Spectre - Film (2015)

Spectre
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Sam Mendes era stato abile a reinventare la formula 007 innestando in SKYFALL tocchi d'autore inediti e una piacevole sobrietà. Richiamato per replicare, si ritrova evidentemente senza idee e si aggrappa ai cliché del genere sprofondando Bond in un anonimato che non gli compete, prigioniero di una storia stinta, affidato a una Bond girl che pare una replica sbiadita di Scarlett Johansson e deprivato pure di quelle scene d'azione pirotecniche da sempre marchio di fabbrica della saga. E dire che il prologo a Città del Messico era invece una bella dimostrazione di come continuare nel migliore dei modi: suggestivi piani sequenza, un elicottero...Leggi tutto fuori controllo in volo sulla folla stipata in piazza, un palazzo che esplode e crolla facendo cadere Bond dall'alto giusto su un divano (!)... Mica male. Poi però ci si rituffa nella routine dell'agente segreto, con M (Fiennes) che gli rimprovera l'eccesso di zelo e lo sospende, lui che fa spallucce e se ne va rubando dai garage un prototipo d'auto da tre milioni di sterline (e dire che la sua amata gli dice nel finale di averlo scelto per la sua onestà) per poi scoprire l'esistenza della Spectre, una potentissima associazione segreta terroristica che chi conosce Bond sa già benissimo cosa sia. Poi i soliti pretestuosi balzi da una parte all'altra del mondo (Roma, Austria, Marocco...) a inseguire personaggi che di solito ci lasciano le penne lanciando la staffetta per il continente successivo. Niente di più trito insomma. La trasferta romana si segnala per la presenza di Monica Bellucci vedova allegra e disponibile e per un bell'inseguimento in auto sulle rive del Tevere, quella austriaca per i notevoli scenari montani che richiamano alla mente lo 007 con Lazenby. Infine ecco l'incontro nell'oasi marocchina dove il sarcastico Blofeld (Waltz, ovviamente perfetto per la parte) si diletta nell'immancabile scena di tortura. Tutto quello che in SKYFALL Mendes aveva saputo maneggiare gustosamente impastandolo al meglio con una regia funzionale, qui scappa di mano e proprio la regia diventa il punto debole: alle prese con una sceneggiatura poverissima non riesce a innestare la marcia giusta e resta in panne già dopo la prima mezz'ora, quando si dovrebbe avviare con decisione l'avventura. Che Craig sia un Bond atipico lo si è già ribadito più volte. Privo d'ironia, rozzo nell'approccio alla conquista femminile, prova qui a recuperare un po' di viziosità scolandosi drink a raffica, ma è inutile: con Timothy Dalton resta lo 007 più lontano dagli standard codificati ai tempi di Sean Connery. Azione scarsa per non dire quasi del tutto assente, rispetto alla media della saga, evoluzioni narrative prevedibili quanto misere e (escluso Blofeld, ma lì i meriti sono di Waltz) comprimari debolissimi. Reggere due ore e mezza così non è facile, anche perché pure gli scenari internazionali appaiono ripresi più convenzionalmente del consueto, senza trovare poi la location che lascia col fiato sospeso. Un viaggio demotivato nel pianeta Bond: nessuna scena memorabile, la solita notevole sigla d'apertura ("Writing's On The Wall" di Sam Smith), qualche bella intuizione "grafica" (le riprese al tavolo della Spectre), gran dispendio di mezzi, citazioni a grappolo dai capitoli precedenti ma in generale una ripresa in tono minore di tutti i cliché bondiani come a farci capire che la saga può proseguire anche col pilota automatico senza scontentare troppi.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/11/15 DAL DAVINOTTI
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Galbo 10/11/15 05:54 - 12372 commenti

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Dopo una scena iniziale (ambientata a Città del Messico) tra le migliori mai viste in tutta la serie, la seconda regia “bondiana” di Mendes è un episodio per non spicca per brillantezza e non mantiene ciò che promette. Scene discrete si alternano a pause narrative un po’ troppo lunghe in cui la regia non pare particolarmente ispirata così come gli interpreti, a parte Craig sempre in parte. Con il finale si torna su grandi livelli. Le aspettative erano maggiori. Un mezzo passo falso.

Bruce 9/11/15 11:21 - 1007 commenti

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Puro spettacolo cinematografico, due ore e mezza di divertimento assicurato. Il film è prodotto e realizzato alla perfezione, con scene d'azione entusiasmanti. Tutta la prima parte girata a Città del Messico nel Giorno dei Morti, con il piano sequenza iniziale di almeno dieci minuti, è strepitosa. Anche la sequenza sul treno nel deserto è notevole. Nel complesso però il second Bond di Mendes non ha la magia di Skyfall e la sceneggiatura non è all'altezza.

Markus 7/11/15 10:48 - 3680 commenti

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Un passo indietro rispetto al già non memorabile Skyfall: tolta la prima promettente mezz'ora tutta azione e ritmo, il film - come il precedente - scivola in una tediosa sequela di logorroiche scene, che dovrebbero teoricamente preparare lo spettatore e "subire" situazioni adrenaliniche ma che, puntualmente, Mendes non ci mostra (se non marginalmente). La vicenda, già di per sé poco interessante, a mio giudizio dovrebbe essere corroborata da spettacolarità e recitazione, ma anche il cast (a partire da Craig) offre poche opportunità di applausi.

Lucius 7/11/15 10:57 - 3015 commenti

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Si segnala come il più mortuario film dell'intera serie. Mendes non riesce a bissare l'alchimia di Skyfall (e d'altronde dopo tanta magia era forse prevedibile). Prologo e alcune sequenze memorabili innestate in un tessuto narrativo altalenante, disomogeneo, prolisso e poco originale. L'ultimo Mission: impossible è perfino migliore di questa pellicola. Il main theme non è all'altezza degli altri (primo passo falso) e il montaggio non ci priva di lungaggini insostenibili. La mano di Mendes dà il meglio nelle scene d'azione e paesaggistiche. Peccato!

Xamini 7/11/15 15:40 - 1244 commenti

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Sulla scorta di un trailer ben confezionato e ammiccante nei testi come nei colori a un sedicente lato oscuro, ci ritroviamo un episodio piuttosto spento. Gli sceneggiatori, un po' a corto di idee, ci portano a Roma, Tangeri, ovviamente Londra, Città del Messico e sulle montagne austriache, ma nessuna di queste location lascia davvero il segno, così come, con mio grande dispiacere, quella Léa Seydoux capace di portare la sua sensualità ai vertici ne La vita di Adele. Waltz lotta con uno script che non lo esalta e Craig, beh, Craig è stufo. Nota a margine: se volete metterci la Bellucci, siete liberi, ma, vi prego: toglietele la facoltà di parola.
MEMORABILE: Tutta la scena iniziale a Città del Messico.

Rambo90 9/11/15 13:45 - 7661 commenti

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Mendes non riesce a replicare lo spettacolo e l'emozione del film precedente. Se Skyfall riusciva a coniugare una storia avvincente con belle scene action, in questo Spectre tutto sa di già visto e la noia regna sovrana. A mancare sono soprattutto scene action degne di nota, le poche presenti sono lente e prive di mordente. La trama torna ai fumettosi anni 60, ripescando Blofeld ma senza stupire, con interminabili dialoghi e colpi di scena prevedibili. Rimangono una bella fotografia e le location, oltre alla buona prova di Waltz. Mediocre.

124c 9/11/15 14:50 - 2911 commenti

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Era già nell'aria nei capitoli precedenti, ma qui diventa ufficiale: torna la Spectre, l'organizzazione terroristica che 007 affrontava fra gli anni '60 e '70, che qui agisce come una specie di mafia del controspionaggo (vedi la piovra che minaccia Bond con i suoi tentacoli nella sigla iniziale), ma senza un vero e proprio scopo se non il caos mondiale. Daniel Craig, senza un soggetto tratto da un libro (non solo) di Fleming, però, rifà scene già viste in altri film e Sam Mendes gira un'opera alimentare. Bellucci è usata poco e ciò è un bene.
MEMORABILE: Christoph Waltz capo della Spectre alza l'asticella della qualità.

Il Gobbo 10/11/15 18:51 - 3015 commenti

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Che il franchise sia un po' logoro e il fascino primigenio un ricordo sono considerazioni ovvie. Preso per il verso di un intrattenimento senza contorsioni, con trama piuttosto basica (i pazzi che vogliono controllare il mondo con un sistema d'intercettazioni) si lascia guardare. Scipita la Bond-girl di turno, molte le strizzatine d'occhio al repertorio, confermata la giusta diffidenza per chi non porta i calzini. Potabile.

Taxius 30/12/15 23:31 - 1656 commenti

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Fare meglio di Skyfall era difficile e infatti Mendes non riesce a eguagliare la perfezione del suo capitolo precedente. Il difetto principale di Spectre è quello di assomigliare troppo a quell'americanata di Mission impossible. Nonostante tutto il film non annoia e fa quello che deve fare, cioè intrattenere. Fantastici la scena iniziale in Messico e l'inseguimento sulle rive del Tevere, da non non dimenticare la scazzottata in treno. La Bellucci fortunatamente è poco più di una comparsa.

Capannelle 31/01/16 00:58 - 4394 commenti

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Che delusione! A parte le iniziali peripezie messicane il resto sono lungaggini e minestre riscaldate. Vedove inconsolabili, trame segrete ma non troppo, personaggi insipidi (vedi il killer, il padre eremita, lo stesso Waltz), schermi e tecnologia ovunque senza trovare feeling né ironia. Si salvano fotografia e sonoro ma è un film bondiano, di oltre due ore e si vorrebbe avere qualcosa di più. Mendes aveva fatto molto meglio ma qui lo script è roba da denuncia all'ordine delle spie.

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Fulcioso70 1/02/16 19:45 - 8 commenti

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Dopo Spectre non c'è, né mai ci sarà più spazio per scrivere (cinematograficamente parlando) altro su 007. Che ritorna a essere ironico, meno tenebroso, più frivolo. C'è del Moore, del Brosnan, c'è un sano Connery. E c'è naturalmente dell'ottimo Craig stagionatissimo e consapevole che il suo Bond è l’ultimo dei Bond. 007 tende la mano a mr. Craig, lo saluta, in due ore gli racconta tutta la sua vita. Lui, largamente sicuro di sé più che mai, è impeccabile, definitivo. Pirotecnico, romantico (il giusto), ironico. In una sola parola, James Bond.

Daniela 12/04/16 11:56 - 12606 commenti

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L'alchimia di Skyfall non si ripete: questo Spectre è uno 007 di routine, nel bene e nel male. Non mancano certo le scene spettacolari, come nel prologo di ambientazione messicana, ma il ritmo è a singhiozzo, la storia poco avvincente e priva di sorprese. Quanto al cast, Craig appare un tantino annoiato, Waltz punta tutto sul carisma personale ma è il solito malvagio gigione che parla troppo, Seydoux è una bond girl di scarsa simpatia, mentre Bellucci riesce a sfruttare il poco spazio a disposizione per confermare lo scarso valore di attrice.
MEMORABILE: La scena di cui si sente la mancanza: la faccia di 009 quando scopre che 007 gli ha fregato l'auto e l'ha pure distrutta

Yamagong 6/03/16 01:52 - 274 commenti

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Tauto-fenomenologoia di James Bond: ovvero, mai come in questo caso l'espressione "visto uno, visti tutti" risulta più azzeccata! Mendes lavora al riciclo, talora inciampando maldestramente: momenti umoristici, complessi edipici e squarci sentimentali dal retrogusto marcatamente posticcio, in cui Craig tende a divenire uno strano ibrido tra Bud Spencer e Chuck Norris. Frattanto, Waltz istrioneggia senza Tarantino e la Bellucci recita in modo atroce. Un Bond che, in definitiva, non diverte. Compassato e puntuale il commento musicale di Newman.

Redeyes 8/03/16 18:01 - 2442 commenti

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Se Hunt, che anticipa Bond di pochi mesi anche nella trama, c'aveva fatto storcere il naso, qui, dopo i primi eccellenti 15 minuti, colonna sonora compresa, si cade verso un lento sonno. Mendes, che ha un'ottima mano, finisce per perdersi spesso nello specchio ed è poco aiutato da una trama per nulla originale che allunga oltremodo la zuppa. Si può apprezzare un dosato utilizzo degli inseguimenti, un Waltz in buona forma e una next-door-Bond-girl. Si finisce per arrivare alla fine stremati, più vinti che avvinti e malinconici verso i Bond che erano.
MEMORABILE: I primi 15 minuti.

Belfagor 29/06/16 17:42 - 2689 commenti

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Come fa presagire una fotografia dai toni cupi, la resa dei conti si avvicina. Il clima da Götterdämmerung affascina quando accompagna delle buone scene d'azione o il progressivo svelamento della Spectre, mentre nei vari momenti di stanca è solo fumo (o inchiostro di piovra?) negli occhi. Più che la durata, a ostacolare il film è una sceneggiatura poco scorrevole, che non gestice bene il ritmo e spezza inutilmente il finale in due parti. Waltz evita di gigioneggiare troppo con il suo Blofeld, conferendogli un'aura di sinistra pacatezza.
MEMORABILE: Il prologo durante la Festa dei Morti; La tortura degli aghi.

Nando 23/08/16 15:27 - 3806 commenti

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Bond torna ad attaccare dopo la quasi intimistica parentesi dell'episodio precedente. Dinamicissimo inizio a Mexico city per poi proseguire brillantemente in una accattivante Roma diurna e notturna. Nella seconda parte qualche verbosità di troppo, tuttavia tutto è ben confezionato e Craig se la cava con mestiere. Come al solito gigionesco Waltz. La Seydoux non è molto simpatica; meglio la bellezza vintage della nostra Bellucci.

Hackett 25/08/16 07:49 - 1865 commenti

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Il Bond targato Craig ha regalato pellicole dai risultati alterni. Dopo il buon Skyfall è arrivato questo Spectre, capitolo abbastanza stanco nella saga del buon 007. Eccessivamente lungo, con una trama zoppicante e a tratti pretestuosa. Perfino il cattivo di turno (pur interpretato dal bravo Waltz) non riesce a essere memorabile. Per un film dedicato alla celebre organizzazione, da sempre nemesi di Bond, ci si poteva aspettare molto di meglio.

Tarabas 13/09/16 10:26 - 1878 commenti

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L'hanno scritto un po' tutti: dopo Skyfall (che evidentemente era l'eccezione) si torna alla regola con un film la cui caratteristica è la totale inverosimiglianza, la sfida al senso del ridicolo e alla sospensione dell'incredulità. Un cast di ottimo livello viene buttato via da una sceneggiatura alzo zero con interminabili scene di azione la cui bontà tecnica è inversamente proporzionale all'utilità narrativa. Unica nota interessante la Seydoux, che si sottrae allo stereotipo della Bond girl. Interminabile e noiosissimo.

Puppigallo 2/01/20 10:20 - 5250 commenti

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In una pellicola l'equilibrio è fondamentale. Purtroppo, in questo 007 manca totalmente, proponendo allo spettatore scene d'azione esageratamente e inutilmente lunghe, intervallate da poco significative pause verbose, qua e là quasi da latte alle ginocchia. Il risultato è un prodotto stile montagne russe, ma del tipo dove non si uscirebbe dal giro soddisfatti. Lo stesso protagonista, con una sorta di paresi al volto (è più espressivo un tavolino) fa quasi parteggiare per l'invidioso cattivo e per chi, se non altro, lo riempie di botte. Mediocre
MEMORABILE: In elicottero; La figura del bestione, apparentemente inarrestabile, che perseguita Bond.

Myvincent 25/06/22 03:13 - 3722 commenti

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Un’organizzazione che ha come simbolo un polipo minaccia il mondo intero con attentati che infettano in ogni sua parte; la lotta fra bene e male non ha mai fine e 007 ha sempre il suo bel daffare, colpito questa volta da una nuova freccia, quella di Cupido. Purtroppo però queste ultime produzioni continuano imperterrite ad assomigliare più a videogames che a pellicole e Daniel Craig si conferma attore più espressivo nella sua fisicità che altro. Comunque uno spettacolo che sa ancora intrattenere, pur nella sua artificiosa pomposità.

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Bullseye2 23/10/22 21:06 - 393 commenti

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Spectre-ale, tragico, cupissimo: una reinvenzione di James Bond che ricorda maggiormente i film della serie di Harry Palmer piuttosto che i classici Bond. Eppure il risultato è eccellente e mai così reale e verosimile: la nuova Spectre non è l'associazione di criminali gigioni che abbiamo amato in Bond, ma una cupa agenzia paramassonica per il controllo del mondo. Non ci sono più stati buoni e cattivi: quando il Male è ovunque nemmeno Bond può essere un superuomo come un tempo. Ci si divertirà poco rispetto ad altri film della saga, ma il tono oscuro è assolutamente sublime.

Minitina80 11/09/23 21:56 - 2976 commenti

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Notevoli le scene d’azione in cui si cerca la spettacolarità rimanendo in territori non troppo parossistici. Anche il soggetto è semplice, ma ugualmente funzionale e trova in Waltz un discreto antagonista che sfrutta al meglio le opportunità concessegli. La durata è mastodontica e non sempre trova una giustificazione, per quanto il senso di stanchezza ai titoli di coda non è tanto. Non cerca in alcun modo di distaccarsi dai tópoi della serie e nemmeno serve.
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  • Discussione Daniela • 13/04/16 23:05
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    @ Daniela
    Povera Bellucci... ma secondo voi all'estero la pensano come noi o sono più clementi?


    Magari in inglese o francese recita meglio ;o)
  • Discussione Zender • 14/04/16 08:18
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Sì, mi era sfuggito. Non usate il termine "cane" per gli attori. Limitatevi a dire che son scarsi. Ricordate a prescindere di non offendere personalmente mai attori o registi.
  • Discussione Daniela • 14/04/16 09:07
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Scusa Zender, ma "cagneria" (termine fra l'altro neppure contemplato dal dizionario) non credo debba considerarsi un insulto personale ma una valutazione molto negativa rispetto al suo modo di recitare, che qui come in altre occasioni ho trovato inascoltabile.

    Comunque mi adeguo e faccio autocritica, accodandomi a Stefano Disegni che, nelle sue cine-strisce, l'ha per tanto tempo raffigurata con la testa di cagnetta, per quanto vezzosa, e che ultimamente le ha chiesto scusa nel seguente modo:

  • Discussione Galbo • 14/04/16 09:14
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    In ogni caso è un bel vedere il che fa passare in secondo piano le non eccelse doti recitative;)
  • Discussione Zender • 14/04/16 14:32
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Scusa Zender, ma "cagneria" (termine fra l'altro neppure contemplato dal dizionario) non credo debba considerarsi un insulto personale ma una valutazione molto negativa rispetto al suo modo di recitare, che qui come in altre occasioni ho trovato inascoltabile.

    Comunque mi adeguo e faccio autocritica, accodandomi a Stefano Disegni che, nelle sue cine-strisce, l'ha per tanto tempo raffigurata con la testa di cagnetta, per quanto vezzosa, e che ultimamente le ha chiesto scusa nel seguente modo:



    Sì, infatti non mi riferivo a quello. Dicevo che il termine cane per un attore funziona molto se si fa satira, se ci si diverte, se si fa Boris... meno se si fa una recensione, perché l'ambito cambia. Oltre a questo, per aggiungere e chiarire una cosa che è sempre bene ricordare e alla quale non sempre si fa caso quando si scrive, ho detto che bisogna sempre scrivere stando attenti a non offendere né chi lavora nel cinema né chi lo guarda (con frasi come "film per idioti" o "chi ci ride non sa cosa significa umorismo" o frasi del genere). Così come le "volgarità": d'accordo se ogni caso scappa uno "stronzetto" nel forum, non va bene nei commenti.
    Ultima modifica: 14/04/16 14:59 da Zender
  • Discussione Schramm • 14/04/16 16:08
    Scrivano - 7693 interventi
    però cagneria è molto usato in ambito recensivo ufficiale anche da nomi togati. lo si trova in kezich, in grazzini, in segnocinema, in duel(lanti), e anche nei siti di cinema. non capisco perché cazziarlo qui. che poi, per quel che mi riguarda, alle volte è più un insulto ai cani, che in più di un caso in termini di aplomb attoriale danno mille giri agli umani.
    Ultima modifica: 14/04/16 16:09 da Schramm
  • Discussione Didda23 • 14/04/16 16:12
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    E' comunque un termine poco raffinato. Ci sono un milione di altri modi più carini ed eleganti per esprimere il medesimo concetto.
  • Discussione Lucius • 14/04/16 21:47
    Scrivano - 9063 interventi
    Sono d'accordo con Zender che occorre più rispetto per gli artisti che lavorano nel mondo dello spettacolo, idem per il l'aggettivo volgare.
    Infatti vorrei invitare Daniela se la sente a correggere il suo commento di Evita.Considerare volgare chi ha il coraggio delle proprie azioni, chi dice sempre quello che pensa, senza preconcetti ideologici sessuali o religiosi è solo da ammirare.
    E se Madonna (o il suo personaggio pubblico che poi sono la stessa cosa) fosse stata realmente volgare, stilisti come Gianni Versace o Dolce & Gabbana non l'avrebbero mai scelta come testimonial.
    Può piacere o meno ma il rispetto dovrebbe esserle riconosciuto.
  • Discussione Capannelle • 15/04/16 17:29
    Scrivano - 3471 interventi
    La mia domanda comunque era sulla percezione della Bellucci all'estero perchè qui la infamiamo ma i ruoli hanno continuato a darglieli.
    E' solo perchè all'estero sono costretti a doppiarla?
  • Discussione Zender • 15/04/16 18:24
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    La mia domanda comunque era sulla percezione della Bellucci all'estero perchè qui la infamiamo ma i ruoli hanno continuato a darglieli.
    E' solo perchè all'estero sono costretti a doppiarla?

    Secondo me sì, è un po' il caso della Argento. doppiata indubbiamente ci guadagna. E secondo me non c'è niente di strano. Anche nel passato c'erano attrici (ma anche attori) molto brave (dal punto di vista di gestualità ed espressività) che senza problemi venivano doppiate perché la pronuncia o la dizione eran quel che erano. Che male c'è a doppiarle? Solo che oggi non usa più, purtroppo...