A haunting in Salem - Film (2011)

Il tema della casa infestata dalle anime delle streghe torturate e uccise secoli prima non è una novità. Questo prodotto per la tv è l'ennesima copia di tante precedenti pellicole. La cosa buffa è vedere Bill Oberst Jr. nella parte del super eroe, in tenuta da sceriffo con tanto di pantaloni fantozziani. Pochi i momenti riusciti e molte le sequenze senza capo né coda. Ricorda vagamente Amityville possession.

Asylum horror divertente e ben fatto, che affonda le sue radici su terreni già battuti dalla cinematografia di genere: una (enorme) casa e ciò che vi si cela di inquietante. Si reclamano influenze di datata stregoneria e si incomincia a saltare sulla sedia da metà film in avanti, dopo una prima fase "di studio". Il parterre di attori funziona, soprattutto grazie alle avvenenti Abbiati e Stone e, soprassedendo all'inevitabile inverosimiglianza degli eventi, il rischio di divertirsi aumenterà minuto dopo minuto. Girato in 3D.

Prendiamo Salem e la stregoneria e giriamo un film che sembra essere un capitolo (infimo) della saga di Amityville. Il crossover che ne esce è un mezzo disastro, di certo non perché la storia sia prevedibile (nessuno si aspetta qualcosa di diverso), ma proprio perché sceneggiatura, dialoghi e recitazione sono di basso livello. Le azioni si svolgono tutte in una casa molto bella e il taglio delle riprese e le luci negli interni sono buone, ma è tutto qui: ci sono solo qualche rumore, un dente caduto e un protagonista che sembra tutto tranne quello che vogliono fare credere.