L'intento del corto, quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'omofobia in Lituania, centra il suo bersaglio: intriso di un senso di pericolo imminente, basato su una storia vera, rifugge facili scene sexy concentrandosi sul rischio sempre dietro l'angolo, in uno stato in cui vivere la propria omosessualità (o bisessualità) non è sempre facile. Fratello di Parabèns! ma con un finale drammatico, scuote le coscienze non tanto per l'impegno civico quanto per la veridicità del soggetto.
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Perchè uno dei due protagonisti ha a che fare con il mondo del porno e proprio in questo ambiente che accadrà l'irreparabile...Uno dei due ragazzi in coppia accetta di prendere parte ad un film hard con la sua ex, non immaginandosi cosa lo aspetta. In realtà nel porno di triste non c'è niente e proprio in quello che doveva essere un frangente così "divertente", avviene la tragedia, di cui il titolo.
Il regista si prefigge di trattare un argomento serio come quello dei diritti di uno stato che non li riconosce, con una regia in cui il senso del pericolo è imminente anche in ambito controllato come dovrebbe essere quello di un set per adulti.
Tra l'altro è ben fotografato è ha una colonna sonora degna di nota.