Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Pigro 14/03/09 10:15 - 9624 commenti

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Una voce nel cielo di Napoli annuncia l'imminente giudizio universale causando reazioni diverse. La splendida idea, in puro stile Zavattini, fa da supporto a un classico film a episodi, e quindi con notevole spiegamento di grandi attori. Alcune storie sono divertenti, altre fulminanti (la più bella è quella con Sordi trafficante di bambini), alcune spingono sulla commedia altre sulla satira, con spolverata di neorealismo residuo, e con finale fuori di testa. Insomma, un'opera-macedonia, altalenante nei suoi esiti, ma ugualmente godibile.

Skinner 21/09/09 13:41 - 592 commenti

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Discontinuo mosaico di storie unite dall'approssimarsi, annunciato da una voce misteriosa e inquietante, della fine del mondo. Purtroppo non tutti gli episodi sono all'altezza: si va da quello inutile di Gassman a quello sciocchino di Manfredi a quello noiosetto di Fernandel. Discreto ma irrisolto l'episodio Franchi/Ingrassia. Bellissimo invece l'episodio di Sordi, che fa salire il film di una spanna, comico e crudele allo stesso tempo; uno dei migliori ruoli nella carriera di Sordi, che pure tende in qualche momento a strafare. Delude il finale.

Renato 4/03/10 11:28 - 1648 commenti

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Buon film corale che parte da uno spunto semplice ma originale per poi dividersi in tantissime storielle, non tutte ovviamente dello stesso livello. Il cast è grandioso, forse il migliore messo assieme dal nostro cinema in quegli anni; alla fine mi sono rimasti in mente l'orco interpretato da un Sordi in stato di grazia, la splendida sequenza del sorteggio con Franchi ed Ingrassia, e direi anche la storiella d'amore tra i due ragazzini. Francamente inutile e persino stonato il finale a teatro, girato -chissà perché- a colori.
MEMORABILE: "Io mi chiamo Zuzzurro!"

Mdmaster 4/10/10 09:36 - 802 commenti

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Tra i film meno ricordati di De Sica e Zavattini. Da una premessa originale, i due disegnano un'umanità smarrita o intenta a badare solo agli affari terreni. Un cast di tal livello certo avrebbe meritato di essere sfruttato meglio: tra tutti solo Sordi brilla con un personaggio ripugnante e Stoppa come marito cornuto; gli altri infilano pochi minuti di presenza e scompaiono. Nonostante qualche risvolto interessante sulla natura umana, il film si limita a una commedia leggera, non va oltre il già visto. Peccato, ma resta da riscoprire.
MEMORABILE: "Noi siamo spesso non come vogliamo, ma come possiamo essere!"; "Ho dato mezzo pollo a questo morto di fame e lui: ci sarebbe nu poc e sal?"

Ronax 21/06/12 01:05 - 1244 commenti

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L'idea era buona - ricorda un racconto di Buzzati più o meno dello stesso periodo - ma, dopo un avvio promettente, De Sica e Zavattini si perdono non poco nel frenetico affastellarsi dei personaggi e degli episodi e arrivano annaspando alle fatidiche ore 18.00, quelle del preannunciato giudizio universale. A quel punto il film cala rapidamente a picco, affogando nel macchiettismo più bieco e lasciando lo spettatore con la sensazione di trovarsi di fronte a un'occasione sprecata. Grande Sordi nel personaggio più canagliesco della sua carriera.

Rambo90 22/05/13 23:14 - 7661 commenti

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Sottovalutato film di De Sica, che crea una vicenda originale e grottesca, ambientata in una Napoli vivacissima e con uno stuolo di grandi nomi del cinema a interpretare le varie storie che si intrecciano. Grandissimo Sordi alle prese col personaggio più bieco, ma sicuramente non minori Gassman, Rascel, Stoppa, la strana coppia Borgnine/Fernandel e Franchi e Ingrassia in uno dei migliori ruoli della loro carriera. Invece mi hanno deluso gli episodi di Manfredi, l'inutile battibecco Mangano/Palance e la storiella dei ragazzi.

Liv 11/07/13 21:53 - 237 commenti

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È pesantino, nonostante l'impiego di grossi calibri, o forse proprio per quello. Il racconto è disomogeneo, manca di ironia e originalità. È uno di quei film che riescono più divertenti quando se ne sente parlare che a vederli, segno tangibile dell'occasione perduta. Forse De Sica ha la regia troppo pesante: quando vedo Gassmann, mi sembra che imiti la recitazione sua. Sordi mostra grande mestiere e convinzione, forse più di altri. La regia è ondivaga, come se cambiasse idea a ogni sessione. Si crea tensione e tutto finisce in un gran ballo...

Neapolis 24/07/13 17:43 - 183 commenti

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L'idea di partenza è molto originale. Una voce si diffonde per le strade di Napoli annunciando l'imminente giudizio universale e la fine del mondo. Ma nessuno sembra dare importanza alla cosa, ognuno continua come se nulla fosse. Sa di grande occasione perduta da De Sica, considerato il cast che aveva a disposizione, ma rimane la metafora del film, molto attuale: anche quando ci sono forti segnali di catastrofe l'umanità sembra fregarsene altamente. E il finale buonista rovina in parte il film.

Graf 12/11/13 02:35 - 708 commenti

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De Sica-Zavattini, alla ricerca del genio perduto, cercano di replicare il successo di Miracolo a Milano ma stavolta la deliziosa vena fantastica-surreale di quel film latita del tutto. Una geniale idea sciupata per un film anodino, privo di un segno caratteriale, un’operazione commerciale all stars pensata a tavolino per i mercati internazionali, cotta a fuoco basso e mai giunta a ebollizione; uno zibaldone di personaggi e di aneddoti privi di solidità drammatica eccetto quello commovente, cattivo e graffiante con Sordi come commerciante di bambini.

Kinodrop 4/02/16 20:56 - 2909 commenti

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Il fulcro di questo racconto tra realismo e fantasia dissacrante è l'imprevedibile psicologia del giudice ultimo, che non guarda ai meriti o ai demeriti dell'umanità ma sembra divertirsi e scioccare. Un cast di star dell'epoca anima i personaggi che reagiscono al fatidico annuncio nei modi più disparati: a volte pittoreschi, altre drammatici. Colpisce la fluidità della mdp che accomuna vicende molto diverse in una Napoli aristocratica o popolare. Dal presunto diluvio in poi la commedia si affloscia un po', ma rimane sempre fresca ad attraente.
MEMORABILE: "Ma ti piace la zuppa inglese?"

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Daniela 26/07/16 09:52 - 12606 commenti

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"Alle 18 comincia il Giudizio Universale" annuncia una voce stentorea dal cielo di Napoli. Una grande idea che avrebbe forse potuto portare Zavattini-De Sica a replicare la poesia del miracolo milanese, se il produttore De Laurentis non avesse imposto un cast internazionale sovradimensionato, col risultato di appesantire l'apologo, frantumandolo in una serie di episodi dispersivi che si elevano sopra il bozzetto caricaturale solo in rari casi, come nella bieca figura del trafficante di bambini magistralmente delineato da Sordi.

Almicione 28/02/17 01:36 - 764 commenti

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Idea simpatica di Zavattini, che la direbbe lunga sull'animo umano, codardo, in particolare se italiano. De Sica costruisce quindi una commedia con ceti che passano dagli eminentissimi ai meno abbienti e un vasto cast che segue varie vicende. Ma non riesce molto bene nell'impresa: si perdono delle storie, in generale non si viene coinvolti e comunque non si ride quasi mai. Qualche spunto registico è notevole, ma non sufficiente a impedire di annoiarsi. Dovrebbe dire molto e invece non dice niente.

Geppo 26/06/17 09:50 - 316 commenti

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Film diretto da Vittorio De Sica da rivalutare. Tante storie paralelle in una Napoli confusa e agitata per via del Giudizio Universale che sta per arrivare. Alcune storie le ho trovate banali e inutili. I personaggi che mi hanno colpito di più sono quelli interpretati da un grandissimo Alberto Sordi (nel ruolo di un cinico venditore di bambini) e da Franchi e Ingrassia (nei panni di due discoccupati con una dozzina di figli): qui i due comici siciliani dimostrano la loro bravura (non a caso diretti da De Sica).
MEMORABILE: Sordi che strappa il bambino alla povera madre (per venderlo in America) che poi grida "Pasqualì'", piangendo alla finestra  (scena davvero toccante).

Minitina80 30/11/17 13:20 - 2976 commenti

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Da un soggetto sicuramente degno di nota scaturisce una commedia curiosa che la butta sul tragicomico mostrando le tante sfaccettature dell’animo umano di fronte a un possibile Giudizio Universale. Agli inizi si fatica a scovare un filo logico e non lo si riesce a inquadrare bene a causa delle molteplici storie secondarie, per cui un senso di smarrimento è quasi inevitabile. Lentamente la tessitura diventa omogenea e prende corpo un unicum con un denominatore comune. Con qualche protagonista in meno sarebbe stato forse ancora migliore.
MEMORABILE: De Vico venditore ambulante durante il Giudizio Universale.

Rufus68 29/06/18 21:47 - 3819 commenti

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Un cast debordante per un film, tutto sommato, modesto. Il registro usato oscilla fra il bozzettismo compiaciuto, il colore napoletano fine a sé stesso e il grottesco un po' facile. Certe puntate "cattive" risultano molto apprezzabili (il mercante di bambini), ma a reggere le sorti del tutto è solo la continua scoperta delle star che si incontrano dietro a ogni aneddoto. Molto annacquata la parte post-giudizio, quasi a dimostrazione della scarsa consistenza e del fiato corto dell'idea di fondo. Deludente.

Noodles 16/03/21 22:53 - 2196 commenti

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Pur con qualche spunto discreto e qualche momento dalla vaga atmosfera felliniana, il film di De Sica è assolutamente dimenticabile. "Alle 18 comincia il giudizio universale" grida una voce dal cielo. Ma la ripetizione continua della frase invece di suscitare curiosità finisce per infastidire. Il tutto nella più grande confusione e nel caos di una trama praticamente inesistente che va a finire in troppi rivoli, nessuno dei quali veramente interessante. Spicca su tutti Alberto Sordi nel suo consueto ruolo cinico. Il resto è un minestrone poco digeribile. Sconsigliato.

Paulaster 1/09/21 09:35 - 4375 commenti

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Una voce dal cielo annuncia che alle 18.00 ci sarà il Giudizio universale. L'interesse per le sorti della massa si perde in innumerevoli sottotrame che fanno perdere amalgama. Tra i tanti ruoli si distinguono Sordi in un personaggio nient'affatto banale, Manfredi (anche se poteva essere utilizzato di più) e come recitazione la Mangano. Napoli serve per le connotazioni popolari e De Sica sfrutta bene la fase del diluvio, anche se con l'oggetto del film non centra granché. Finale sfarzoso col ballo della cittadina di buon effetto visivo.
MEMORABILE: Sordi che mette i tagliandi ai figli venduti; "Mi chiamo Zuzzurro"; Il rasoio elettrico appoggiato in bagno da Stoppa.

B. Legnani 5/12/21 13:02 - 5519 commenti

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Una trovata di base ottima, ben condotta per circa un'ora, scivola male nel terzo conclusivo. Film a episodi e miniepisodi intrecciati, inevitabilmente di livello eterogeneo (ottimo Sordi, mediocrissimo Manfredi, per fare un esempio tricolore), il che è comprensibile e perdonabile, in virtù di alcuni momenti azzeccati e di interpretazioni talora notevoli (i coniugi Ventura-Cegani). Ma poi, quando inizia il Giudizio Universale, in mezzo a qualche trovata (il sollievo di Zuzzurro, il britannico che pretende di essere giudicato in inglese...), si soffre di sfilacciamento e il film cade.
MEMORABILE: La Mangano, invasata, che enumera le malefatte del coniuge.

Pessoa 3/07/22 12:22 - 2476 commenti

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Se Napoli ha mai avuto un suo kolossal, questo è senza dubbio "Il giudizio universale", almeno nelle intenzioni. La materia è importante e il cast pieno (forse troppo) di nomi altisonanti anche fra i ruoli minori, ma la sceneggiatura di Zavattini è molto altalenante e a momenti azzeccati alterna gag non eccelse che in qualche momento richiamano l'avanspettacolo. Sulle prestazioni attoriali nulla da dire, naturalmente, e volendo citare qualche nome viene in mente un cinico Sordi, nel ruolo migliore del film; e poi Stoppa, Rascel, Ventura... Tanto fumo, poco arrosto, ma molto gustoso.
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  • Homevideo Zender • 9/04/08 13:48
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Il 17 aprile 2008 uscirà in dvd per la DNC questo classico desichianopadre del 1961 con tanto di Video rimasterizzato in High Definition da negativo originale e audio rielaborato in Dolby Digital 5.1
    Audio: Ita.5.1R
    Video: 16:9/2.35:1
    Extra: trailer/note
  • Curiosità Enricottta • 3/09/09 14:41
    Magazziniere - 81 interventi
    Il cast internazionale fu imposto e pare che non fosse gradito alla coppia De Sica/Zavattini. Avevano visto giusto: i vari attori stranieri non convincono...
  • Discussione Mauro • 27/08/17 14:28
    Disoccupato - 11907 interventi
    Il ruolo dell'ambasciatore è interpretato da Don Jaime de Mora y Aragón, fratello della regina del Belgio Fabiola e per questo noto anche con il soprannome di "Fabiolo"

    https://it.wikipedia.org/wiki/Jaime_de_Mora_y_Arag%C3%B3n
    Ultima modifica: 27/08/17 14:28 da Mauro