Manuale scout per l'Apocalisse zombie - Film (2015)

Sulla falsariga di commedie horror a sfondo zombesco di successo come L'alba dei morti dementi o Benvenuti a Zombieland arriva anche questa ennesima variazione sul genere. Tra strizzate d'occhio all'horror e alle commedie teen degli anni '80 e una bella dose di splatter, tutto scorre su binari prevedibili, dai personaggi caricaturali a certi eccessi d'humour nero demenziali che vorrebbero essere politically uncorrect; ma la confezione è molto buona, la OST ottima, il cast se la cava e la regia è brillante, regalando ritmo alto e qualche risata.

Dopo Mud, Joe ed altre depressioni, finalmente Tye Sheridan si prende una pausa, passando dai drammi familiari alle turbe ormonali. E' vero che oltre a sventole da copertina ci sono anche un casino di zombi, per cui godersela sarà dura, però... Commediola horror che declina il tema secondo i cliqués del cinema pensato per adolescenti americani in calore, seguendo le orme dei più famosi predessori. Messa in conto la scarsa originalità ed apprezzata la buona confezione, nonché la mancanza di pretese, può regalare un'ora e mezzo distensivamente platterosa.

Incrociando allegramente la rediviva moda zombesca con piccoli classici eighties tipo La notte della cometa, ecco venir fuori un divertente pop-corn movie da gustare tutto d'un fiato. Un trio di sfigatissimi boy scout si trova costretto ad affrontare un'apocalisse zombi tra spaventi, avventure e parecchio gore inaspettato e succulento. La vicenda è semplice, quasi elementare, ma il tutto è condito da un'efficace ironia e da citazioni a raffica sempre azzeccate e da sollucchero immediato. Spassoso.

Divertimento assicurato in questa commedia goliardica e demenziale che scherza con il repertorio classico degli zombi e la sua spiccata tendenza allo splatter, e celebra i buoni sentimenti con il trionfo finale dell'amicizia e dello spirito di gruppo (i protagonisti sono infatti scouts). I giovani attori sono brillanti e valorizzati da diverse gag riuscite, e il comparto femminile, oltre ad esibire con moderazione le proprie virtù fisiche, annovera altresì un'eroina vigorosa e al contempo rassicurante, resa con efficacia dalla bionda Sarah Dumont.

Una goduria adolescenziale e scatenata che frulla con appetito I Goonies, Suxbad e fortunatamente tanto O’Bannon: il livello dello spasso è altissimo visto che la brillante sceneggiatura infila una serie di gag per nulla scontate (si scelga tra tappeti elastici, poliziotte zombi e duetti canori), ma la vera forza è che ci accoppia delle copiose e sorprendenti badilate di splatter che salvano capra e cavoli del genere. Benissimo le location differenziate, discreta la regia ed empatico in toto il terzetto di scout: leggero ma adorabile.

Formidabile commedia ambientata durante un apocalisse zombi. Ci sono momenti davvero divertenti e originali, nonostante il cast sia composto da attori semisconosciuti. Il film ha una sua forza in una regia dinamica, una sceneggiatura scanzonata ma non per questo inefficace. Apprezzabili alcune trovate, specie in un genere ultimamente molto sfruttato in campo cinematografico (non era facile tirar fuori nuove idee).

Ebbene sì, all'alba dell'ennesima necrobiòsi pandemica le sorti dell'homo sapiens son nelle mani delle strenue milizie di Baden-Powell: tre boy-scout in croce... Prima di dar via il curriculum al frustissimo sottogenere delle "marmottaggini" temporali, Landon si sollazza con un horror-spoof delle zombizzazioni globali, raddolcito da carinerie citazionistiche e trovatine stemperanti buffe e intelligenti. Un frontale bello fragoroso tra le impertinenze del teen-cinema mottoliano (Suxbad) e le decespugliazioni ecatombèe figlie del Jackson più incontenibile e spoltigliacorpi (Gli schizzacervelli).