Io prima di te - Film (2016)

Io prima di te
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Sta quasi diventando un autentico sottogenere, quello del tetraplegico burbero assistito da chi è destinato ad affezionaricisi. A volte si vira nella commedia a inevitabili tinte drammatiche (ALTRUISTI SI DIVENTA), altre nella comicità pura (QUASI AMICI), ma lo schema di base è più o meno sempre lo stesso. E certo non cambia qui, dove entrano in gioco l'affetto e poi l'amore. Lui (Claflin) è un ex sportivo investito da una moto di grossa cilindrata nelle prime scene, lei (Clarke) una ragazza che ha assolutamente bisogno di un lavoro per permettere alla propria famiglia di tirare...Leggi tutto avanti, visto che papà è disoccupato da tempo. Niente di più classico, quindi, in avvio: il tetraplegico è insopportabile e nessuno riesce a resisterci più di tanto, poi arriva lei e dopo le prime scontate incomprensioni le cose migliorano; per via della sua semplicità e sincerità travolgenti, unite a un sorriso che scioglie e l'aria sbarazzina, simpatica. E diciamo subito che se il film funziona è merito soprattutto di Emilia Clarke, che con una solarità e un'espressività che conquistano si rivela interprete ideale per il ruolo. Arruffona, squinternata, abbigliata con vestiti improbabili e chiacchierona per natura - ma costretta inizialmente al silenzio dal suo "paziente" poco propenso a socializzare - Lou irrompe nella cupa dimora portando la luce (la sfavillante fotografia aiuta a rendere l'idea). Will con aria snob sembra faticosamente sopportare, disgustato dalla vita al punto da aver già programmato di regalarsi l'eutanasia in una clinica svizzera nel giro di qualche mese. Come cambieranno le cose? Nel modo che tutti possono immaginare, ovviamente; e infatti la banalità della storia non predisporrebbe al meglio (con l'aggravante di personaggi di contorno terribilmente stereotipati, come il fidanzato di Lou ossessionato dalla forma fisica). Va però detto che la sceneggiatura sa trovare il modo di procedere senza esagerare con le lagne e lasciando che i due protagonisti sviluppino bene i loro personaggi (Claflin sa mantenere una durezza e una coerenza che fanno guadagnare credibilità al film), anche se il loro rapporto si fonda quasi totalmente sull'estrosità di lei, capace davvero d'ispirare una tenerezza non comune (non a caso la Clarke è destinata a una folgorante carriera cinematografica). Si apprezzano il bel lavoro sulle location (non solo il Pembroke Castle, in Galles, la più riconoscibile), la regia che nonostante la durata riesce a non lasciare che ci si distragga troppo e un'ultima parte che finalmente impone qualcosa di diverso dal solito sganciandosi dall'impianto melodrammatico innervato di qualche tocco ironico che sembrava doverci condurre piatto fino all'epilogo. I fazzoletti insomma non si tiran fuori così di frequente, rispetto alla media, e il tema dell'eutanasia viene affrontato con rispetto e maturità.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/09/16 DAL BENEMERITO GABRIUS79 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/07/18
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Gabrius79 15/09/16 20:43 - 1427 commenti

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Un film coinvolgente in cui si passa facilmente dal sorriso alla lacrima grazie a un'ottima prova degli attori, in particolare della Clarke e di Claflin, praticamente perfetti. La storia scorre bene senza mai cedere a facili sentimentalismi. Scenografia e paesaggi impeccabili per una sorta di Love story riadattato in chiave moderna. Da vedere preparando i fazzoletti...

Giacomovie 13/11/16 16:56 - 1398 commenti

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L’ambito amaro e malinconico nel quale matura la sincera storia d’amore (tratta dal romanzo di Jojo Moyes) fortifica il senso sentimentale della vicenda rendendolo potenzialmente triste e con il sentore di drammatico esito conclusivo ma smorzato da un’intelligente dose di ironia che ne rende scorrevole e spesso simpatica la visione. A rendere gradevole il lato ironico del racconto contribuisce la fresca simpatia di Emilia Clarke. Buono il debutto registico della 40enne Thea Sharrock.

Galbo 5/01/17 05:54 - 12392 commenti

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Commedia romantica corredata di un ingrediente infallibile per la "captatio benevolentiae" del cinema anglosassone: uno dei protagonisti è disabile. Come tutti i film di questo genere, la pellicola è altamente ricattatoria nei confronti della sensibilità dello spettatore e sicuramente destinata a fare breccia in un certo tipo di pubblico. Prevedibile e troppo lungo, può contare su un'attrice (Emilia Clarke) che farà strada, si spera con opere di maggiore spessore e diverso genere. Funzionali gli attori di contorno.

Didda23 8/08/17 11:03 - 2426 commenti

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Un successo planetario, soprattutto dovuto alle nuove generazioni ma abile nel saper parlare a tutti non limitandosi alla storia (sofferta) d'amore fra i protagonisti, ma riflettendo su temi importanti quali il senso della vita e la libertà personale. Se si accantona il cinismo e se si sceglie di vederlo con la propria amata, è facile abbandonarsi in un fiume di lacrime. Convincente la Clarke che dimostra di non essere imprigionata al ruolo rivestito nel Trono di spade. Girato con dovizia e impreziosito da una saggia scelta musicale. Sorpresa.
MEMORABILE: Le calze a strisce gialle e nere; Il viaggio; Il fidanzato che pensa solo a correre.

Hackett 14/08/17 12:10 - 1867 commenti

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I temi affrontati dalla pellicola sono stati piú volte ripresi al cinema con risultati alterni, ma sempre con una carica emotiva (vista la delcatezza dell'argomento) notevole. Questa tragica commedia sentimentale riesce a dire la sua grazie ad ambientazioni suggestive e suprattutto per merito dalle brava Emilia Clarke, perfetta nel ruolo di una ragazza piena di vita e dal carattere dirompente e travolgente.

Capannelle 23/08/17 23:41 - 4411 commenti

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C'è un'impostazione di fondo antipatica e ipersfruttata: la ragazzina sbadata e dal cuore d'oro chiamata a sovvertire le usanze della famiglia agiata e segnata da un tragico destino. D'altra parte la messa in scena ha una sua linearità e gira tutta intorno al personaggio della Clarke, sicuramente apprezzabile anche quando le sue espressioni vanno in overacting. Avrebbe ottenuto il 2 e mezzo se fosse stato di durata più breve.

Modo 9/04/23 16:21 - 949 commenti

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Film che riesce bene ad equlibrare il romanticismo con la drammaticità del tema. Bravo il regista nel non creare scene eccessivamente mielose come nel non appesantire troppo i momenti angosciosi, trattati in modo convincente e maturo. Molto brava nella parte Emilia Clarke come non sfigura Sam Slaflin e non è un caso che nasca subito una naturale empatia tra i due giovani attori.

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