Inferno - Film (2016)

Inferno
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Terza trasposizione da Dan Brown per la coppia Ron Howard (in regia)/Tom Hanks (protagonista nei panni del professor Robert Langdon). Rispetto alle precedenti, in cui enigmi e soluzioni poggiavano su basi storiche accattivanti, questa volta la netta sensazione è che gli agganci alle opere d'arte e alle città dove esse sono custodite siano del tutto pretestuosi, mero contorno a una vicenda che richiama piuttosto i piani immaginifici e grandiosi della Spectre, con un nuovo virus letale che se diffuso sterminerebbe metà della popolazione mondiale. Una peste anni duemila che negli intenti del miliardario che ne è in possesso (Foster) dovrebbe portare a risolvere definitivamente il drammatico problema...Leggi tutto della sovrappopolazione. Intenti umanitari? Difficile concederglielo, ma il punto è che tutti voglion sapere dove l'uomo – sfracellatosi a terra nei primi minuti - abbia nascosto la sacca contenente il virus; per scoprirlo si parte dal primo indizio che è una rappresentazione botticelliana dell'Inferno dantesco e da lì prende il via la solita solita “caccia al tesoro” che caratterizza i best seller di Brown, stimolante per certe trovate ma ormai consunta nel suo svolgimento e per l'appunto qui semplice corollario a un'incessante sequela di scazzottate, inseguimenti e ammazzamenti. Camera a mano per rendere la concitazione del momento e le poche sequenze visionarie di grande effetto relegate al ruolo di incubi slegati dal contesto. I difetti dei primi due capitoli, insomma, vengono replicati senza pietà, e ciò che resta è confuso e sintetizzato a gran fatica da pagine in cui tutto veniva invece spiegato con maggiore chiarezza. Tanto fumo negli occhi per nascondere film sempre più lontani dall'inventiva del primo classico dello scrittore e ormai appiattiti sugli standard dell'action attuale. Firenze emerge tra le location, Venezia è circoscritta a Piazza San Marco, Istanbul a poco di più, anche se il finale tra le colonne immerse nell'acqua rossa è invenzione visiva di indubbio fascino. Howard comincia piuttosto bene ma prosegue limitandosi a gestire le scene facendo soprattutto attenzione a dosare le diverse componenti come Hollywood insegna. Solo che – ad esempio – i flashback sentimentali con la Jones sono scipiti quanto infilati dentro palesemente a forza, quelli spezzettati e disturbati di Hanks nei primi minuti li abbiam visti troppe volte e nel complesso non si esce mai dai binari del blockbuster studiato a tavolino. Corretto, vivace, ritmato ma esageratamente prevedibile, privo di sussulti.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/10/16 DAL BENEMERITO LUCIUS POI DAVINOTTATO IL GIORNO 16/10/16
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Ryo 28/10/16 17:30 - 2169 commenti

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Un inizio col botto: enorme potenza visiva, mistero e suspense alle stelle (contando che adoro le storie in cui non si capisce subito cosa stia succedendo ai protagonisti). Poi però perde molto di credibilità. La fuga iniziale è scarsamente realistica ed è troppo improbabile l'accesso così facile a monumenti e location di Firenze che dovrebbero essere inaccessibili. La trama è disinvolta ma non azzeccata, dato che la minaccia contro cui combatte il protagonista è di scala mondiale.
MEMORABILE: L'affresco del soffitto fatto di cartapesta.

Didda23 17/10/16 09:22 - 2426 commenti

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Purtroppo non c'è niente da fare: Ron Howard un bel film tratto da Dan Brown proprio non riesce a realizzarlo. L'inizio è anche intrigante, con Hanks che ha visioni infernali che hanno il loro perché, ma con lo scorrere dei minuti la vicenda diventa sempre più un pastrocchio che amalgama malissimo tutte le componenti. Pessime le scene d'azione con la telecamera a mano (oltremodo confuse); gli enigmi si fanno via via più inutili e la mazzata finale la danno quei tocchi sentimentali completamenti avulsi dal contesto. Koepp (lo sceneggiatore) si conferma tra i più sopravvalutati.
MEMORABILE: Il risveglio in ospedale; Le visioni dantesche; Le riprese aeree di Firenze.

Lucius 14/10/16 20:41 - 3015 commenti

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Il format è lo stesso de Il codice Da Vinci. La pellicola sa affascinare in primis per il romanzo da cui è tratta, poi per le tre città in cui è girata: Firenze, Venezia e Instanbul. Il "problema" è la troppa azione e la presenza di un cast poco ispirato: la Knudsen ha l'aplomb di una giornalista (del tutto fuori parte), la Jones una bellezza a metà strada tra la Caprioglio e la Marceau, troppo convinta del fatto suo e gli attori di colore scontati, ma è il simbolismo di cui è impregnato il film a risultare altamente suggestivo. Un enigma intricatissimo.

Digital 14/10/16 21:25 - 1257 commenti

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Nuove disavventure per il simbolista Langdon, questa volta aiutato da un avvenente medico per cercare di decifrare il mistero che si cela dietro la famosa opera di Dante. Film scarsamente riuscito a causa di una trama che parte in pompa magna per poi sgonfiarsi miseramente, tra colpi di scena telefonati e dinamiche da action di serie B. Ovviamente, essendo girato quasi interamente nel "bel paese", non ci vengono risparmiati i soliti, penosi stereotipi sull'Italia. Una posa per Fortunato Cerlino. Come si suol dire: tanto fumo e poco arrosto.

124c 17/10/16 17:23 - 2918 commenti

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Non se ne può più delle indagini religiose e non del dottor Tom Hanks prese dai best sellers di Dam Brown che ci assillano da più di dieci anni. Questa, poi, in gran parte girata a Firenze e Venezia, rigira così tanto il ruolo dei protagonisti che alla fine si rivela l'ennesima pellicola dove un gruppo di "buoni" combatte un pugno di terroristi che intendono sconvolgere il mondo con le solite epidemie contagiose (come se non bastasse la vecchia peste bubbonica). Basta sentire gli attori francesi parlare come l'ispettore Clouseau... Out.

Nancy 23/10/16 20:09 - 774 commenti

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Solita cartolina dell'Italia di Howard che, con tutti i soldi che ha, non riesce in nessun modo a fare un bel film d'azione tratto da Brown. La storia trita e ritrita del professore che decifra quadri nei musei per trovare segreti nascosti sta iniziando a stufare e se l'unico "rinnovamento" stava negli effettacci da quattro soldi per rendere il trauma cranico di lui (avevo il vomito già nei primi cinque minuti), direi che l'operazione è decisamente fallita. Tutto estremamente brutto, dalla sceneggiatura bucherellata alle interpretazioni.
MEMORABILE: Ignazio Busoni e la sua inutilità ai fini della trama.

Taxius 23/10/16 23:41 - 1656 commenti

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I libri (e film) con protagonista Robert Langdon sono molto simili perché si parla sempre di terroristi che vogliono sconvolgere il mondo per scopi propri o di un'organizzazione: in questo caso si parla della diffusione di un virus che dimezzerebbe la popolazione mondiale. Se si conoscono i primi due film si prevede bene anche cosa succederà in questo, perdendo così tutto il fattore sorpresa. Nonostante ciò Inferno non è così male: si vede ciò che ci si aspetta da un'opera del genere e cioè spionaggio, complottismo, eccetera... C'è di peggio.
MEMORABILE: La bella cartolina italiana di Firenze e Venezia.

Saintgifts 24/10/16 10:26 - 4098 commenti

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Non credo che Ron Howard sia un grande regista. Lo giudico solo discreto: parla e interpreta bene il linguaggio della Hollywood più commerciale. Lo ha dimostrato ampiamente e, semmai ce ne fosse bisogno, lo conferma anche con questo Inferno, che non è il peggio delle sue direzioni. Mi sono piaciute poco le visioni iniziali e l'incipit in generale, mentre ho apprezzato di più la parte dove l'azione diventa concreta e si ha l'occasione di fare un po' i turisti. Il tema di fondo della sovrappopolazione mondiale è azzeccato e reale.
MEMORABILE: Con altri cento euro il professore forse si sarebbe fatto liberare dai sotterranei di San Marco.

Manfrin 24/10/16 14:53 - 392 commenti

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Inizio un po' confusionario per questo terzo capitolo sulle avventure del buon Langdon/Hanks, qui appena più convincente che nei precedenti. Lo sviluppo del plot procede poi velocemente in un buon susseguirsi di azione e qualche semi-scontato colpo di scena. Firenze aiuta ad apprezzare il tutto. Manca forse nel cast qualche figura carismatica.

Victorvega 9/11/16 14:36 - 502 commenti

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Solita e consueta confezione deluxe. Grande dispiego di mezzi produttivi per una storia americana nella confezione ma europea e italiana nell'ambientazione. Musei, palazzi, opere d'arte fanno da sfondo a una spy story con meno fascino enigmatico e meno segreti dal passato da decrittare rispetto ai precedenti. Discreto il cast, sfavillanti la location. C'è pure la Inaudi in una piccola parte. Scoperta la caramella e ammirato il contenuto, però, poco rimane.

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Markus 21/11/16 12:06 - 3687 commenti

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Sono due le cose: o il best seller di Dan Brown è di una puerilità disarmante, oppure è Ron Howard che ha letto un bigino per farci il film. Due ore completamente inutili ai fini del racconto, che soltanto a tratti emerge inanellando qualche colpo di scena in mezzo al nulla. Sviluppo della vicenda macchinoso e cervellotico, ma ha tutta l’aria del camouflage ai fini dello spettacolo. Girato in gran parte a Firenze, in luoghi molto cari al turismo internazionale e, per finire, a Venezia (idem come il capoluogo toscano) e Istanbul.

Tomastich 29/12/16 19:30 - 1255 commenti

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Terribile! Se Il Codice da Vinci e Angeli e demoni rientravano nella fascia compresa tra sufficienza e insufficienza, questo Inferno prende assolutamente *! per via di un soggetto delirante (cambiato completamente dal testo di Brown), un finale mutato che non giova per nulla alla storia narrata, un Hanks in vacanza premio e una Felicity Jones che non vedeva l'ora di fare Rogue one. Rimane la bella Firenze, 10 minuti di Venezia e 20 di Istanbul. Peccato perché Howard poteva rendere la trilogia di Brown almeno affascinante: nulla da fare.

Von Leppe 23/02/17 12:25 - 1262 commenti

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Torna Robert Langdon esperto in simbologia e detective che spesso si occupa di arte, ed è proprio il tema artistico a rendere il personaggio interessante e a portarlo a indagare specialmente in Europa. Nelle trasposizioni cinematografiche è ben interpretato da Tom Hanks. Anche in questo capitolo è in fuga accompagnato da una donna, tra città d'arte - Firenze, Venezia, Istambul - per scoprire i vari indovinelli legati ad alcuni dei più grandi personaggi della cultura italiana. Tolto questo è un thriller abbastanza convenzionale.

Bruce 30/01/17 09:45 - 1007 commenti

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Se è da intendere come l'ultimo capitolo di una trilogia, non c'è dubbio che si tratti del più debole della serie. Il soggetto, tratto dal romanzo di Dan Brown, è a dir poco confusionario e fantasioso, la regia di Ron Howard totalmente anonima e lo stesso Tom Hanks appare sempre meno convincente nel ruolo, tanto da assumere tratti quasi caricaturali. Ovviamente sono di gran pregio le ambientazioni essendo il film girato a Firenze, Venezia e Instanbul, ma non basta questo per salvarlo dalla mediocrità.

Nando 25/02/17 10:17 - 3814 commenti

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Indubbiamente il più fiacco della trilogia, realizzato lussuosamente ma, stavolta, lontano anni luce dalle pagine del libro omonimo. Vicende slegate tra loro e poco chiare. Hanks appare poco convinto e il resto del cast lo imita pedissequamente. L'unica cosa piacevole sono le immagini delle tre città teatro della vicenda, ma non c'era bisogno di questa pellicola, era sufficiente un documentario. Scandaloso l'epilogo finale a Istanbul, che si dissocia totalmente da quello cartaceo.

Galbo 14/03/17 07:31 - 12393 commenti

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Delle tre riduzioni cinematografiche tratte da Dan Brown, Inferno è sicuramente la meno riuscita, probabilmente per la difficoltà intrinseca a portare sullo schermo la pagina scritta. La storia pertanto si riduce ad una serie di inseguimenti in location turistiche di certo suggestive, lascando la storia principale sullo sfondo. Ron Howard "personalizza" con alcune visioni che colpiscono, ma è troppo poco. Anche le scelte del casting non sono impeccabili. Omar Sy in particolare (ma un po' anche la Jones) è totalmente fuori contesto.

Mutaforme 2/05/17 15:06 - 417 commenti

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Già avevo trovato scadente il libro, figuriamoci il film. Purtroppo non solo non c'è un briciolo di originalità, ma è proprio tutta la sceneggiatura a non reggere. Sostanzialmente degno di nota solo per essere uno spot per Firenze (corredata da carabinieri finti quanto burattini di legno). Inguardabile e speriamo ultimo episodio di una saga che tutto sommato avevo apprezzato.

Piero68 11/07/17 09:58 - 2957 commenti

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Al terzo lavoro del trio Brown/Howard/Hanks la fiacca è palpabile e il personaggio di Langdon risulta già cotto. Se nei primi due lavori le opere artistiche erano parte integrante del mistero e/o della sua soluzione, in quest'ultimo Dante e la Divina Commedia c'entrano come i cavoli a merenda. Tirati per i capelli solo per cercare di dare un tocco esoterico e di leggenda. Ma è ovvio che la sceneggiatura ne poteva fare tranquillamente a meno visto che trattasi più di spy-movie che di mistero secolare. Cast (tutto) molto sotto le aspettative.
MEMORABILE: Le allucinazioni iniziali di Langdon, visivamente parlando l'unica cosa veramente interessante del film.

Ira72 29/08/17 12:17 - 1313 commenti

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Né carne né pesce. O carne e pesce insieme: in bilico tra il troppo poco e il troppo. Troppo poco consistente e troppo "americano" per i miei gusti (pacchiano, strillato, tracotante, stucchevole). Male anche la recitazione, in particolare della Jones (anonima eppur boriosa) e delle varie figure che si intercalano (vogliamo parlare della carabiniera motociclista ai limiti del farsesco?). E poi non c'era certo bisogno di un film inutile per apprezzare opere d'arte: molto meglio un documentario che nutra l'anima, perché queste sono due ore sprecate. Salvo Zimmer.

Redeyes 3/11/17 13:37 - 2449 commenti

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L'utopia di Zobrist è salvare il mondo annientandolo, quella di Howard è bilanciare enigma e botteghino senza pagar pegno. Il terzo capitolo riesce nell'intento di scendere ancora di livello rispetto ai precedenti, forte di un action bolsa che sovrasta la ricerca quantitativamente ma non qualitativamente; e con un cast che non convince per niente a cominciare dalla Jones, che sembra la versione sbiadita di Talia al Ghul. La durata al solito importante non scioglie i dubbi e lascia che la storia galleggi e poco più.
MEMORABILE: Una fantastica Firenze.

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Pinhead80 8/11/17 18:51 - 4760 commenti

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Niente di più e niente di meno di quanto già visto nei due film precedenti tratti dalle opere letterarie di Dan Brown. Nella sceneggiatura la confusione regna sovrana e poco importa che vengano affastellati uno sull'altro indizi per enigmi cervellotici ed estenuanti, perché l'azione in un certo senso cancella la nevrosi del dover decifrare tutto a ogni costo. Certo, arrivati al terzo film, si dovevano affinare certi meccanismi che non funzionavano a dovere, ma così non è stato fatto. Il risultato è quindi al solito deludente.
MEMORABILE: Le visioni infernali che accompagnano il protagonista per tutta la prima parte del film.

Anthonyvm 29/01/19 23:21 - 5689 commenti

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Altri misteri, questa volta legati a Dante, per il povero Tom Hanks, che qui si ritrova smemorato, ferito e inseguito da una specie di Lady Terminator carabiniere. Il mix di avventura, misteri e thriller, pur richiedendo una fortissima sospensione dell'incredulità, funziona a un livello di puro intrattenimento. Lo spettacolo non manca, fra inseguimenti, citazioni storiche che vanno a fondersi alla fiction, visioni infernali degne di un horror. Purtroppo lo script non è il massimo, lasciando qualche sbadiglio e diversi dubbi a fine visione.
MEMORABILE: Il suicidio del miliardario folle all'inizio; Le allucinazioni infernali di Tom Hanks; La sequela di colpi di scena all'inizio del terzo atto.

Rigoletto 22/05/20 19:44 - 1786 commenti

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Il mondo è sovrappopolato; un pazzoide decide di porre rimedio alla cosa attraverso un virus letale. Sembra girato con lo stampino de Il codice Da Vinci e Angeli e demoni, city movie (parzialmente) on the road, molto adrenalinico ma nel complesso meno riuscito dei suoi modelli. Hanks rimane grande qualunque cosa gli si appiccichi addosso, ma manca di un vero avversario. Nel cast si segnala il compianto Khan.

Enzus79 22/12/22 22:44 - 2896 commenti

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Tratto dall'omonimo romanzo di Dan Brown. Tom Hanks ritorna a interpretare il professor Langdon e si ritroverà a dover salvare l'umanità. In questo caso epicentro della storia è l'Italia. Intrattenimento e nient'altro, nel senso che il film manca di una trama interessante. La tensione c'è, ma pochissima. Regia di Ron Howard tutto sommato efficace. Modesta la colonna sonora.
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