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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/10/16 DAL BENEMERITO DEEPRED89
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Deepred89 29/10/16 14:18 - 3704 commenti

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Troupe quasi esclusivamente al femminile per una fredda (anche a livello meterologico) storia di un convento polacco nel secondo dopoguerra con qualche fardello da celare. Formalmente rigoroso e interpretato con professionalità ma incapace di rendere tangibili dolore e solitudine, con banali tratteggi psicologici e un clima di gelo ormai di assoluta routine. Nel secondo tempo si azzarda qualche passo nel cinismo con una cattivissima Suor omicidi in azione, ma dura poco e l'ondata assolutoria spazza presto via tale curioso spunto. Convenzionale.

Cotola 9/12/16 00:44 - 9012 commenti

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Interessante sotto diversi aspetti: in primis ha il merito di mettere in luce le nefandezze compiute dall'Armata rossa in Polonia, ma ce n'è anche per la Chiesa cattolica di cui si criticano le "gerarchie" ipocrite che pensano solo a salvare le apparenze e non sono certo mosse da un sincero spirito di umanità. La pellicola è sicuramente ben realizzata e stavolta la regista fa dei notevoli passi avanti rispetto ad altre sue opere. Anche la sceneggiatura fa la sua parte nel riuscire a coinvolgere emozionalmente lo spettatore, regalando un finale che apre il cuore alla speranza. Buono.

Lythops 22/05/17 13:41 - 1019 commenti

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Il titolo originale, "Le innocenti", è desisamente più consono a quest'opera stilisticamente impeccabile nell'affrontare il dramma di violenze che neppure all'interno di un convento benedettino trovano una risposta. E il dolore rinchiuso si amplifica e diventa universale nonostante la narrazione fredda e per questo più partecipata di altre. Interpreti impeccabili per un film fuori dal comune, piaccia oppure no.

Kinodrop 23/06/17 18:02 - 2922 commenti

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Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, una giovane dottoressa in forza presso la Croce Rossa si trova a prendersi cura delle conseguenze di una violenza collettiva che ha travolto un monastero benedettino. All'orrore della guerra si aggiunge la sofferenza della rinuncia, dell'abnegazione e dell'obbedienza cieca proprie dell'ordine monastico tesa a celare e a sopire. Dramma psicologico e ritratto di tempi bui, condotto con rigore e delicatezza, con, nel finale una venatura di speranza. Ottima e misurata interprete De Laage, insieme al resto del cast.
MEMORABILE: La reticenza e la paura delle monache; Il "cestino" abbandonato sulla neve davanti a un crocifisso; La Polonia nella morsa tra nazismo e comunismo.

Nando 3/02/18 18:37 - 3810 commenti

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Una vicenda reale per condannare, finalmente, anche le nefandezze dell'esercito russo perpetrate durante la Seconda Guerra Mondiale. Un convento e un gruppo di suore stuprate e l'analisi, quasi impossibile, del loro inverecondo peccato. Narrazione molto formale tendenzialmente lenta ma foriera di spunti e di denuncia verso il gretto ambiente monacale. Belle ambientazioni boschive.

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