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LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/12/15 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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- Quello che si dice un buon film:
Ciavazzaro - Non male, dopotutto:
Rufus68 - Mediocre, ma con un suo perché:
Buiomega71, Fauno, Trivex
Un'atmosfera malsana immersa in una natura inquietante, fatta di segnali disturbanti, che sembra anticipare di ben sei anni L'ultimo weekend. Suarez tiene sulla corda e fa riemergere lentamente fobie agorafobiche e ataviche paure boschive. Peccato, però, che verso il finale viri in una direzione assai banale, che limita la riuscita del film e manda alle ortiche un potenziale da piccolo cult. Le ottime location nature, il senso di smarrimento, l'incipit goticheggiante, le fughe della Belèn tra gli alberi sono ben resi, ma l'occasione appare sprecata.
MEMORABILE: I criceti cannibali; Il velo da sposa fatto scivolare dal tettuccio della roulotte; La donna in carrozzina con la doppietta; L'atmosfera boschiva.
Interessante e angosciante thriller iberico. Il film, dopo un folgorante incipit, prosegue abbastanza lentamente, ma pian piano ingrana la marcia migliorando sempre di più, fornendo una grande atmosfera veramente inquietante. Avrebbe forse meritato un finale più horror, viste le premesse, ma rimane veramente un gioiellino. Ottima la protagonista Belèn, discreto ma senza brillare il suo partner; vi è pure la grande Maria Vico, assidua frequentatrice del cinema di genere iberico e italico, in un bel ruolo. Bello.
MEMORABILE: Il fucile; L'inizio pre-titoli; L'entrata nella casa con mulino; Il topo cannibale.
Inconsueto thriller, ambientato in una location (la radura per la roulotte), con due soli attori e giocato su semplici notazioni quotidiane (sparizioni di oggetti, mutamenti d'umore, presentimenti). Il risultato è una indagine psicologica sulla vita in comune e sulle falsità alla base dei legami amorosi che nemmeno il finale, materiale ed esplicativo, riesce a dissolvere del tutto (la seconda coppia pare la coscienza "nera" e malata della prima). Lo spogliarello della Belén (quella giusta) al distributore di benzina merita un'occhiata.
Un'opera pervasa di antropologia sia nella componente drammatica, che predomina, sia in quella thriller, che pare un'appendice posticcia mentre è invece strettamente connessa alla prima. E' tipico di qualunque individuo, una volta raggiunta una condizione idilliaca ed eterea, porsi domande, costruirsi ossessioni e farsi del male, ed è altresì tipico di chi al contrario è sfortunato provare il massimo disprezzo per queste persone. La burrasca sarà inevitabile e quasi letale, ma il succo è che la felicità è effimera e come tale va goduta fino in fondo.
MEMORABILE: I tergicristalli; Il cuore disegnato sull'albero; La forcina piantata nella statuetta; L'abito da sposa.
Lui è un tipo semplice, lei è più complessa, sofisticata forse. La particolare luna di miele è tra una natura che appare strana, in cui il “verde” sembra opaco e gli spazi poco accoglienti. Per un bel pezzo si tratta di osservare dialoghi e comportamenti della coppia che pare scoppiare ma poi rientra (tra le lenzuola del proprio letto, soprattutto). Ritmo blando, quasi sfiancante, ammorbato da una atmosfera pesante e da qualche avvisaglia macabra. Il finale svela molte cose, è anche intenso, ma alla fine non contribuirà a far ricordare il film.
MEMORABILE: Le "psichedeliche" poltrone gonfiabili colorate in mezzo allo spiazzo.
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- Dalla Spagna un filmetto curioso (da noi credo mai uscito) che con le sue inquietanti atmosfere boschive sembra anticipare di ben sei anni Long Weekend
Una coppia di neo sposini decide di passare la loro luna di miele , in roulotte, in una zona boschiva immersi nella natura
Tra frizzi e lazzi (lei sempre mezza ignuda), a prendere il sole e a bearsi di fancazzismo, i due passano le giornate "bau bau micio micio"
Se non che, qualcosa o qualcuno, tra gli alberi sembra spiarli
Cominciano così i primi segnali disturbanti e la natura inizia a farsi sempre più minacciosa (carcasse di animali trovate nei boschi, strane presenze, i criceti della coppia che impazziscono e si divorano, allucinazioni)
L'inquietudine aumenta e Suàrez tiene bene l'angoscia di qualcosa (per nulla benevolo) che stà per arrivare
La ragazza corre tra gli alberi come Marilyn Burns di Non aprite quella porta e lo straniante senso di smarrimento prende il sopravvento...La roulotte vista in soggettiva minacciosa, di notte, che anticipa qualcosa de Le Colline hanno gli occhi
Poi, però, arriva una svolta imprevista che fà crollare il film nella banalità, la tensione accomulata va a farsi benedire, il potenziale gettato alle ortiche
Un vero peccato, perchè i numeri di un piccolo cult movie c'erano tutti, gettati al vento da una soluzione convenzionale e ben poco sorprendente che lascia basiti per la sua totale piattezza
Peccato, peccato davvero...Ultima modifica: 17/12/15 21:46 da Buiomega71 - Ho il dvd spagnolo della Filmax
Audio spagnolo
Sottottitoli nessuno
Formato 1.33:1
Durata effettiva: 1h, 26m e 13s
