Torna il nucleo familiare di UNA MAMMA INVISIBILE per un sequel in cui i particolari poteri della donna (Wallace) diventano meno centrali per far spazio a una storiella di orfani ereditieri e zii disgraziati che continua nel solco del cinema per ragazzi. La vicenda comincia con un ricco signore sul letto di morte, il quale annuncia ai suoi due nipoti – che lo odiano ma non vedono l'ora di ereditare – che il lascito non andrà a loro. I due perfidi nipoti, conciati quasi come dei vampiri (Dolenz e Woronov), chiedono lumi al notaio, il quale li avvisa che il figlio dell'uomo non è in realtà morto come si credeva. Scopriamo così come l'erede sia l'adolescente irrequieto Eddie (Berfield), che nel...Leggi tutto frattempo proprio la famiglia della mamma invisibile ha adottato per compiacere la direttrice dell'orfanotrofio. Sarà il notaio a ritrovarlo, facendo nascere inevitabilmente nei due loschi nipoti l'idea di sopprimerlo per rimanere unici proprietari degli immensi averi del defunto. Andranno quindi dalla famiglia dove Eddie aveva già cominciato ad ambientarsi facendo amicizia col figlio (a sua volta adottato) e porteranno il ragazzino nella villa/castello dove vivono, immaginando di poterlo lì eliminare con maggiore tranquillità. Come si può immaginare il soggetto è semplicizzato in ogni sua parte, i personaggi sono caricaturali (a cominciare dai due fratelli nipoti del defunto, tutti un ghigno e una smorfia, con lei sulle tracce di Morticia Adams e lui di Jack lo squartatore), la sceneggiatura elementare. Chi non conoscesse i personaggi potrebbe anche stupirsi del fatto che una qualsiasi casalinga diventi improvvisamente invisibile nei momenti di stress, ma si tratta per l'appunto di un sequel, con un breve flashback che ci illustra comunque come la cosa si verificò la prima volta: la colpa è del padre (Livingston), scienziato ai confini dell'inventore pazzo, che nel laboratorio di casa aveva somministrato la sua pozione al cane; poi il figlio l'aveva data a un'iguana infilata in una bottiglia della Coca Cola che sua madre s'era bevuta col risultato di sparire... Qui la trovata viene sfruttata giusto per un paio di gag prima di trovare una collocazione appena più sensata nel finale ambientato al castello, dove i due nipoti killer spaventano Eddie sperando di farlo fuori. Ma al castello ci sono anche Josh, che ha seguito il giovane amico di nascosto, e i suoi genitori, che han seguito il figlio. Tutti insieme appassionatamente in una commedia straight to video a sbiadite tinte horror per ragazzi con fantasmi, armature, pianoforti che suonano da soli, ragnatele, due poliziotti messi lì tanto per e pure l'entrata in scena della vera madre di Eddie, rispuntata dopo anni e ansiosa di riabbracciare il figlio. Fred Olen Ray dirige (come aveva diretto il primo) con la consumata perizia di chi da anni bazzica gli Z-movies, arrangiandosi col poco che ha e puntando chiaramente a chi pretese non ne ha.
Il soggetto è discreto, tutto sommato: fantascienza e gotico d'annata parodiati, una sorta di famiglia Addams ridotta a due persone, l'orfanotrofio e teoremi vari d'infanticidio. Il limite è il target infantile a cui è destinata la pellicola, perciò se da una parte la cattiveria "innocente" del bambino pestifero promette bene e conquista lo spettatore facendolo sorridere, dall'altra il tutto si riduce a una struttura semplicistica e puerile (seppur giustificata dal pubblico a cui è destinato il film) che in mani più esperte poteva essere migliore.
MEMORABILE: La fontana con i piranha famelici; La vecchia tv anni '60 dove trasmettono un incontro wrestling anni '90 con evidente incongruenza temporale.
Fred Olen Ray HA DIRETTO ANCHE...
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HomevideoZender • 14/06/16 08:49 Capo scrivano - 47727 interventi
Grande caos per l'edizione italiana in dvd del film. Il titolo, che avrebbe teoricamente dovuto essere "Una mamma invisibile 2" (sequel per l'appunto di "Invisible mom - Una mamma invisibile", sempre di Fred Olen Ray e con gli stessi attori principali) diventa inspiegabilmente "Mom's Outta Sight (che è invece il titolo originale del film uscito da noi come "Un gorilla da salvare") - Una mamma per amica". Ma la cosa ancor più gustosa è che per la copertina viene usata la locandina del primo "Una mamma invisibile" e nella sinossi, sul retro, i nomi dei personaggi (Howie, Imelda, Rupert...) non sono affatto quelli del film (né nel doppiaggio originale né in quello italiano), nonostante l'intreccio sia quello corretto...
Ho notato che sull'IMDb il titolo italiano di Mom's Outta Sight è "Un gorilla da salvare", ma penso si tratti di un errore, dal momento che quello è il titolo italico di un altro film di Olen Ray: Mom, Can I Keep Her? del 1998.
A questo punto non sono nemmeno sicuro se Mom's Outta Sight sia mai stato trasmesso o distribuito da noi.
HomevideoZender • 7/12/19 08:12 Capo scrivano - 47727 interventi
Hai letto cos'avevo scritto qui sopra, Anthony? Da quanto ricostruisco esistono:
1) Mom's Outta Sight (forse mai uscito in Italia, 1998, che NON E' "Un gorilla da salvare")
2) Una mamma invisibile (Invisibile mom, 1996)
3) Una mamma invisibile 2 aka Una mamma per amica (Invisibile mom 2, 1999, in dvd italiano con locandina del primo Invisible mom e trama del 2 ma con nomi di personaggi inesistenti)
4) Un gorilla da salvare (Mom, Can I Keep Her, 1998, che non c'entra nulla col resto ma che su Imdb viene assegnato come titolo italiano di "Mom's Outta Sight")
Sì, avevo letto. Dal tuo intervento avevo dedotto che Mom's Outta Sight (1998) fosse arrivato in Italia come "Un gorilla da salvare", cosa però non vera, seppur erroneamente riportata dall'IMDb.
Mom's Outta Sight (che è invece il titolo originale del film uscito da noi come "Un gorilla da salvare")
La ricostruzione che hai fatto mette ordine nel marasma.