Absentia - Film (2011)

Prima di Oculus, il bravo Flanagan aveva già dato qui buona prova di sé come regista. Anche come scrittore, visto che la forza della storia è tutta farina del suo sacco, convince appieno: finta la classica ghost story e poi vira con inquietudine tra Lovecraft e il folklore urbano, insinua tematiche sociali sotto la pelle del paranormale, disegna una location (l’oscuro sottopasso) che mette realmente i brividi. Funziona quasi tutto, perché sopperisce alle ristrettezze del budget e disorienta usando volti poco scontati: merita più di un’occhiata.

Quando Katie torna a trovare la sorella Tricia, questa sta facendo le pratiche perché venga dichiarata la morte presunta del marito, scomparso nel nulla 7 anni prima. Tricia però continua a vederlo, e non solo nei suoi sogni... Horror minimalista low cost di genere familiar/fantasmatico nella prima parte, mentre in seguito la faccenda vira verso le dimensioni parallele abitate da mostri bisognosi (?) di compagnia umana. Alcune sequenze sono suggestive, ma non tutto funziona: in particolare l'insistenza sui rapporti fra le sorelle rallenta la narrazione senza renderla più interessante.