Max - Film (2015)

La storia tratta del recupero sociale di Max, cane da pastore belga al servizio dell'esercito americano in Afghanistan, affetto da disturbo post-traumatico da stress e per questo rispedito in patria. Sulla carta un'idea molto interessante, sviluppata purtroppo come un classica avventura per ragazzi, con tutti i pregi e difetti del caso. L'intreccio è abbastanza prevedibile, ma tutto sommato sufficiente a garantire un certo divertimento per tutta la durata del film. Niente di eccezionale, ma si può vedere.

Un pastore belga e avventura per ragazzi nel tipico stampo americano. Lo sviluppo narrativo è abbastanza lineare e quasi totalmente prevedibile, ma l'intelligenza e il coraggio dei cani in questione rende la visione comunque piacevole per una serata tranquilla. Cast abbastanza anonimo, ma qui il protagonista è chiaro chi sia.

Il rapporto uomo-cane e di quanto possa essere struggente e delicato, fotografato nell'ennesima pellicola per famiglie. Il film parte sui binari giusti e cerca di portare all'attenzione dello spettatore l'impiego dei dogs of war e di come anche loro, pieni di sentimenti come gli umani, possano soffrire di stress post-traumatico per eventi bellici. Peccato che nella seconda parte la pellicola si trasformi nella classica avventura adolescenziale a cavallo tra E.T. e Rin Tin Tin. Rimane comunque un'ottima pellicola che lascia non pochi insegnamenti.

Un soldato americano viene ucciso in Afghanistan e il suo fedele cane (addestrato per fiutare esplosivi) torna negli Stati Uniti, dove sarà adottato dal fratello minore del milite. Nella foltissima filmografia dei "dog-movie" certamente non poteva mancare l'ex combattente, quasi a colmare una lacuna. Bisogna dare atto al regista Boaz Yakin di noon aver reso l'immagine del quadrupede troppo stereotipata, concependo quindi un film destinato ai ragazzi ma ricco di buoni messaggi più o meno subliminali. Un vero inno alla fedeltà.