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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/10/16 DAL BENEMERITO HOMESICK
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- Quello che si dice un buon film:
Homesick - Mediocre, ma con un suo perché:
Daniela, Capannelle - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Achab50
Tutto in una notte. Una notte di ansie, turbamenti, dolori, confidenze e sconcertanti rivelazioni messe in scena con un approccio fortemente dialogico - ma sempre pacato - ed avvolte in una fotografia dalle tinte soffuse che evocano malinconia. Ottimo il controllo registico sulla Weisz, in un personaggio camaleontico dall'aura metafisica, e sul disorientato Shannon, entrambi assai misurati in gesti ed espressioni dirette o sottointese.
MEMORABILE: L'ansia di Shannon durante la cena; il canto dei rospi; Shannon che si improvvisa medico in casa della coppia Bates-Glover.
La protagonista è una donna-camaleonte, che cambia continuamente identità per ragioni in bilico fra la voglia di mettersi continuamente alla prova ed il disagio esistenziale . Nel corso di una notte, cercherà di spiegarne i motivi ad un uomo con cui ha avuto una relazione 15 anni prima, ora sposato con figli... Parte come un thriller ma si tratta di un film sentimentale, con momenti anche intensi (la taglio della torta, l'incontro con la coppia anziana) ma nel complesso poco interessante, nonostante l'impegno di due bravi interpreti come Weisz e Shannon.
Fluida la messa in scena nella prima parte, quella più vivace e che sembra porre interessanti premesse per una storia che nasconde un non so che tra le sue pieghe. Una volta che il personaggio della Weisz rivela le proprie ambiguità la storia si incanala verso un'asfittico confronto tra i due protagonisti e la malinconia trionfa su qualsiasi altra velleità.
Deludentissima opera che parte con buone premesse e si trascina fra dialoghi banali, situazioni scontate, attese (inesaudite) di un avvenimento che scompigli la vicenda. Rachel Weisz dovrebbe rappresentare una donna enigmatica ma non entra mai in parte. Personaggi collaterali appena abbozzati. Una regìa con qualche svarione non supporta una sceneggiatura già scialba in partenza. Ampiamente evitabile.
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- Non del tutto riuscito, è vero, ma comunque un film impreziosito da due grandi interpreti (la Weisz, poi, l'ho sempre trovata di un fascino magnetico).
Non molto chiaro, non molto probabile, fa leva su di una vicenda abbastanza visionaria e con finale aperto; magari va visto più di una volta, non per particolari meriti, ma per capirci semplicemente di più.
