Un amore all'altezza - Film (2016)

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Un amore all'altezza
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Un homme à la hauteur
Anno: 2016
Genere: commedia (colore)
Note: Remake del film argentino "Corazon de léon" (2013) diretto da Marcos Carnevale.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ai francesi, si sa, importa trovare l'idea che colpisce; il resto viene di conseguenza. E anche se questa volta il film è il remake di un originale argentino, l'unica cosa che conta si esaurisce nel fatto che Alexandre (Dujardin) è alto un metro e trentasei, "carenza" alla quale supplisce con un carattere esuberante che gli ha permesso di far carriera nel campo dell'architettura raggiungendo un'invidiabile agiatezza da sposarsi a una brillantezza non comune (merito degli effervescenti dialoghi, almeno nella prima parte). Così quando Diane (Efira, cui un inconveniente molto simile era capitato tre anni prima con una chiavetta USB) dimentica...Leggi tutto al ristorante il suo cellulare, Alexandre che lo ritrova chiama la donna componendo il numero assegnato alla voce "casa". Sa subito come rendersi simpatico e le dice di volerle consegnare il telefono durante una cena prenotata in un bel ristorante. Naturale che quando Diane si trova davanti Alexandre resti inevitabilmente sorpresa, ma qui lui gioca sul proprio terreno: esibisce un impeccabile savoir-faire e la mette a suo agio, facendola sognare mentre la conduce in posti insoliti e con lei si lancia da un aereo col paracadute. La prima parte insomma viaggia col vento in poppa. Poi però arriva lo scontro con la realtà del quotidiano: il marito, dal quale sta divorziando, la prende in giro chiamandola Biancaneve, la segretaria del suo studio d'avvocati nemmeno si accorge di quanto spesso inciampi in frasi inopportune, la madre non differentemente resta sconvolta dalla notizia che la storia tra sua figlia e quel "piccolo uomo" sembri più seria del previsto. E allora subentra l'inevitabile fase ammonitrice, in cui il film insegna a non fermarsi alle apparenze, a saper guardare oltre, a puntare al cuore infischiandosene di quel che il mondo intorno a te pensa. Facile non è di certo, comunque, e su questo il regista Laurent Tirard gioca, passando gradatamente dalla commedia pura a una fase sentimentale, propedeutica a una scontata riflessione sul "diverso", sulle capacità di accettazione da parte di chi il proprio "problema" lo vive di persona e di chi invece lo approccia indirettamente per scelta. E' quindi nella prima metà che il film cala le sue carte migliori grazie a dialoghi vivaci, sovente spiritosi messi in bocca a un attore di rango come Dujardin (capace di passare con grande disinvoltura dalla commedia al dramma) e a una Efira che il ruolo lo regge discretamente senza per una volta dover sfoggiare il corpo ben tornito. Certo se evitasse di accompagnarsi a un nano sfoggiando un tacco da 10cm si renderebbe anche più credibile... Singolare la resa degli effetti speciali: finché si resta ai primi piani o ai mezzibusti non si rende necessario alcun trucco, ma quando si passa ai totali Dujardin subisce un rimpicciolimento che ne falsa maldestramente le proporzioni; perché anche la testa inizia a diventare più piccola di quella dei suoi interlocutori (nei primi piani è evidente il contrario) e nel complesso è abbastanza evidente quanto il protagonista non sembri proprio un vero nano... Basta credere alla magia del cinema ad ogni modo, per godersi le avventure non troppo imprevedibili della strana coppia, con la maggior parte delle battute appannaggio di chi ruota loro attorno e Dujardin cui spetta il compito più importante di impersonare le due diverse facce del film. La regia svelta permette di non annoiarsi e il consueto garbo nella messa in scena di affrancarsi dalla tentazione di involgarire il tutto con gag grossolane. C'è misura, nonostante qualche colpo basso, e si ride con moderazione.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/09/16 DAL BENEMERITO DANIELA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 17/04/20
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Daniela 12/09/16 14:08 - 12625 commenti

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Reduce da un matrimonio fallito, l'avvocatessa Diane incontra un architetto brillante, bello, ricco. Peccato che tutta questa grazia di Dio si trovi concentrata in soli 136 cm. di altezza... La presenza del simpatico Dujardin miniaturizzato può far pensare a un film comico, ma si tratta piuttosto di una commedia romantica, in cui una donna pur innamorata si trova a far i conti con i pregiudizi propri ed altrui. Non tutto convince, ma il risultato complessivo è gradevole, l'epilogo consolante nella sua prevedibilità.
MEMORABILE: La segretaria dell'ufficio legale, in apparenza svampita ma in realtà perspicace e saggia nell'individuare il nocciolo del problema

Motorship 3/10/16 17:04 - 585 commenti

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Commedia francese riuscita anche se non del tutto che tratta in maniera ironica ma anche riflessiva e romantica l'innato e irrisolto tema dell'essere-apparire (con tutto ciò che ne consegue). L'idea di base è davvero ottima, originale e quasi geniale, peccato che la sceneggiatura e la ripetitività di certe situazioni non facciano sì che l'idea stessa sia pari all'esito finale della pellicola. Nonostante tutto il film è guardabilissimo, anzitutto per merito dei protagonisti (il versatile Dujardin e la sempre bella e convincente Efira).

Pinhead80 2/11/17 16:17 - 4719 commenti

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Una donna che cerca di uscire da una storia deludente trova per caso il suo principe azzurro, ma la differenza di altezza non la aiuterà a vivere la storia con il massimo del trasporto. Commedia brillante che mostra quanto l'apparenza possa condizionare negativamente le nostre vite, portandoci a essere giudicanti senza conoscere. La coppia Dujardin e Efira funziona benissimo e è impossibile non provare tenerezza per entrambi. Anche i personaggi di contorno sono davvero simpatici.
MEMORABILE: Dujardin in un locale che si lascia andare a centro pista in un ballo moderno.

Gabrius79 17/07/19 11:11 - 1420 commenti

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Questa pellicola francese cerca di essere all’altezza della situazione e ci riesce parzialmente. Se da una parte si è coinvolti nella graziosa e curiosa storia fra Dujardin e la Efira (entrambi teneri e simpatici), dall’altra si è delusi per la ripetitività della trama che poi porta a esiti scontati. Va detto che comunque il film farà sognare chi è patito di storie sentimentali e ció basta a garantire uno spettacolo dignitoso intervallato anche da qualche sorriso.

Kinodrop 1/08/19 18:32 - 2922 commenti

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Commedia sentimentale che recupera la tematica della diversità su cui restano i pregiudizi - nonostante l'evolversi dei costumi - riproposta in chiave europea, anzi marsigliese. Un amore possibile/impossibile coinvolge Diane e Alexandre mettendo in moto tutti i cliché e le difficoltà relazionali dati dalla forte differenza di statura tra i due. Regge grazie alla presenza carismatica di un Dujardin all'altezza (anche se rimpicciolito) e una duttile e sensibile Efira; certo la narrazione e gli esiti sono prevedibili, ma condotti con verve e simpatia.
MEMORABILE: La segretaria senza peli sulla lingua; Gli scontri tra Bruno e Alexandre; Stesso maglioncino, stesso gelato; Sul cantiere col paracadute.

Markus 11/04/20 17:26 - 3682 commenti

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La commedia scorre veloce, giocando a mani bassi sui buoni sentimenti elargiti qua e là con un finale senza sussulti. Ci si tiene lontani dalla volgarità e, stranamente, pur essendo un film francese, dalla sessualità. Si percepisce un'aria da favola moderna che strizza l'occhio al compassionevole per un "handicap" che di questi tempi social è una scarogna non da poco.

Rambo90 17/06/22 00:19 - 7679 commenti

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Idea vincente che nella prima parte regala non pochi sorrisi, quando si prende ancora poco sul serio, per poi sfociare in una prevedibile seconda parte in cui si cerca di creare qualche spunto di riflessione con punte di romanticismo melò. Funziona quindi a metà questo film, che può comunque contare su un ottimo Dujardin (penalizzato da effetti non sempre riuscitissimi) che trova nella simpatica Efira il giusto contraltare. Non male, ma si poteva fare di più con una sceneggiatura meno pigra.

Giacomovie 1/08/23 20:25 - 1397 commenti

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Diane, avvocato single, riceve la telefonata di Alexandre, un architetto che ha trovato il cellulare da lei smarrito. La conoscenza prosegue con qualche sorpresa. L'intelligenza del film sta nel saper esporre il vero valore dei sentimenti partendo da una situazione romantica atipica ma non per questo malsana e gestendo bene il contrasto tra ironia e realismo.

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