Mustang - Film (2015)

Mustang
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/11/15 DAL BENEMERITO MYVINCENT
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Myvincent 2/11/15 07:56 - 3741 commenti

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Cinque sorelle (perfettamente vestite alla occidentale) sperimentano la vita in un paesino turco dove imperano solo restrizioni, sessuofobia, maschilismo. Inizia come una commedia leggera; poi, senza perderne del tutto il tono, si trasforma in tragedia. Topoi anti-islamici oramai consunti e derive retoriche fanno il resto in quest'opera illustrativa sì, ma alquanto deprimente.
MEMORABILE: La fuga verso una distantissima Istanbul liberatoria...

Kinodrop 10/11/15 18:16 - 2948 commenti

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I pregiudizi e le arretratezze della Turchia profonda narrate attraverso un coro di cinque sorelle orfane, segregate in casa da uno zio e una nonna tiranni. La verginità come segno di virtù, merce di scambio e oggetto di ricatto in un ambiente già globalizzato e occidentalizzato, in cui però persistono retaggi medievali. Un'ansiogena storia di tentativi di evasione da questa realtà, con risultati molto diversi e a volte tragici. La seconda parte è decisamente più avvincente e vera. Belle e brave le protagoniste, specie la più giovane.
MEMORABILE: La casa prigione sempre più fortificata. La caparbia volontà della più piccola.

Xamini 18/11/15 23:59 - 1252 commenti

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Nell'anno del Signore 2015, le Piccole donne abitato in un piccolo paese turco, sono sorelle affiatate dagli orizzonti già tracciati e le ali tarpate. Il loro abitare, il loro vivere si fanno presto prigione e la voglia di evasione è conseguenza naturale. Ergüven disegna un film intimista (camera a mano, luce tendente al naturale, riprese che si perdono su momenti), che a tratti annoia, a tratti indispettisce, ma riesce a far sorridere e anche respirare. Non è esattamente leggero come l'aria, però.

Rebis 1/12/15 14:04 - 2337 commenti

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Il giardino delle vergini turche, governato non più dal languido disfacimento di un destino romantico, ma dalla logica (im)morale della tradizione islamica. Nel cuore pulsante di un gineceo, nel turgido candore dei corpi inondati di luce, Deniz Gamze Ergüven trova un osservatorio ravvicinato insieme critico e partecipe, universalizzante e poetico. La rivolta della piccola Lale si fa punto di convergenza tra cultura orientale e occidentale, innescando la partecipazione del pubblico per un dramma che è sempre meno atto di accusa e sempre più affermazione del potere incontenibile dell'adolescenza.

Saintgifts 2/12/15 17:46 - 4098 commenti

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La casa come prigione per salvare la virtù (l'imene), che si può trasformare anche in baluardo da difendere dagli attacchi dei parenti venditori di spose. Le intenzioni di Ergüven sono buone: descrivere, attraverso una storia a tratti molto forzata, la condizione delle giovani donne (quelle anziane sono del tutto sottomesse e complici) della Turchia più retrograda; il risultato però non è sempre omogeneo e la sceneggiatura sorvola (per raggiungere l'obiettivo) su diverse scene. Apprezzabile il sottofondo fortemente sensuale, chiamato in causa.

Cotola 20/01/16 00:11 - 9043 commenti

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A volte, in certi luoghi, le cose più normali diventano anormali e si portano dietro fardelli dolorosi ed estremamente pesanti. Qualcuno potrebbe accusarlo di eccessivo didascalismo ed esemplarità. Eppure racconta cose vere e lo fa in modo semplice ed efficace, con un buon ritmo e con una regia discreta. Si seguono le dolenti vicende di queste ragazze, il cui unico riscatto verrà affidato (forse non casualmente) alla più giovane di tutte. Buon film o forse un filino meno.

Galbo 30/08/16 05:48 - 12392 commenti

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Casi di cronaca anche recente dimostrano purtroppo che storie come quelle raccontate da questo film turco sono dolorosamente realistiche. La bravura degli autori consiste nel riuscire a rendere interessante e paradigmatico di una condizione sociale un fatto di cronaca tutto sommato nemmeno eclatante. Merito di una messa in scena semplice ed incisiva che mantiene un buon equilibrio drammatico e di un gruppo di brave e spontanee interpreti. Un buon film.

Nando 20/11/16 18:58 - 3814 commenti

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Cinque sorelle in uno spaccato turco con notevoli venature di islamismo. La lotta è la voglia di emergere da una struttura quasi medioevale e vede un risultato coraggioso e soprattutto piacevole per lo spettatore. Una giusta denuncia verso certi arcaismi. Cast appassionato e appropriato per una pellicola che genera riflessione.

Lou 4/02/17 12:42 - 1121 commenti

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L'opera prima della regista turco-francese è una denuncia nei confronti della cultura retrograda e maschilista ancora presente nei villaggi remoti della Turchia. Le cinque giovani sorelle, esuberanti e indomite come riportato nel titolo, tentano di ribellarsi alle anacronistiche vessazioni a cui sono sottoposte in nome dell'ottuso rispetto delle tradizioni religiose. Una testimonianza importante, anche se la descrizione appare talvolta semplificata e alcune fasi poco incisive.

Nancy 16/02/17 17:20 - 774 commenti

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Le piccole donne turche: non è facile mantenere in piedi la credibilità e l'originalità dell'operazione, che spesso segue la strada del già visto e da molto, ma del resto a ben pensarci sembra normale che in occidente lo si legga come "già visto". Il film acquista quindi un valore prettamente sociale in relazione al contesto del paese dal quale proviene, un Paese in cui parlare di libertà femminile è ancora peccato, per cui film come questo sono dei gioiellini da salvare che vanno oltre il mero valore estetico o narrativo (che pure è ben visibile).
MEMORABILE: I bagni di luce mattutina sui corpi adolescenti delle cinque sorelle.

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Pinhead80 4/03/17 11:35 - 4758 commenti

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In un piccolo villaggio turco cinque sorelle subiscono le violenze e le imposizioni di un sistema culturale che non lascia alcun tipo di libertà alla donna. Di film di denuncia come questi ce ne sono molti ma tutte le volte si rimane colpiti dal triste contenuto. L'opera mostra come ogni donna viva questa situazione in maniera differente (chi è felice, chi rinuncia, chi cede, chi lotta) offrendo al pubblico un ampio ventaglio di riflessioni. La speranza risiede sempre nell'altrove, luogo lontano da ciò che soffoca e fa morire.

Decimamusa 17/12/17 17:21 - 102 commenti

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Cinque sorelle, nel pieno dell’esuberanza adolescenziale, si trovano alle prese con un’educazione repressiva e la deprecabile usanza dei matrimoni combinati. Andranno incontro a destini diversi. Film d’esordio della Ergüven, in cui funziona tutto: la fresca spontaneità delle ragazze protagoniste, la caratterizzazione accurata degli altri personaggi, la sceneggiatura impeccabile, in cui trovano un magnifico equilibrio i toni drammatici e quelli leggeri. Piacevolissimo, coinvolgente, profondo.
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