di una sceneggiatura arrancante. Alla fine l’equilibrio si spezza, perché a queste carenze narrative si aggiunge la delusione dell’annoiato spettatore.
MEMORABILE: Albanese che dà fuori durante la partita di biliardo, quando viene sapere che la Chiesa non vuole pagare il riscatto.

Vitgar 2/10/14 12:38 - 586 commenti

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Buon lavoro di Mazzacurati che ci ripropone uno spaccato di vita della provincia veneta alle prese con due ladri di un'icona (la lingua del santo) della provincia padovana. I due protagonisti sono perfettamente disegnati: uno (Bentivoglio) è un brav'uomo con poco senso pratico, l'altro (Albanese) un dissociato inaffidabile. Nel racconto trovano spazio anche numerose situazioni di malcostume dei nostri tempi. Film assolutamente gradevole con un finale un po' amaro.
MEMORABILE: La vicenda dei due salami di cui uno avvelenato.

Pessoa 12/10/14 02:36 - 2476 commenti

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Novelli Franco e Ciccio, Albanese e Bentivoglio riprendono un fatto di cronaca in modo dissacrante e sgangherato. L'accoppiata dei protagonisti funziona, con Albanese che vince ai punti grazie al fiato del cabarettista. La mano di Mazzacurati rende la vicenda spesso delicata ai limiti del poetico. Alcune scene sono davvero tra le cose migliori del regista. Belle le musiche di Fossati. Uno dei pochissimi film italiani di quegli anni che, come un vino buono, col tempo migliora. Merita due ore della nostra vita!
MEMORABILE: Albanese giocatore di rugby.

Paulaster 20/03/15 18:16 - 4419 commenti

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Una storia che emerge dalle nebbie della laguna, con due disperati in lotta col mondo modernizzato. Mazzacurati insiste sui valori terreni: la fame dei padri, le patanelle, i funghi selvatici; e narra della rivalsa morale come insegnamento da non far scomparire. Bentivoglio nel ruolo ispirato del fallito di presenza; Albanese si fa apprezzare per gli scatti aggressivi. L’andamento scenico segue gli eventi come una marea: ci si arrabatta, si muore, ci si rialza... poi la calma finale. Un western di provincia con la collina da conquistare.
MEMORABILE: “Di dollari!”; Bentivoglio che beve in piazza.

Alex1988 28/08/17 18:39 - 728 commenti

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Mazzacurati, stavolta, esplora la via del "caper movie", ossia il film che ha come tema centrale un colpo. Allo stesso tempo, però, distaccandosi dai modelli della commedia all'italiana alla Soliti ignoti, sposta innanzitutto l'ambientazione nel suo Veneto. Affidando la scena a due attori come Bentivoglio e Albanese il risultato non è particolarmente eccelso, ma nemmeno male. Buona la commistione tra commedia e grottesco.

Rocchiola 21/08/19 16:31 - 968 commenti

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Questo audace colpo dei soliti ignoti ambientato in un triveneto opulento e crudele conferma che Mazzacurati è l’unico vero erede della commedia all’italiana. Ricco di ottime caratterizzazioni e acute annotazioni sociali, il film riporta ai classici dei maestri come Monicelli e Comencini. Si ride e ci appassiona alle vicende di questi due emarginati mirabilmente incarnati da un Bentivoglio alla miglior prova di sempre e un Albanese finalmente svincolato dalle solite gag televisive. Insuccesso immeritato per un’opera colta, agre e divertente.
MEMORABILE: “Anche i bambini delle elementari erano più avanti di noi”; “La mia città fattura come l’intero Portogallo, ma se non hai i soldi non c’è mica pietà”.

Dante\'s 16/04/24 21:20 - 2 commenti

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Due amici (Willy e Antonio) che perlopiù vivono di espedienti rubano una importante reliquia (la lingua di Sant'Antonio da Padova) sperando che il clero paghi il riscatto, ma portare a termine la transazione non sarà cosa semplice... Un film semplice e curato, pur senza nomi altisonanti, e senza effetti speciali. Narrativa scorrevole. Regia con le giuste pretese. Consigliato agli amanti del cinema d'autore.
MEMORABILE: La piccola patanella (barchetta veneziana) che passa sulle secche.
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  • Discussione Hackett • 23/10/09 18:02
    Portaborse - 530 interventi
    Per rispondere al buon Zender, effettivamente ho visto il film (anche se non l'ho ancora commentato)e l'ho appezzato. Così ad occhio per quanto riguarda la zona collinare si potrebbe essere sui colli euganei ma ci vorrebbe qualche padovano per avere delle dritte. Padova centro invece regna sovrana all'inizio del film.
  • Discussione Zender • 23/10/09 19:03
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Ah ok, credevo potesse essere zona tua. So che sei sempre a caccia di belle location da fotografare e Mazzacurati, di solito, è abbastanza una garanzia in questo senso :)
  • Discussione Hackett • 24/10/09 20:26
    Portaborse - 530 interventi
    Si hai ragione e se avrò occasione non mancherò di carpire qualche informazione pure su questa interessante pellicola. A proposito sono attualmente a caccia di un'altra piccola chicca mazzacuratiana, l'esca si è mossa ma è ancora tutto da verificare...
  • Discussione Zender • 25/10/09 11:15
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Non conoscevo l'esca si è mossa, a dire il vero. Bene, allora, sempre curioso di trovare qualche bela location veneta.
  • Discussione Hackett • 25/10/09 17:31
    Portaborse - 530 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Non conoscevo l'esca si è mossa, a dire il vero.

    E dire che neanche pesco... mi è venuta così ;)
  • Curiosità Manfrin • 24/03/11 12:57
    Servizio caffè - 480 interventi
    Il bar dove Albanese gioca a biliardo ha un murales incredibile! E', come fa notare Mauro, la riproduzione di un'opera di Paul Gauguin, "Giorno di Dio":

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  • Homevideo Rocchiola • 21/08/19 16:35
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Disponibile in DVD Medusa. Video discreto presentato nel corretto formato panoramico 2.35, un pò deboluccio come definizione ma abbastanza pulito. Audio dolby digital 5.1 passabile ma piuttosto basso e non molto incisivo. Prodotto ormai fuori catalogo che su Amazon inizia a costar caro.
    Ultima modifica: 21/08/19 16:43 da Rocchiola