Love and mercy - Film (2014)

Love and mercy
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Love & Mercy
Anno: 2014
Genere: biografico (colore)
Note: Biopic sulla figura di Brian Wilson, leader, compositore e cantante del gruppo californiano "The Beach Boys". Aka "Love and mercy".
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

C'è un prima e un dopo per Brian Wilson, la geniale mente dei Beach Boys (spesso frettolosamente incasellati come semplice gruppo pop). La frattura viene letta (qui ma non solo) in corrispondenza con la non-uscita dell'album "Smile", diventato negli anni una sorta di leggenda di cui sopravvivevano alcune session e solo di recente apparso nella sua interezza prima in una rilettura dello stesso Wilson e poi come album "vero" dei Beach Boys, ricostruito a partire dal recupero di quelle mitizzate session. Ebbro di Lsd, ormai mentalmente a pezzi, Wilson lascia affogare il progetto di "Smile" ed entra in un tunnel di solitudine e follia dal quale è riemerso solo nei Novanta, quando il medico che si occupava...Leggi tutto di lui (qui interpretato da Giamatti) è stato ricusato e sostituito permettendo a Wilson di intraprendere cure diverse. Il film decide di analizzare due momenti nella vita di Brian: quello che va dalla nascita del capolavoro "Pet sounds" alle crisi deflagrate durante la gestazione di "Smile" (e in cui al cantante dà il volto un somigliantissimo Paul Dano) e quello in cui lentamente Brian (ora interpretato da John Cusach) si allontana dal giogo del suo analista dopo aver conosciuto colei che diventerà sua moglie (nel film Elizabeth Banks). Il periodo "oscuro", durante il quale Wilson continuò comunque a collaborare salturiamente coi Beach Boys, viene lasciato all'immaginazione e a scenari terribili (i famosi tre anni trascorsi a letto). Chi non conosce la storia del gruppo non sempre riuscirà a far combaciare tutte le tessere del puzzle, gli altri al contrario non potranno che emozionarsi durante la prima fase, con una ricostruzione d'epoca eccellente, Wilson che dirige in studio i primi spunti di canzoni tra le più apprezzate di sempre ("God Only Knows", "Wouldn't It Be Nice", "Good Vibrations") e un Dano la cui somiglianza con Wilson rende il tutto ancor più vicino alla realtà. Di tutt'altro tenore la seconda fase, che viene alternata alla prima in un rimpallo temporale chiaramente escogitato per sconfiggere la noia secondo uno schema ormai sempre più frequente. Cusack non assomiglia per nulla né a Wilson né a Dano e la cosa inizialmente lascia assai perplessi. E' però bravo a rendere il carattere instabile del personaggio, è assistito da una Banks deliziosa, dal sorriso contagioso e da un Giamatti fin troppo perfido. Sono però scene molto ripetitive, in cui poco succede e funzionano solo come facile ritratto psicologico dell'artista durante l'avvio verso la rinascita. Un film a due facce quindi, cui il regista sa comunque donare la necessaria omogeneità e che riesce a scorrere nonostante le due ore. Naturalmente un buon aiuto in questo senso viene dato dalle musiche (anche se i classici del primo periodo vengono frullati in un veloce prologo montato a mo' di revival per poi scomparire o quasi). Poco spazio al rapporto con i fratelli e appena un po' di più a quelli col cugino Mike Love (Abel), il più refrattario alla svolta "progressive" del gruppo. Disegnata con superficialità la figura del padre, alcune pause non richieste a rallentare il ritmo. La storia raccontata è comunque affascinante e il film sa condurla con intelligenza e una buona sceneggiatura.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/01/16 DAL BENEMERITO DANIELA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 29/06/16
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Daniela 10/01/16 16:02 - 12606 commenti

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Avanti ed indietro nel tempo, Brian Wilson dai grandi successi degli anni '60 alla sbando fra droghe ed episodi psicotici, fino alla dipendenza da farmaci indotta da uno psichiatra manipolatore... Interessante biopic sulla vicenda artistica e soprattutto umana di un genio musicale innovatore, ben reso dalla vibrante interpretazione di Dano, mentre meno convince Cusack nello stesso ruolo in età matura, come pure risulta eccessivamente colorito il personaggio di Giamatti, psichiatra che sembra bisognoso di cure quanto il suo paziente.

Galbo 30/01/16 07:11 - 12372 commenti

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Alle radici delle "good vibrations" californiane, il dietro le quinte dell'attività artistica (e della vita privata) del grande Brian Wilson, mente dei Beach Boys. Interessante perché dentro il processo creativo alla base della composizione di una manciata di capolavori, il film funziona meglio nella parte ambientata negli anni '60, interpretata da un ottimo Paul Dano. Quella contemporanea è più farraginosa e sconta la prestazione di un attore (Cusak) poco adatto al ruolo. Grande colonna sonora, ovviamente.

Taxius 5/04/16 12:03 - 1656 commenti

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Un viaggio all'interno della vita travagliata del leader dei Beach Boys Brian Wilson. La storia ci viene raccontata con un continuo salto tra passato e presente, quindi analizzando sia l'età giovanile sia quella adulta del famoso autore e cantante. La parte con Paul Dano è stupenda e ci mostra i rapporti con la band e il suo genio creativo, mentre quella con Cusak ci mostra il difficile rapporto con il suo medico tutore e l'incontro con la futura moglie che gli salverà la vita. Un film appassionante e interessante.

Kinodrop 11/08/19 20:18 - 2908 commenti

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La sfavillante stagione dei Beach Boys e di Brian Wilson, la mente del gruppo in costante ricerca creativa che perderà smalto in seguito a causa dei disturbi psicotici e, in aggiunta, la dipendenza da lsd. Un biopic che risente molto della meccanica divisione tra passato e presente con Wilson interpretato da due attori differenti e non alla stessa altezza e un continuo oscillare tra le brillanti session per "Pet Sounds" e una melanconica stagione di perduta ispirazione. Spicca la prova di Dano molto "naturale" e credibile, meno in parte Cusack.
MEMORABILE: Le armonizzazioni e l'estemporaneità delle registrazioni di "Pet Sounds"; La psicodipendenza dal "tutore"; La crudeltà del padre; Il ruolo di Melinda.

Rambo90 22/06/21 01:08 - 7659 commenti

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Appassionato e ben realizzato biopic su Brian Wilson e sui passaggi più duri ed emblematici della sua vita. Il duo Dano/Cusack rende ottimamente il personaggio, con il secondo che se non fisicamente almeno psicologicamente riesce a rendere bene la complessità dello stato mentale del protagonista negli anni Ottanta. Il genio musicale si capisce appieno anche senza far ascoltare troppi successi e la storia è ricca di sfumature accattivanti, quando non addirittura commoventi. Giamatti un po' sopra le righe.

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  • Discussione Galbo • 3/04/16 11:41
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Il film è uscito al cinema il 31 marzo....