Echi mortali - Film (1999)

Echi mortali
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Tratto da uno dei migliori e meno conosciuti lavori del celebre Richard Matheson, A STIR OF ECHOES (da noi il romanzo si intitolava “Io sono Helen Driscoll”) è un horror che viaggia un po' sui binari del SESTO SENSO, tanto per citare l'esempio di un film coevo. Storie di spiriti, dunque. In questo caso lo spirito è quello di Samantha Cozack (e non Helen Driscoll, come nel romanzo), una ragazza scomparsa che si manifesta nella casa del protagonista Kevin Bacon a lui e al suo piccolo figlio Jake, ma non alla moglie (l’unica sana di mente). Il romanzo di Matheson era molto più completo,...Leggi tutto intelligente, studiato, terrificante; il film di David Koepp ne risulta una sintesi troppo semplicistica, che il terrore riesce a suscitarlo sono grazie al corretto uso della colonna sonora di James Newton Howard, che sale nei momenti topici provocando ovvi salti sulla poltroncina. Però terrorizzare lo spettatore così è troppo facile ed è la dimostrazione di quanto ECHI MORTALI sia in fondo un horror di scarse pretese (cosa evidenziata dalla bassa qualità della fotografia, ad esempio), che punta tutto sul nome di Kevin Bacon (comunque all'altezza) e sulla buona riuscita di alcune sequenze “spiritiche”. Matheson giocava molto sulle baby sitter del piccolo Jake, sulle indagini minuziose del protagonista per scoprire chi fosse la ragazza fantasma. Qui tutto scompare e si bada alla sostanza, senza troppe pretese di coerenza. Samantha scompare un po' qui un po' là, senza mai parlare ma chiedendo aiuto. Regia modesta, ma almeno non ci si annoia. Sapendo calarsi nella vicenda ci si può appassionare, ma il finale deluderà un po' tutti. Niente di nuovo, insomma, e una parentela davvero stretta col SESTO SENSO.

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Giapo 27/03/07 18:06 - 243 commenti

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Leggero thriller/horror con elementi di soprannaturale ben realizzato anche se poco originale. Molto buona la prima parte, soprattutto dal punto di vista visivo (ottima la scena dell’ipnosi), in cui una buona tensione è garantita dal mistero che ancora aleggia intorno alle “apparizioni”. Nella seconda parte la storia, pur coinvolgente, si sviluppa in modo più classico e banale. Convincente la prova di Kevin Bacon. Gradevole, ma senza molte pretese.

Undying 7/05/07 17:44 - 3807 commenti

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Ennesima versione del "fantasma in cerca di vendetta", ma stavolta la sceneggiatura, tratta da un racconto (datato 1958) del grande Richard Matheson, riserva un piacevole intrattenimento, impreziosito dalla buona performance degli interpreti (Kevin Bacon su tutti). Il film punta la sua attenzione sui risvolti psicologici e, più che rappresentare sullo schermo effetti speciali a buon mercato, instilla, con millimetrica parsimonia, immagini subliminali, atte ad intensificare il clima di tensione, adagiato su livelli elevati. Spirituale.

Puppigallo 15/05/07 10:27 - 5258 commenti

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Il bambino che parla coi morti non è certo una novità. Ma qui per fortuna non ruota tutto intorno a lui e la confezione è buona, come l’interpretazione di Bacon. Ambientato in periferia, dove tutti si conoscono e la gente non naviga certo nell’oro, è un thriller soprannaturale piuttosto cupo, dove l’atmosfera si farà sempre più pesante. Purtroppo la narrazione non è sempre fluida (ogni tanto si arena un po’), ma ci sono momenti riusciti (l'ipnosi, gli incubi e le visioni di Bacon), soprattutto quando si scopre la tremenda verità. Buono.

Cotola 6/07/08 15:34 - 9009 commenti

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Vista la "bontà" del romanzo di partenza (del grande Matheson) il film risulta un po' deludente pur non essendo però brutto. Certamente non c'è da aspettarsi molto ma semplicemente un film di intrattenimento piuttosto leggero che non riesce però a coinvolgere ed a divertire completamente lo spettatore e che presenta il solito finale simil Sesto senso. In ogni caso non un film eccessivamente commerciale o per bambocci.

Hackett 8/07/08 11:05 - 1865 commenti

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Buon thriller paranormale che, nonostante la scarsa originalità della trama, riesce a catturare l'attenzione dello spettatore, regalandogli alcuni instanti di vera inquietudine. Il film deve molto all'interpretazione dell'intenso Bacon, perfetto nella parte.

Galbo 12/07/08 14:34 - 12380 commenti

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Thriller soprannaturale, tratto da uno scritto di Richard Matheson, non particolarmente originale nell'assunto e nello svolgimento ma tuttavia di buona qualità complessiva. Il film risulta infatti molto curato sia nell'ambientazione che nei buoni effetti visivi ed è inoltre nobilitato da una bella performance artistica di Kevin Bacon particolarmente a suo agio nel genere (vedi anche L'uomo senza ombra di Verhoeven). Buona evasione.

Rebis 11/03/09 14:29 - 2332 commenti

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Koepp lavora sodo per conferire verosimiglianza al paranormale senza però evitare ingenuità e sbandate colossali (il televisore); si prende più tempo del necessario per caricare una soluzione cinematograficamente molto convenzionale. Gli affondi horror hanno le braccia corte e più che eludere le aspettative paventate innalzano la tensione della dinamica familiare, verso cui scivola a conti fatti il racconto; peccato i personaggi siano mediocri e banali. Intendiamoci: si raggiunge la media esatta dell’accettabile, ma quindi anche del trascurabile. Per non avvezzi al genere.

Stefania 5/03/10 20:32 - 1599 commenti

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Ghost-story risolta in thriller, ambientazione popolare, buona dinamica tra lo sciatto grigiore dello sfondo e la dimensione soprannaturale-orrorifica che sarà oggetto delle visioni di Tom, operaio e padre di famiglia. Ma nessuna invenzione né a livello visivo né di trama (solito fantasma in cerca di giustizia, anche se certo la sua storia è commovente!). Bacon regala un certo spessore al suo personaggio di uomo determinato e incredulo, uomo ordinario toccato da un dono straordinario, che nella sua solitaria ricerca della verità trova un riscatto alle sue troppe ambizioni fallite.

Jofielias 4/11/11 15:28 - 170 commenti

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Indeciso tra il dramma e l'horror e deludendoli entrambi, Koepp racconta una storia che sulla carta aveva delle potenzialità. Parente un po' povero di Shining (una famiglia con un maschietto, la discesa nella follia del padre, la chiaroveggenza riconosciuta da un uomo di colore), il film soffre di una regia troppo televisiva. Il twist finale non è preparato a dovere e lascia freddini. Arrivato in ritardo rispetto al suo tempo, quando altrove risuonavano i primi "echi mortali" del J-Horror.

Buiomega71 10/03/11 11:06 - 2901 commenti

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Straordinario "ghost movie", forse il migliore mai girato. Folgorante opera seconda di un quotato sceneggiatore, che si dimostra straordinario regista. Koepp cita La conversazione (Bacon che distrugge casa per trovare il corpo della ragazzina, come Gene Hackman ribaltava l'appartamento per cercare microspie), tiene sempre in tensione ed esplode nel finale mozzafiato, dove esce il marcio dell'irridente middle class americana. Citato a più non posso, dal finale di Gothika, sino al coreano Phone. Tremendamente e colpevolmente sottovalutato.
MEMORABILE: Il finale; il proiettile che buca il materasso con fuoriuscita di piume; il cadavere murato della ragazzina; Bacon che scava in giardino.

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Ghostship 13/06/11 15:03 - 394 commenti

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Banale trasposizione di un romanzo di Matheson, uguale a mille altre pellicole nonostante la celebre firma come spunto. Tensione telefonata, regia senza guizzi e personalità, un Bacon sopra le righe anche se in fin dei conti passabile. Insomma tutto troppo "medio" per essere davvero affascinante.

Herrkinski 26/10/12 19:24 - 8072 commenti

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Tutto sommato più che guardabile questo thriller paranormale, nel classico stile di moda a cavallo tra i '90 e i 2000. Tratto da un romanzo di Matheson (che non ho letto), la vicenda non risulta particolarmente innovativa, ma il clima di mistero è studiato piuttosto bene e riesce a tenere alto l'interesse del fruitore, nonostante un inizio un po' claudicante; la seconda parte, da quando il bravo Bacon comincia a dar fuori da matto, è indubbiamente migliore e il finale riesce a regalare qualche emozione. Non imprescindibile ma comunque dignitoso.

Rambo90 30/10/13 23:12 - 7675 commenti

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Un thriller paranormale davvero niente male, con un inizio lento e risaputo ma che riesce a catturare piano piano l'attenzione dello spettatore. Koepp è sempre stato famoso come sceneggiatore, ma anche come regista ci sa fare; riesce infatti a creare con poco sequenze angosciose e a trasmettere una bella carica di tensione alla pellicola. Bravissimo Bacon. Buono.

Myvincent 23/04/15 08:09 - 3726 commenti

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C'è una casa dove riecheggiano misteriose visioni come flash improvvisi, ma solo per alcuni dei suoi abitanti. Se non fosse per la presenza di Kevin Bacon e della risoluzione finale (con risvolti un po' lirici), il film avrebbe il glamour né più né meno di un prodotto TV come ne passano a migliaia, ultimamente. Buono come "innocente" passatempo.

Pinhead80 10/09/15 15:32 - 4719 commenti

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Generalmente chi non crede nel paranormale nei film si deve ricredere velocemente. Ed è quello che puntualmente succede in quest'opera di Koepp. Bacon è bravo a interpretare un uomo la cui vita e le proprie credenze vengono sconvolte da un momento all'altro. C'è molta suspance e la storia scorre via alla meraviglia passando dal paranormale alla realtà e viceversa. Non si prova paura vera e propria ma una giusta tensione per tutto il film. Un buon prodotto.
MEMORABILE: La rivelazione finale.

Zender 30/09/17 17:24 - 315 commenti

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L'interessante indagine orrorifica di Matheson, filtrata dalla lente mainstream di David Koepp, si fa spettro di ragazza che affligge Kevin Bacon; spunta mentre l'aria si raggela, si muove con impercettibili scatti; il piccolo la vede, gli altri no, papà sì perché la cognata l'ha rozzamente ipnotizzato “aprendo delle porte”. Poco da ricordare in un horror convenzionale cui Koepp può solo assegnare una sceneggiatura di qualità (è il suo mestiere) affidando il resto alla buona performance di Bacon, a una morbosa atmosfera da vicinato bifolco e a qualche spavento singolarmente coreografato.

Giùan 29/06/20 11:19 - 4539 commenti

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Al di là dei punti di contatto col coevo Il sesto senso, colpisce nel film un certo stato di divertita grazia in cui sembra girato, che non lo fa mai diventare sussiegoso o supponente. Così, sulla traccia del racconto del mai banale Matheson, Koepp articola un thriller urbano proletario, in cui il paranormale piomba in una reale provincia americana di repressa mediocrità e inconfessata cupidigia morale e sociale. Peccato nella seconda parte ci si concentri troppo sulla "paranoia" di Bacon con molte sbavature. Sensuali le "sorelle" Erbe e Douglas e ben diretto il piccolo Cope.
MEMORABILE: La Erbe in jeans; Ileana Douglas ipnotizza Bacon; Il "riconoscimento" al cimitero tra Jake e Neil il poliziotto.

Lupus73 9/07/20 02:13 - 1487 commenti

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Kevin Bacon nei panni di un musicista che con moglie e figlio si  trasferisce in una casa e inizia ad avere visioni in seguito a un'ipnosi. Ghost story non originalissima (con bambino tra il luccicante di Shining e quello del Sesto senso) ma ben realizzata e godibile, diretta alla maniera del thriller ma con ovvie venature horror sul soprannaturale che condurranno alla verità, che verrà lentamente a galla. La sceneggiatura solida e ben strutturata non perde un colpo,  la confezione è tipica del thriller americano e Bacon è in gran forma. Non un capolavoro ma ottimo intrattenimento.
MEMORABILE: Il risultato degli scavi, e la verità.

Anthonyvm 15/08/20 07:50 - 5637 commenti

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Classica ghost-story tratta da Matheson, a base di spiriti senza pace e protagonisti visionari, con diversi punti in comune col coevo Il sesto senso e il classicissimo Shining. Per chi conosce la materia le sorprese sono limitate, ma la narrazione è fluida, il cast in forma e qualche brivido colpisce nel segno (compresi i dolorosi dettagli della morte di Samantha, fra unghie rotte e denti spezzati). La bravura di Koepp sta nel costruire un puzzle di scene memorabili all'interno di un plot abitudinario, piazzando magistrali attimi di tensione in una lenta e cupa discesa nella follia.
MEMORABILE: L'ipnosi di Bacon; La babysitter rapisce il bambino; Il violento flashback rivelatore; Bacon scava senza sosta; Climax finale in casa di Bacon.

Gestarsh99 13/02/21 15:50 - 1395 commenti

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Il piccolo Jake possiede la luccicanza, sente-ascolta-interroga la gente morta: sono qualità innate, doni di natura. Suo babbo Tom non gli è da meno, anche se ha acquisito tali virtù in seguito a una seduta d'ipnosi. Anime imprigionate senza pace e occultamenti segreti si rincorrono per casa fra omaggi a Shining e precognizioni su Il sesto senso, in un horror infiorettato da suggestivi SFX e da un intenso, gustoso Bacon "affumicato". Riesaminato a distanza di anni risalta della sua limpida linearità, chilometri lontana dalle affaticanti involuzioni del cinema di fantasmi più recente.
MEMORABILE: Le enigmatiche visualizzazioni mentali "teleguidate" dall'ipnotista; Le piccole anticipazioni su Il sesto senso (uscito 5 giorni dopo questo film).

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Kinodrop 21/03/22 18:47 - 2921 commenti

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Il piccolo Jake e, poi, suo padre dopo una seduta di ipnosi, si trovano a sentire una presenza proveniente dall'aldilà che "abita" nella loro casa e chiede giustizia, stravolgendo gli equilibri psichici e le dinamiche familiari. Un thriller condotto con sobrietà e senza strafare mai in ambito paranormale; anzi, si ha l'impressione di una "normalità" nel susseguirsi dei contatti tra realtà, presenze e presagi, anche nella fase più truce legata alla paranoia e alla furia indagatrice del protagonista, un Bacon che gestisce con naturalezza le sfumature del personaggio. Scorrevole.
MEMORABILE: Il bimbo parla con Samantha; Le visioni premonitrici e la furia di scavare; Il flashback.

Daniela 22/03/22 23:27 - 12622 commenti

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Come il più famoso Cole, anche il piccolo Jake vede la gente morta e, dopo dopo una seduta di ipnosi per "aprire la mente" a cui si è sottoposto durante una serata tra amici, anche il suo babbo comincia a avere delle visioni che lo portano a sbarellare... Da un romanzo di Matheson, un thriller sovrannaturale senza troppe pretese che trova il suo punto di forza nell'interpretazione nervosa di Bacon, costantemente sopra le righe ma efficace. Per contro, la messa in scena appare piuttosto povera e alcuni passaggi risultano approssimativi, compreso l'epilogo in gran parte prevedibile.
MEMORABILE: "Bisogna scavare!"

Minitina80 19/02/24 22:53 - 2980 commenti

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Racconto di fantasmi abbastanza convenzionale in cui si apre un ponte di collegamento tra chi è vivo e coloro che più non lo sono. Presenta un aspetto scarno, si muove in pochi ambienti e trasmette un’idea di semplicità che lo rende meno artefatto di tanti film simili. Punta molto sull’interpretazione degli attori, Bacon in primis, e il risultato è soddisfacente, sebbene nessuno dei comprimari brilli particolarmente. La durata sfora di poco i canonici novanta minuti e non poteva essere altrimenti, poiché un minutaggio spropositato avrebbe compromesso quanto di buono fatto.
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  • Discussione Gugly • 7/10/12 12:37
    Portaborse - 4710 interventi
    Il titolo italiano è frutto di un errore: in realtà la parola eco non ha declinazioni al plurale, ma rimane la stessa.
  • Discussione Cotola • 7/10/12 12:49
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Gugly in realtà eco ha, per quel che riguarda il maschile, regolarmente il suo plurale in echi. Per esserne sicuro ho controllato sullo Zingarelli e sul De Voto e confermano la cosa.
  • Discussione Gugly • 7/10/12 12:52
    Portaborse - 4710 interventi
    Ma la parola eco non è maschile, bensì femminile: eco è il nome della ninfa della leggenda che, per aver offeso mi pare Atena, fu condannata a ripetere sempre le parole degli altri.
  • Discussione Gugly • 7/10/12 12:54
    Portaborse - 4710 interventi
    I nomi in -o, che formano solitamente il plurale in -i, sono perlopiù maschili, ma la declinazione -o/-i vale anche per i pochi femminili in -o non invariabili, quali eco e mano. Eco deriva da un nome femminile sia in latino (cho) sia nel greco da cui il termine ha origine (khó da khêin ‘rimbombare’); comunque, sebbene meno ricercato, si trova anche un impiego di eco al maschile singolare. La situazione cambia al plurale: la forma più diffusa è echi (formato appunto sul modello dei nomi maschili in -o), con rare attestazioni della variante femminile le eco; in questo caso il nome, per supplire all’anomalia della declinazione, viene omologato al tipo dei femminili invariabili in -o (la eco-le eco come la radio-le radio). Quest’ultimo uso è per alcuni “sconsigliabile” (L. Serianni nella sua Grammatica italiana, cap. III, par. 98).

    http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4564&ctg_id=93
  • Discussione Cotola • 7/10/12 14:12
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Io ho fatto riferimento al maschile poichè eco
    al singolare ha sia il maschile che il femminile essendo un nome sovrabbondante. Al plurale ha solo la forma maschile gli echi mentre se usata la femminile è ovviamente giusta la forma le eco.

    Serianni ne "sconsiglia" l'uso? Buono a sapersi. La stragrande maggioranza dei colleghi
    lo ritengono lecito. Tra questi menti eccelse
    come Zingarelli, DeVoto e Oli (considerato da
    parecchi il miglior dizionario della lingua italiana), De Mauro e tanti altri. Compare anche su tutte le grammatiche scolastiche in mio possesso. Che facciamo? Mettiamo a tutti le orecchie d'asino? ;-)

    P.S.

    Non scriverò altro: Zender ci guarda e ci picchia se la tiriamo in lungo :))))
  • Discussione Zender • 7/10/12 19:09
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Ma no, era interessante invece, e in tema col titolo del film. Mi trovo però dalla parte di Cotola. Ho letto la parola "echi" infinite volte :) Che poi si possa anche non usare d'accordo... L'italiano è pieno di vocaboli che possono e non possono essere usati...
  • Discussione B. Legnani • 8/10/12 00:13
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    A scuola mi insegnavano così:
    - la eco
    - gli echi
  • Discussione Raremirko • 25/03/20 21:45
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    D'accordissimo con Buio, un filmone di sicuro.

    Anche visivamente trasmette molto, non c'è un attimo di noia e Bacon è bravo ed in parte.

    Meritava più successo e Koepp si è dimostrato regista eclettico e dotato, in questa ed altre occasioni.

    E' un film moderno, ma la formula è praticamente quella dei film anni 50-60, alla Poe.
  • Discussione Gestarsh99 • 14/02/21 15:50
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    A distanza di 10 anni dal commento lasciato più in alto, riconfermo in toto il mio giudizio gemello a quello del Morandini: per me uno dei migliori thriller/horror psicologici degli anni '90.

    Visionato al giorno d'oggi, in tempi in cui le ghost stories sono dei labirinti scriptici e criptici ultra-aggrovigliati, fa vanto di una sceneggiatura sin troppo semplificata e stilizzata; ma si tratta di un "effetto (sin)ottico": lo spettatore odierno, oramai abituato a infilarsi con tutte le scarpe in trame complicatissime e zeppe di capovolgimenti di scena, si ritrova quasi spaesato davanti a storie così apparentemente elementari e primitive, sfrondate cioè da tutti quegli orpelli aggiuntivi innestatisi nel tempo sulla struttura del genere.
    Se infatti torno indietro ai tempi in cui lo vidi per la primissima volta in tv (primi 2000), ricordo benissimo che la sensazione a pelle fu quella di un'opera affascinante proprio perché arzigogolata e ingarbugliata: un giudizio che attualmente (mi) fa quasi tenerezza, visti i veri livelli di complicatezza raggiunti dalle pellicole horror/thriller di ultima generazione. Una complicatezza, va detto, il più delle volte fine a se stessa.

    P.S. Da sottolineare più volte che la prima proiezione ufficiale del film avvenne il 28 luglio del 1999, vale a dire 5 giorni prima di quella del più celebrato Il sesto senso, avvenuta il 2 agosto dello stesso anno.

  • Discussione Raremirko • 15/02/21 18:46
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Indicato pure Bacon.