Francesca - Film (2015)

Francesca
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Francesca
Anno: 2015
Genere: thriller (colore)
Note: La lingua originale del film è l'italiano (con curioso accento argentino).
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Più che un film un sentito omaggio argentino al cinema argentiano (e non è un gioco di parole); un collage di situazioni, trovate registiche, inquadrature, musiche derivate dal periodo più fulgido di Argento, a cominciare dai titoli di testa in Eurostile che rimandano immediatamente a quelli del GATTO A NOVE CODE. Visivamente i richiami sono talmente numerosi ed evidenti che per l'appunto non è facile prendere seriamente l'operazione, in cui la trama (anch'essa ovviamente derivativa) è un chiaro pretesto per legare in modo raffazzonato situazioni costruite come una serie di flash ravvicinati ognuno di essi legato a topoi e suggestioni...Leggi tutto non solo argentiane ma anche baviane (i soliti manichini) e legate al nostro giallo in generale; per noi un ritorno alle origini che funge da vademecum piuttosto sterile, un catalogo da sfogliare senza che se ne comprenda bene il senso. Attraverso una fotografia sparatissima che accende irrealmente colori e contrasti, musiche firmate dal regista Luciano Onetti che se si cambiasse il nome in Sim sarebbe più coerente (ma non solo i Goblin vengon saccheggiati, pure il Morricone dei primi tre film di Argento), si mette in scena una storia dalla quale chi guarda e ama un certo cinema viene inevitabilmente, continuamente distratto. Perché è inevitabile divertirsi nel gioco del riconoscimento, nel ritrovare in ogni immagine il referente riletto e frullato in questo thriller dall'apparenza di un trailer, montato (sempre da Onetti) senza una vera logica che escluda la gratificazione visiva. Se ci aggiungiamo poi che è parlato in italiano con inevitabile accento argentino da tutti gli interpreti, voce telefonica del maniaco compresa (con frangenti in cui la comprensione risulta quasi ostica anche a causa di un sonoro non impeccabile), capiremo che ogni parvenza di serietà rischia di svanire. Le reazioni, di fronte a un film simile, variano dall'incredulità alla sensazione che si tratti quasi di una parodia; e questo nonostante l'indubbia efficacia di alcune sequenze, di immagini cromaticamente intriganti che se estrapolate singolarmente potrebbero benissimo appartenere a opere di ben altre ambizioni. A tratti si resta ammaliati, cullati dai ritmi straniti, accompagnati in un mondo che amiamo e che sentiamo parte della nostra grande tradizione settantiana. Chi ce la fa a quel punto a seguire la storia di questi omicidi seriali legati alla scomparsa di Francesca, una bimba che tanto ricorda nel suo karma diabolico la Elmi di PROFONDO ROSSO? A ben vedere è una storia sviluppata come se si trattasse di un corto di venti minuti, con qualche idea originale (gli omicidi ispirati alla Divina Commedia) in cui però il contorno conta infinitamente di più. Un contorno in cui la qualità, e va ribadito, non manca. Non è certo lo sforzo amatoriale di un ragazzino: qui c'è consapevolezza, conoscenza e sentito amore nei confronti dei modelli.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/02/16 DAL BENEMERITO MYVINCENT POI DAVINOTTATO IL GIORNO 11/03/16
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Corinne 17/02/16 18:55 - 420 commenti

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Un'abbuffata di stilemi argentiani/giallosettantiani, dalle musiche alla fotografia, dall'estetica alle tematiche. Tra bambole, manichini, armi bianche, traumi infantili e oscuri segreti sepolti nel passato, la storia si perde e alla fine quel che rimane è un esercizio di stile mirabile ma fine a se stesso, quasi un videoclip. In fin dei conti una visione gradevole e ipnotica; quel che manca è l'anima, un qualsivoglia tratto registico distintivo.

Myvincent 16/02/16 22:00 - 3726 commenti

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Un chiaro omaggio al cinema anni '70 italiano e in particolare a Dario Argento e al suo Profondo rosso, ne ripropone tutti i suoi tipici elementi: la "soggettiva", il colore rosso, il carrillon ossessivo, l'estetica degli omicidi. Lo stile buffo da fumetto giallo ne stempera la dinamica horror, avvantaggiandosi con una fotografia nitida e di un finale degno del grande maestro. Peccato per la trama carente e la resa artigianale, ma è pur lodevole lo scopo complessivo.

Daniela 18/03/16 23:40 - 12621 commenti

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Prendete un thriller italiano anni '70 di quelli cosparsi di traumi infantili, bambole rotte, filastrocche alternate a musiche tecno-gogliniane, impreziosite la trama (la solita catena di efferati delitti), con citazioni "alte" (Dante, Caronte), poi confezionate il tutto in stile vintage, a cominciare dalla fotografia ipersatura. E'la ricetta dei fratelli Onetti e poteva funzionare come nostalgico omaggio al cinema argentiniano. L'errore fatale è stato quello di far recitare gli attori in uno stentato italiano con un effetto straniante che rende involontariamente parodistica tutta l'operazione

Cotola 3/04/16 01:37 - 9009 commenti

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Più che un film, un omaggio al cinema italiano degli anni Settanta: il modello di riferimento è Argento, ma c'è anche tanto Bava e non solo. Ma dietro l'indiscutibile conoscenza, amore e passione per un cinema d'altri tempi e ormai scomparso, c'è poco o nulla. Soprattutto manca una trama degna di questo nome che possa davvero avvincere come accadeva magicamente ed inesorabilmente con quelle pellicole a cui si fa più volte riferimento. Anzi alla fine ci si può anche annoiare. Discutibile l'uso della fotografia; terribili le inflessioni degli attori. Solo per appassionati.

Ira72 28/11/16 11:58 - 1309 commenti

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Avete presente quando a scuola sentenziano: "Potrebbe fare di più"? O "E' intelligente ma non si applica?". Ecco, in questo film vedo un potenziale: "La pellicola sgranata ed effettata stile vintage, l'utilizzo dei colori, la ricerca delle ambientazioni anni 70 italiane (pur trattandosi di film girato interamente in Argentina)...." L'asino casca brutalmente nei doppiaggi imbarazzanti (argentini che doppiano se stessi in un italiano arrabattato) e nella coppia investigativa poco credibile che ricorda, involontariamente, Gianni e Pinotto. Cast terribile.

Il Dandi 31/05/17 11:25 - 1917 commenti

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Smaccatamente argenti(a)no, il film dei los Onetti hermanos è il corrispettivo cinematografico di un disco dei Calibro 35: un omaggio sentito al giallo (soprattutto L'uccello e Profondo rosso) condotto con altissima tecnica, abuso di cliché (i magnetofoni e le bottiglie di J&B sfiorano il parodistico) ma senza rinunciare a un tocco moderno (le musichette elettroniche) per far capire che, dopotutto, non si tratta di un falso storico. Derivativo, vacuo, nostalgico: ma in confronto a tentativi analoghi (Fatal frames) è un capolavoro.
MEMORABILE: I flashback infantili sulla culla.

Anthonyvm 16/07/22 02:37 - 5637 commenti

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I fratelli Onetti dedicano all'Italian giallo e ad Argento in particolare un piccolo prodotto di rievocazione, più che di imitazione, ma se l'esperimento riesce meglio che in altri casi da un punto di vista grafico (il processo post-produttivo di correzione del colore e di effetto pellicola, per una volta dosato con rigore, convince a sufficienza), lo stesso non si può dire sotto il profilo della sceneggiatura, davvero insalvabile anche giocando la carta dell'onirismo come giustificante. Peccato, perché il finale shock (specie l'ultimo twist) non è da buttare. Doppiaggio esilarante.
MEMORABILE: Le innumerevoli citazioni, fra bambole, manichini, cadaveri mummificati e bambine sadiche; Il ferro da stiro; "Detecti-veh!"; Le musiche indovinate.

Caesars 18/07/22 08:51 - 3777 commenti

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Ok, l'idea era stimolante (riproporre un giallo all'italiana, girato per ricreare l'effetto anni '70, con tanto di J&B in bella mostra in continuazione) e gli Onetti Bros. mostrano di conoscere a memoria i film di Argento/Bava e i loro epigoni (addirittura la pellicola finisce con "Avete visto..."), però ci vorrebbe almeno un'idea di trama che qui manca quasi totalmente. Terribile il fatto di far parlare i protagonisti in italiano: avendo, inevitabilmente, accento argentino, creano un effetto straniamento che fa assomigliare il prodotto più a una parodia che a un omaggio.

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  • Homevideo Buiomega71 • 11/03/16 19:25
    Consigliere - 25933 interventi
    C'è il dvd tedesco della Mad Dimension (Alive) con audio italiano:

    http://www.amazon.de/gp/product/B017817IAS?psc=1&redirect=true&ref_=ox_sc_act_image_1&smid=A3JWKAKR8XB7XF
  • Discussione Daniela • 12/03/16 20:53
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Iniziato a vederlo stasera, mi incuriosiva questa cosa dell'omaggio argentino all'Argento e poi questa locandina vintage, così fuori tempo.. Considerata la visione domestica, avevo optato per la versione doppiata, ma ho dovuto interrompere dopo una decina di minuti, mi facevano male le orecchie: era da tempo che non sentivo un doppiaggio così atroce, assolutamente inascoltabile... Ma gli attori hanno provato a doppiarsi da sé?
    Lo chiedo perché mi è tornato in mente i doppiaggi con cui circolavano in Italia subito dopo la guerra certe pellicole americane che giocoforza non erano arrivate nel nostro paese durante gli anni del conflitto: gli accenti sbagliati e le buffe cadenze si spiegavano in questi casi col fatto che i film erano stati doppiati negli Usa da italoamericani e non dai doppiatori abituali del nostro cinema.

    Riproverò fra qualche tempo con l'originale.
  • Discussione Didda23 • 12/03/16 21:39
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Daniela quella è l'unica versione, visto che la lingua originale è l'italiano!! (Vedi note).
  • Discussione Daniela • 12/03/16 22:04
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Santa Polenta! non avevo letto la nota...
    Anche se poi è l'unica spiegazione plausibile.
    Grazie Didda per avermelo segnalato.
  • Discussione Il Dandi • 31/05/17 21:14
    Segretario - 1488 interventi
    Zender, pardon, mi abbasseresti di mezzo pallino il voto? Devo aver erroneamente scorso le frecce prima di premere invio, ma intendevo dare "solo" ** 1/2

    P.S. Chiedo scusa al venerabile maestro per la battuta argentiano /argentino, vedo che era già nel papiro. Di solito leggo quasi sempre i commenti altrui prima di scrivere il mio, ma questa mi era sfuggita.
  • Discussione Zender • 1/06/17 08:07
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Cambiato. Tranquillo Dandi, non credo sarete gli unici ad averla fatta e in ogni caso il "venerabile" non guarda il sito e non lo saprà mai. Io mi guarderò bene dal dirglielo in ogni caso, non si sa mai :) So per certo che eri in buona fede, quindi nessun problema.
  • Homevideo Buiomega71 • 2/03/20 12:39
    Consigliere - 25933 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Esiste anche il bluray tedesco con audio italiano
    https://www.amazon.de/Francesca-Blu-ray-Limited-Mediabook-Collectors/dp/B017CEDR88/ref=sr_1_7?keywords=Luciano+Onetti&qid=1583146443&s=dvd&sr=1-7


    Il film è parlato in italiano
  • Homevideo Caesars • 18/07/22 12:17
    Scrivano - 16799 interventi
    Il regista ha realizzato una nuova versione della pellicola risolvendo, tra le altre cose, uno dei problemi maggiori del film: i dialoghi sono stati ora registrati in Italia da attori italiani professionisti. Luciano Onetti ne parla qui.
    La nuova edizione è presentata nientepopodimeno che da Aldo Lado.

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images61/franze.jpg[/img]
    Ultima modifica: 18/07/22 16:07 da Zender
  • Homevideo Anthonyvm • 18/07/22 16:17
    Scrivano - 804 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Il regista ha realizzato una nuova versione della pellicola risolvendo, tra le altre cose, uno dei problemi maggiori del film: i dialoghi sono stati ora registrati in Italia da attori italiani professionisti. Luciano Onetti ne parla qui.
    La nuova edizione è presentata nientepopodimeno che da Aldo Lado.

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images61/franze.jpg[/img]

    Notizia interssante! Mi domando se siano stati presi provvedimenti per qualche lacuna dello script, o per lo meno se il nuovo doppiaggio faciliti la scorrevolezza dell'insieme. Certo che quei "detecti-vé" mi mancheranno un po'...