Giovani senza domani - Film (1956)

Giovani senza domani
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: A Kiss Before Dying
Anno: 1956
Genere: thriller (colore)
Note: Aka "Gioventù senza domani". Nel 1991 un secondo adattamento, "Un bacio prima di morire", tratto dallo stesso romanzo di Ira Levin.

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Eccellente thriller ricavato dal best seller omonimo (in originale almeno, “A Kiss Before Dying”) di Ira Levin, con un Robert Wagner combattuto che indulge in una crudeltà descritta talvolta nel film come “necessaria”. E' lui Bud Corliss, studente universitario che fila con Dorothy Kingship (Woodward), figlia di un ricco industriale. Sogna un avvenire dorato, ma quando lei si ritrova incinta lui capisce che il padre (Macready) la ripudierà mandando all'aria ogni piano (altri tempi). Figurandosi di conseguenza un futuro di stenti decide per la soluzione più drastica, l'omicidio: con un geniale espediente fa scrivere a Dorothy una perfetta lettera d'addio e ai primi dolori di lei le rifila...Leggi tutto due pastiglie avvelenate da consumarsi la sera. Purtroppo per lui la giovane non le prenderà costringendolo a un omicidio più spettacolare: un volo dall'alta torre dell'orologio della città. “Ma questo è solo l'inizio”, come recitava il trailer d'epoca, perché Ellen Kingship (Leith), la sorella della defunta, decide d'indagare. Prima però che possa sospettare nulla di quanto davvero accadde alla poveretta, si ritrova innamorata dello stesso Bud, giunto fino a lei dalla città universitaria con l'obiettivo d'impalmare finalmente la ragazza giusta, quella cioè che con il ricco padre è ancora in buoni rapporti. Un piano diabolico e ben perseguito, pur se schivando non poche difficoltà legate a chi potrebbe testimoniare della vicinanza tra lui e Dorothy. La qualità del romanzo di partenza è evidente, ma la sceneggiatura di Lawrence Roman ne sa sfruttare bene i punti di forza trovando in Wagner un buon protagonista, mentre la Woodward e la Leith si dividono piuttosto equamente gli spazi: la prima nel ruolo della fidanzata dolce e innamorata, convinta davvero che “omnia vincit amor”, come le suggerisce lui falsamente; la seconda in quella sicura che la sorella non si sia suicidata e che s'impegna a ricostruirne le ultime settimane di vita. Con un padre tutto sommato confinato sullo sfondo, l'unico personaggio di un certo rilievo (oltre alla madre di Bud interpretata da Mary Astor, che però non lascia granché il segno) è Gordon Grant (Hunter, con grossi occhialoni da vista), uno dei professori di Dorothy a sua volta interessato alle indagini e con un parente in polizia. Svolto con estrema chiarezza, psicologicamente interessante, il film lavora hitchcockianamente sulle location (aiutato dal cinemascope) sia per lo spettacolare omicidio dalla torre che per il finale alle cave. Coinvolge, isola nella prima parte le all'epoca inevitabili fasi melodrammatiche senza renderle insopportabili, procede spedito trovando la giusta tensione quando serve. La nuova versione del 1991 cambierà molto, perdendo tuttavia pesantemente in credibilità.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/04/16 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 12/03/18
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Ciavazzaro 14/04/16 23:42 - 4770 commenti

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Capolavoro. Se Joseph Cotten venne definito colui che potrebbe essere la rappresentazione del diavolo ne L'ombra del dubbio, tale definizione è calzante pure per Wagner. L'allucinante mente criminale del giovane Robert per avanzare socialmente non esiterà a uccidere la scomoda ragazza incinta e a sedurre poi la milionaria sorella di lei. Cadavere chiama cadavere in questo cupo thriller, sotto il caldo sole dell'Arizona. Cast di lusso, da McReady padre, la giovane Woodward prima vittima, la Astor... Stupendo.
MEMORABILE: L'omicidio sul tetto: tesissimo, brutale e improvviso; Il finale da giustizia poetica; Il brutale secondo omicidio a sangue freddo.

X offender 25/01/18 23:29 - 39 commenti

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Bel noir melodrammatico, paragonabile per certi versi a L'ombra del dubbio di Hitchcock, con il protagonista (uno stranamente inquietante Robert Wagner, nel miglior ruolo della sua carriera cinematografica) che è un giovane assassino glaciale: uno studente universitario fuori corso incapace di provare sentimenti, cinico e arrivista fino al midollo. Fuorviante, tanto per cambiare, il titolo italiano (e dire che un'efficace traduzione era già bella che pronta: "Un bacio prima di morire", scelta poi non a caso per l'adattamento del 1991).
MEMORABILE: Gli omicidi a sangue freddo dello psicopatico protagonista; Lo splendido Technicolor.

Nicola81 4/03/18 22:05 - 2857 commenti

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Ottimo thriller melodrammatico tratto dal romanzo d'esordio di Ira Levin, rispetto al quale attenua la componente gialla guadagnandoci però in termini di coinvolgimento e suspense. Perfetto Wagner nei panni dell'arrivista che non arretra di fronte a nessun ostacolo pur di coronare il suo sogno di ricchezza e il cast di contorno non è da meno con Hunter investigatore, la Leith, Macready, la Astor e naturalmente la Woodward, che la voglia di ammazzarla la mette sul serio... Splendida fotografia di Lucien Ballard, fuorviante il titolo italiano.
MEMORABILE: Le pillole; Gli omicidi; Il finale.

Kinodrop 7/02/20 21:02 - 2950 commenti

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Il ritratto di un giovane studente arrivista e spregiudicato che non esita a uccidere con lucida e fredda determinazione. Un sontuoso thriller non solo dal punto di vista scenografico, nel fulgore del Technicolor e la magnifica OST, ma soprattutto per l'escalation emotiva che riesce a ingenerare e a lasciarla vibrare fino in fondo. L'origine letteraria fornisce alla sceneggiatura una particolare coerenza e rende compatto l'aspetto psicologico e una struttura realistica plausibile, ottimamente resa da uno splendido e affiatato cast. Un classico.
MEMORABILE: La scena sulla terrazza del grattacielo, carica di tensione.

Daniela 10/02/20 00:45 - 12662 commenti

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Studente di modesta condizione sociale corteggia segretamente una ragazza di ricca famiglia. Quando lei resta incinta e si profila la possibilità che il padre la diseredi, lui prende le sue contromisure... Avvincente trasposizione di un romanzo di Levin, impaginato con cura ed interpretato da un cast molto azzeccato: commovente la fiduciosa Woodward, funzionali Leith, Hunter e Astor, impeccabile Macready la cui freddezza rende credibile l'atteggiamento delle figlie, infine perfetto Wagner nel ruolo di un giovane tanto attraente quanto moralmente mostruoso. Film da recuperare.
MEMORABILE: La sequenza in cima al palazzo che ospita gli uffici comunali

Giùan 18/03/21 18:08 - 4559 commenti

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Sarebbe fin puerile sottolineare che con un altro regista, meno piattamente "televisivo" di Oswald, ne sarebbe risultato un film dal carisma più pronunciato. Resta, al netto dei se e dei ma, un avvincente thriller che procede con grande dinamismo narrativo, gestendo peraltro con acume colpi di scena e momenti clou (il disvelamento progressivo di Wagner come "moroso" della Woodward, l'assassinio spietato della Leith). Grandi meriti al cast con Wagner di glaciale arrivismo e luciferina bellezza, Woodward di sensuale eleganza, Hunter versione Clark Kent e i grandi veci Astor e Macready.
MEMORABILE: L'astioso rimprovero di Wagner alla madre sul vestito per la cena di fidanzamento; La reazione di Wagner quando Ellen appare nell'aula del college.

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