Alta fedeltà - High fidelity - Film (2000)

Alta fedeltà - High fidelity
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: High fidelity
Anno: 2000
Genere: commedia (colore)
Note: dal romanzo omonimo di Nick Hornby
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dopo l'enorme successo dell'omonimo best seller dell'inglese Nick Hornby ecco il film che, se si escludono l’inopinato trasferimento dell'azione dalla Londra del romanzo a una più anonima Chicago e alcuni inevitabili tagli operati per condensare il tutto nella durata della pellicola, è a sua volta “altamente fedele” alla fonte originaria. Merito degli sceneggiatori (tra i quali lo stesso protagonista John Cusack), che attraverso lo scontato uso del dialogo diretto con lo spettatore sono riusciti a trasmettere buona parte degli stati d'animo del protagonista restituendoci un po' lo stile del libro, costruito in fondo come una lunga autoanalisi di Rob, dove le sue considerazioni (spesso ingenue)...Leggi tutto sulla propria condizione, i tediosi flashback sentimentali, erano assolutamente preponderanti sui dialoghi. Stephen Frears è regista di qualità e infatti HIGH FIDELITY è una commedia diretta con garbo, montata molto bene, che fallisce esattamente dove falliva il romanzo non riuscendo a evitare di apparire ripetitiva. Nick Hornby alternava pagine quasi geniali, scritte benissimo, ad altre del tutto inutili e prolisse e il film, pur risultando più conciso, soffre ugualmente di flashback poco incisivi, di considerazioni futili e lascia troppo spazio al gigionismo del pur bravo John Cusack, perennemente con la sigaretta in bocca ed eccessivo nella gestualità. Parti di contorno per Tim Robbins (Ian), Lisa Bonet (Marie LaSalle, personaggio che nel libro aveva ben altra rilevanza), Lily Taylor (Sarah), Catherine Zeta-Jones (Charlie). Per una volta la grande fedeltà alla fonte originale ha nuociuto. Poco spazio per i riferimenti musicali.

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Caesars 14/06/07 11:26 - 3790 commenti

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Dal bellissimo libro di Nick Hornby Stephen Frears ha tratto una commedia più che godibile che si avvale di un'ottima interpretazione da parte di John Cusack. La variazione maggiore rispetto alle pagine scritte riguarda lo spostamento dell'azione da Londra a Chicago, per il resto il regista si è mantenuto il più fedele possibile al romanzo, pur non mancando le ovvie semplificazioni che ogni passaggio da libro a grande schermo comporta. Molta (auto)ironia nel raccontare il travaglio interiore del protagonista lasciato dall'ennesima ragazza. Bello.

Il Gobbo 14/09/07 09:57 - 3015 commenti

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Alta fedeltà, altissima pallosità. Per carità, tutto scorrevole, realizzato con cura, con interpreti capaci, ma manca il guizzo, lo spunto. L'empatia scatta solo (a prescindere dai gusti soggettivi) rispetto a certi momenti di puro cazzeggio nel negozio di dischi (attività cui si è dediti). Al libro da cui il film è tratto si deve una funesta mania per le classifiche che ha finito per tracimare su qualsiasi giornale. Ah, e che è ben posizionata nella mia classifica delle cose che odio.

Homesick 1/03/08 09:11 - 5737 commenti

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Interessante la prima parte, più convenzionale la seconda. Frears adatta il best-seller di Hornby utilizzando monologhi rivolti allo spettatore e anticipando Broken flowers con il protagonista in crisi che rintraccia le sue ex amanti e/o fidanzate. I musicofili gradiranno vedere citati – in dialoghi, copertine di dischi, poster e magliette – Bauhaus, Love & Rockets, Jesus & Mary Chain, Spacemen 3, Stiff Little Fingers e tanti altri artisti interessanti; Springsteen appare addirittura in un cameo.

Renato 17/10/08 01:52 - 1648 commenti

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Bellissimo il libro, bello il film. Qualcosa si perde inevitabilmente per strada, ma la struttura e soprattutto il senso del romanzo di Hornby vengono rispettati. Anche se qualche personaggio esce di scena in modo brusco (la Zeta-Jones e ancora di più la Bonet) ci si diverte e con un certo gusto, anche. E poi Jack Black è esilarante, varrebbe la pena di vedere il film solo per le sue scene nel negozio. Insomma un buon prodotto, anche se non entra certo in una mia eventuale lista dei 5 film per una serata ideale...

Cotola 27/12/08 17:17 - 9043 commenti

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Tratto da un romanzo del celebratissimo (ed altrettanto sopravvalutato) Hornby, il film è di quelli che si dimenticano facilmente poco dopo che lo si è visto non perché sia brutto (anzi è tutto sommato gradevole) ma perché non presenta nulla di particolarmente nuovo e originale allo spettatore. Per questo motivo si perde nella memoria assieme a tante altre pellicole simili del genere.

Galbo 29/12/08 11:53 - 12393 commenti

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Tratto dall'omonimo romanzo di Nick Hornby, Alta fedeltà ne rispetta (tranne qualche comprensibile "licenza poetica") lo spirito e come il libro si rivela piuttosto godibile anche se alla lunga, una volta svelata la struttura e i pretesti narrativi, tende a risultare monocorde. Gli elementi migliori sono costituiti dalla riuscita ambientazione e della bella colonna sonora. Bravo Cusack.

Magnetti 6/04/09 09:56 - 1103 commenti

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Film giovane, brillante ma anche furbetto. I pensieri/monologhi di John Cusack si dividono in interessanti (pochi) e noiosissimi (molti). Inizialmente sono stato un po' magnetizzato da tali sproloqui salvo poi constatare che si stava navigando nel qualunquismo ben confezionato. Bene invece il riuscito omaggio all'amore per la musica del protagonista e dei suoi due amici/soci rocchettari: le scene ambientate nel negozio di dischi sono ottime grazie anche a un Jack Black molto in forma.

Tarabas 18/02/10 11:31 - 1878 commenti

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Ben scritto, come il libro da cui è tratto, il film racconta una storia di simil-adulti in fuga dalla vita, col cinismo snob come ultima trincea. Ben interpretato e diretto con scorrevolezza, ha nel suo maggior pregio la sua più grande debolezza: scorre via leggero senza quasi lasciare tracce. Notevole Jack Black e notevole l'ambientazione londinese. Estetica del carino al suo meglio, innocuo intrattenimento con ambizioni di introspezione, sostanzialmente mancate, è comunque piacevole.

Giuliam 17/02/10 10:19 - 178 commenti

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Un'armorniosa commedia e una sofisticata storia d'amore, tratta dal romanzo epocale omonimo di Nick Hornby. Funziona tutto, fra cui: il cast con il simpatico (e sottolineo) bravo attore Jack Black, il sentimentalismo che ricopre il sessanta per cento del film: ed infine il rimanente quaranta dove si parla relativamente di musica, che risulta anche la parte più interessante di "Alta fedeltà".

Enzus79 17/02/10 10:23 - 2896 commenti

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Commedia frivola però tutto sommato riuscita, anche se i flashback e i dialoghi che ha John Cusack con gli spettatori portano a fare più di uno sbadiglio. Quando invece ci riporta al presente diventa tutto più digeribile e il film se ne avvantaggia. Bravi, oltre al sopracitato, tutti gli altri attori.

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Rickblaine 17/02/10 17:14 - 635 commenti

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John Cusack è un discreto attore e qui intrattiene il pubblico parlandoci di amori e musica. Ispirato ad un libro di Hornby. La pecca di questo film è l'interagire troppo con lo spettatore, rimbambendo con storie di rapporti lacrimevoli e bizzarri. È il contorno che tiene vivo il film, ovvero l'esuberanza di Jack Black, la bella compagna del protagonista e, magari, anche i cameo di artisti famosi come la Jones e Robbins.

Luchi78 6/05/10 10:53 - 1521 commenti

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Non avendo letto il libro, credo di poter esprimere un parere piuttosto neutro dicendo che il film risulta divertente e godibile. È vero: alla fine del film ci si chiede "Bè? e allora?", come se la storia rimanesse sospesa a mezz'aria senza aver detto niente di concreto, ma le vicende sentimentali rivissute in flashback fanno da contraltare alle scenette nel negozio con uno strepitoso Jack Black e quest'alternanza non dispiace affatto. Ottimo Cusack.

Ilcassiere 29/10/10 08:50 - 284 commenti

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Leggendo il libro di Nick Hornby (che potrebbe entrare nella mia top five dei libri) ho immaginato il protagonista esattamente come quello interpretato magnificamente da John Cusack. Nessun altro attore avrebbe potuto prendere il suo posto. E la stessa cosa vale per Jack Black, strepitoso in più di una scena. Le vicende sentimentali del protagonista, alla ricerca di un po' di sicurezza in sè stesso, vengono narrate in modo divertente, a volte grottesco ma mai superficiale. Un gran bel film con ottime musiche e un cameo di Bruce Springsteen.

Ziovania 21/02/11 12:05 - 337 commenti

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La mente di Rob è piena di canzoni e relazioni fallite. Il suo guaio è che fa troppa confusione, sia con i generi musicali che con l'universo femminile e, per forza di cose, le tessere del puzzle della sua vita non combaciano. Il suo stile confidenziale vuol coinvolgere lo spettatore (e per un po' si sta la gioco) anche se la speranza è che la scena ritorni all'interno del negozio. Almeno con Jack Black nei panni del commesso tuttologo scorre un po' di adrenalina, tutto il contrario del resto del film.

Didda23 1/03/11 12:56 - 2426 commenti

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Alta fedeltà è un film girato con molta cura da un regista molto abile (Frears) e interpretato magistralmente da un Cusack finalmente sugli scudi. Bravi i comprimari (Jack Black sempre straordinario). La sceneggiatura è molto delicata e curata, l'unica pecca è che alla lunga il film può risultare un filino pesante a causa della ripetitività dei temi trattati. In alcune parti il film è assolutamente geniale (le scene nel negozio). Consigliato!

Mickes2 28/09/12 09:19 - 1670 commenti

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Se dovessi stilare una top five delle commedie sentimentali/musicali che preferisco, certamente ne farebbe parte Alta fedeltà. Un mix al fulmicotone di (auto)ironia goliardica, passionalità, calore umano e ricerca di se stessi addizionata a riflessioni semplici ma non banali su rapporti amorosi, d'amicizia e interpersonali nonchè bellissimo e intelligente scrooge di citazioni musicali e cinematografiche accompagnati da ritmo incalzante e ottime interpretazioni, su tutti un ispiratissimo Cusack. Evergreen.
MEMORABILE: Il piccolo complotto dei "tre scolaretti incompresi" che illudono un acquirente per poi mandarlo via; La top five sul tema della morte: commovente.

Herrkinski 1/10/12 02:12 - 8112 commenti

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Non ho letto il libro, comunque il film m'è piaciuto. Nonostante uno stile registico non certo innovativo (seppur solido, si parla di Frears), il film vince grazie al modo intelligente, realistico ed agrodolce con cui affronta gli usuali temi sentimentali, ben raccontati ed interpretati dal bravo Cusack. Bella anche l'ambientazione, la notevole colonna sonora e gli attori di contorno, su tutti la spassosa apparizione di Robbins; Jack Black fa sempre il suo mestiere, ma qui era tutto sommato abbastanza superfluo (a parte la scena in cui canta).

Daniela 15/10/12 08:17 - 12662 commenti

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Rob è il proprietario di un negozio di dischi, che conduce insieme a due commessi fanatici di musica come lui. Ha la mania delle classifiche e così, quando viene piantato dalla sua ragazza, stila una lista delle donne che lo hanno abbandonato, per comprendere perché tutti i suoi rapporti sentimentali siano destinati ad interrompersi... Commedia che alterna parti assai piacevoli (quasi tutte quelle ambientate nel negozio) ad altre più ripetitive, ai confini della lagna sentimentale. Cusack assai bravo nel ruolo di questo uomo infantile e auto-commiserativo, in malafede ma salvato dall'ironia.
MEMORABILE: Le tecniche di vendita aggressive di John Black

Harrys 18/11/14 13:22 - 687 commenti

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Rob Gordon ha letto "Amore ai tempi del colera" (ma anche l'autobiografia di Johnny Cash non era male), eppure non si spiega perché finisca sempre per essere scaricato senza apparenti motivi. Frears costruisce sul romanzo di Hornby una gustosa commedia dall'incedere scanzonato sulle criptiche note musicali dell'amore. Cusack è perfetto nell'interpretare il ruolo di un vecchio sognatore confinato nei ranghi della realtà dei fatti, circondato da una schiera di nerd musicomani che avranno - ça va sans dire - la loro rivincita (Black chiaramente a suo agio).

Paulaster 3/12/15 10:19 - 4419 commenti

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Il pregio principale del film è l’utilizzo della musica alternativa (Beta Band, Belle and Sebastien, Stereolab) e citazioni dei classici a dar sottofondo alla storia. Perché francamente la crisi amorosa del protagonista, compresa di top 5 dei fallimenti, sanno di immaturità e ripetitività. Frears gira anche benino ma senza gran ritmo e i personaggi di contorno vengono sfruttati poco. Cusack non ha la faccia del romanticone e il migliore risulta Black con un ruolo in preparazione per School of rock.
MEMORABILE: Lisa Bonet che canta dal vivo.

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Lou 5/02/16 16:07 - 1121 commenti

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Si ha come l’impressione che manchi qualcosa, in questa trasposizione dell’omonimo libro di grande successo di Nick Hornby: probabilmente il tormentone delle “top five” risulta più efficace su carta che su schermo, dove si accusa maggiormente la ripetitività del tema. L'argomento si prestava a qualche maggiore trovata cinematografica, comunque il film di Frears è gradevole ed è buona la scelta di mantenere il dialogo diretto di Rob con il pubblico.

Capannelle 31/12/17 00:47 - 4411 commenti

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Sui piatti della bilancia possiamo collocare diverse cose: Cusack in tono col personaggio e con le sue vicissitudini, alcune sparate esilaranti di Black, l'intermezzo con la Bonet, il personaggio di Robbins e diversi dialoghi leggeri all'interno del negozio. Sull'altro piatto sempre Cusack e parte dei suoi monologhi, il ritmo non eccelso e una ripetitività che c'è ma che tuttavia, grazie alla scrittura, non si avverte troppo. Godibile, anche intelligente ma bisognoso di un "taglia e cuci".

Jurgen77 15/01/18 08:22 - 629 commenti

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Commedia in soggettiva ambientata tra feticisti collezionisti musicali. Cusack superbo nei panni del "finto" uomo buono sfigato, lasciato dalle donne che intraprende una sorta di auto psicanalisi sulle vicende amorose della sua vita. Parata di star come comprimari (Jones, Robbins, Bonet). A tratti ci si diverte, a tratti si riflette sulla quotidianità dei rapporti. Dolce e spietata al tempo stesso la bellissima danese Iben Hjejle...

Rambo90 14/03/21 01:28 - 7697 commenti

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Le pagine di Hornby adattate molto bene in un film verboso ma estremamente godibile, soprattutto grazie alla performance ispirata di Cusack (forse nel ruolo della vita) che tiene banco con i suoi monologhi e le sue top five dall'inizio alla fine senza annoiare mai. Preziosi i contributi anche dei vari comprimari, da Black al folto stuolo di ottime attrici, tutti ben valorizzati dalla spigliata sceneggiatura. Regia che asseconda testo e interpreti, com'è giusto che sia. Ottima colonna sonora.
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  • Discussione Zender • 19/02/10 15:04
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Vero, il buon Ruber aveva anche postato una location chicaghese. Vado a correggere.
  • Discussione Tarabas • 19/02/10 15:11
    Segretario - 2069 interventi
    Lapsus calami. Sorry.