Gli infami – Episodi di vita quotidiana - Film (2016)

Ennesima rivisitazione dei MOSTRI di Risi, questa volta a budget zero o quasi e firmata da Alessandro Paci e Alessio Nonfanti (noto in tv come Kagliostro), che interpretano anche tutti gli episodi, brevi o brevissimi come da comprovata formula. Inutile dire che la confezione è ancora una volta semiamatoriale per un film che mette insieme una serie di barzellette più o meno dilatate centrate come prevedibile sugli atteggiamenti biechi degli italiani. Dei ben 14 episodi molti sono davvero semplici barzellette (pure vecchie, in alcuni casi) sulle quali non vale nemmeno la pena soffermarsi. Si tratta di IL GENIO DELLO SHAKER (in cui l'unica idea simpatica...Leggi tutto poteva essere quella della sostituzione della classica lampada con un più moderno shaker), LA POLIZZA (davvero improponibile nella sua elementarità) e LA CHAT (con sorpresa finale a dir poco telefonata). Altri invece sembrano suggerire ipotetiche campagne per il sociale: in SIGARETTE (divertente nell'allucinata performance di un fumatore ossessivo che getta sigarette ovunque) si mescola una sorta di spot contro il fumo con quello tipico a difesa degli animali abbandonati, in AH QUANT'E' BONA! s'invita a consumare acqua potabile (servita al ristorante come un vino d'annata) mentre in COLPO DI FULMINE si sfrutta una situazione con patetica sorpresa finale per invitare i giovani a non esagerare con l'alcol (con fulminante cameo di Ceccherini che aggiunge una sua considerazione fuori tema a segmento concluso). Restano quindi da considerare gli episodi più costruiti (e sorvolando sul prologo che introduce i titoli di testa). L'IMPRENDITORE vede Paci elemosinare agli incroci per poi fare il gran signore al circolo. Ad esclusione di un paio di battute non c'è nulla da ricordare, visto che tutto pare un'introduzione a un twist finale che non arriverà mai. IL CRITICO mostra invece l'ottimo Nonfanti (una bella scoperta, un volto ideale per la commedia che sarebbe giusto sperimentare in film "veri") nei panni di un falso critico gastronomico, che si atteggia a tale per scroccare cene nei migliori ristoranti della città. Anche qui manca del tutto un finale degno, ma la situazione è ben raccontata e interpretata. In LE TRE CAMPANE ancora Nonfanti perde 11.000 euro alle slot machine e deve restituirli a chi glieli ha prestati. La sorpresa arriva a metà e una volta "consumata" si prosegue senza idee. IL CANTICO vede Paci nel ruolo di fioraio cupido, che consiglia i clienti e applica sconti per simpatia. Chiusura bizzarra, per quanto prevedibile, ma mal girata e in linea con il resto dell'episodio, insignificante. Il cantico dei cantici viene tirato in ballo giusto per dare un titolo al tutto... in DALLA SUA PARTE ancora Nonfanti è eccellente come onorevole "dalla parte del popolo" che, durante una sua campagna "tra la gente", incontra un lavoratore licenziato e lo invita a partecipare con lui a una trasmissione di cui è ospite. Notevole il faccia a faccia lì in studio con l'avversario politico cui dà il volto un perfetto Fulvio Ferrati, azzeccato il finale. Ceccherini torna per JACK ROSETTA, in cui interpreta il solito coatto ossessionato dalle donne e in particolare dalla “rosetta”. La puntata al videoshop anticipa l'entrata in scena di Paci per la battuta conclusiva (di tragica volgarità ma destinata al trionfo trash). Se escludiamo l'ultimo episodio (NON LO FARE!), costruito come una comica d'altri tempi (cartelli compresi), breve quanto superfluo, la vera chiusura è con la coppia Ceccherini/Nonfanti che, proprio come Tognazzi e Gassman nei MOSTRI, duettano al meglio nell'episodio più lungo, in coda. Il titolo è LO SCOOP, con un Nonfanti giornalista alla disperata ricerca di un colpo giornalistico che lo salvi dal licenziamento. Trova Paci sull'orlo del suicidio e decide di approfittarne. Un bel gioco di coppia che mostra l'affiatamento tra i due, nel film ben poco sfruttato. Di nuovo il tutto è altamente indovinabile, ma qualche timida risata la si fa. Nel complesso un film molto inferiore alla bravura dei due protagonisti (Ceccherini di fatto interpreta solo un breve episodio), affollato di belle ragazze e con qualche discreto momento. Se non altro la struttura a episodi permette di non annoiarsi troppo.

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