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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dieci anni dopo Renato Pozzetto tocca a Massimo Boldi tornare bambino... Non più un bambino diventato adulto per magia ma un adulto con la sindrome di Peter Pan: un quarantaduenne che ragiona con la testa di un ragazzino delle elementari. All'atto pratico il risultato è comunque molto simile: se però Boldi è sicuramente più vicino, con la sua comicità semplice e talora bamboccesca, alla mentalità infantile, Pozzetto era indubbiamente più divertente. E il film di Franco Amurri, sceneggiato con verve superiore e costruito con consapevolezza,...Leggi tutto resta due spanne sopra questa poco stimolante commedia scritta da Enrico Vanzina e dal regista Neri Parenti (a partire da un'idea di Castellano e Pipolo): le gag che nascono dal vedere un adulto comportarsi da bambino tra i bambini e da perfetto scemo tra gli adulti sono troppo elementari, ideate senza alcuno sforzo di fantasia. Cosicché al buon Massimo Boldi (che trova nella televisiva Claudia Koll una partner fiacca portata a parlare in romanesco probabilmente per sfruttare la predisposizione di Boldi a parodiare il dialetto della capitale) non resta che adeguarsi alla desolazione generale cercando di vivacizzarla con le sue tipiche improvvisazioni ("Ciao, cipollino"). Qualche scena gustosa non manca, ma la media è bassa e la simpatia garbata del protagonista (che per il ruolo di bambinone poco cresciuto pare nato) non può bastare, pure in un contesto mai volgare e adeguato alla storia. Comparsate veloci per le "star" Mediaset Gerry Scotti e Cristina D'Avena (nelle parti di loro stessi) e per il sempre spassoso Guido Nicheli nella toilette per uomini, dove scambia Boldi per un gay.

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TomasMilia 18/01/07 21:42 - 157 commenti

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Da grande alla rovescia. Il film risulta un prodotto scadente soprattutto perché non è supportato da una degna sceneggiatura. L'idea non è malvagia ma è troppo nineties, troppo giocata sul vuoto dei ragazzini di oggi (magliette da calcio, salagiochi e Nesquik). Boldi riesce addirittura a commuovere in alcuni punti, però un tema del genere doveva essere trattato con ben altra sensibilità. La Koll parla in romanesco perché lo possa fare anche Boldi parodiandolo (ma non ha mai fatto ridere imitando il dialetto romano). Comparsate per Nicheli (sublime) e Robutti (schizofrenico).

Galbo 12/03/08 06:04 - 12380 commenti

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Mediocre commedia diretta da Neri Parenti sul tema (ampiamente sfruttato dal cinema) degli eterni bambini; se ben fatto avrebbe potuto essere un film godibile; purtroppo si è scelta la strada della commedia insulsa, infarcita di luoghi comuni sull'infanzia e intepretata da un Boldi che pur con momenti di simpatia (e tenerezza) tende a "caricare" troppo la sua intepretazione. Meglio il cast di supporto, in particolare Gambarotta e Nicheli.

Redeyes 11/11/08 17:02 - 2443 commenti

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Che Boldi eccella in situazioni da perfetto cretino non è un mistero (come attore ovviamente intendo), ma qui eccelle in idiozia ed insulsaggine anche il prodotto nel suo insieme! Se da una parte il "cipollino" snerva dopo tre minuti e la Koll, pre-conversione, non dice niente o quasi, dall'altra c'è una totale assenza di verve comica. Riassumendo si fatica a giungere ai titoli di coda! Evitare con cura.

Ciavazzaro 26/03/09 16:45 - 4768 commenti

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Segue la struttura inversa di Da Grande con Pozzetto (molto meglio quest'ultimo film). Boldi non recita in modo degno, Claudia Koll in periodo ancora non pastorale è pessima, apprezzabili la Sofio e Nicheli. Non mi ha trasmesso nulla; se Parenti voleva anche lasciare un messaggio di fondo ha fallito.

Smoker85 5/08/10 13:11 - 487 commenti

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Filmetto esile esile. La coppia protagonista non appare particolarmente ispirata (fa sempre piacere vedere la Koll-pre "folgorazione") e la storia stessa, non proprio originale, trascina la pellicola verso l'anonimato. Non mancano spunti divertenti, ma spesso gli schetch sono triti e fanciuleschi (come la protagonista che inciampa sulla coreografia di Gerry Scotti perché è senza occhiali). Perdibile.
MEMORABILE: Boldi che chiede alla toilette spiegazioni sui meccanismi dell'erezione a uno spassoso Guido Nicheli.

Rambo90 2/12/10 01:21 - 7676 commenti

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Dopo tanti e tanti cinepanettoni finalmente Neri Parenti dà a Boldi la possibilità di dimostrare di essere un attore comico di buon livello. La storia ricorda un po' Da grande, ma da fan dell'attore lombardo non potrei non apprezzare questo film. Ci sono tante gag ma anche tanto sentimento e a fianco al protagonista c'è una bellissima e simpaticissima Claudia Koll (senza contare le comparsate di Micheli e Nicheli che non guastano mai). Un film leggero, da apprezzare per quello che è, una commedia riuscita ma nulla più.

Dengus 25/01/12 11:02 - 361 commenti

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Nulla di che, ma sicuramente, per un'operazione in stile Peter Pan all'italiana, Boldi con la sua goffaggine poteva essere l'unico attore giusto. Nulla a che vedere con il favolistico Da grande, ma a tratti potrebbe divertire; se non grazie al protagonista (che non fa nulla di nuovo e diverso), grazie ai comprimari Gambarotta, Sofio, Nicheli e al sempre schizzatissimo Robutti. La Koll è più bella da guardare che da sentire. Per pasare un'oretta in leggerezza potrebbe anche andare, sempre se non si hanno particolari pretese.

Gigi90 20/09/12 23:22 - 17 commenti

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Cucciolo è un ottimo film solo per chi ha nostalgia degli anni 90, tra Solletico e una tazza di latte e Nesquik. Quella che racconta l'amico di Mimmo verso la fine del film è la tipica giornata dei ragazzi (tra cui il sottoscritto) dell'epoca: scuola, compiti, giocare in cortile, cena e "Striscia la notizia" in tv. La trama è scontata, d'accordo, ma non annoia. Divertentissimo quando Mimmo ha la sua prima erezione e incontra il Dogui al bagno della discoteca!

Gabrius79 16/08/13 01:16 - 1420 commenti

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Poteva andare peggio e invece questa piccola e dimenticata commedia risulta essere (pur nella sua banalità) piuttosto passabile. L'accoppiata Boldi-Koll appare piuttosto ben assortita e a volte riesce anche a far tenerezza. La coppa Sofio-Robutti è simpatica e in due camei troviamo Gerry Scotti e Cristina D'Avena. Occasione sprecata perché poteva uscire fuori una commediola ben più gradevole.

Tonios 6/06/17 21:25 - 25 commenti

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Film molto divertente e simpatico, per quanto senza pretese; probabilmente la miglior regia di Neri Parenti non tanto per l'originalità della trama quanto per l'eccellente interpretazione di Boldi senza l'affiancamento di De Sica. Film assolutamente privo di volgarità: nel '98 ancora si sapeva far ridere senza ricorrere al turpiloquio e ai doppi sensi. Bravissima la Koll, anche se visibilmente non proprio a suo agio visto il tipo di personaggio non adatto a lei.
MEMORABILE: L'incidente in studio con il malcapitato Gerry Scotti; "Ho visto Hannibal The Hannibal" "E cos'è, un film toscano?".

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Alex1988 13/05/18 20:28 - 728 commenti

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Traendo spunto da un'idea di Castellano e Pipolo, la premiata ditta De Laurentiis-Parenti porta sul grande schermo la storia di un uomo che rifiuta di diventare mentalmente adulto. La svolta, per lui, arriverà quando inizia a frequentare per la prima volta, nella sua vita, una donna. Tra tanti "cinepanettoni" privi di storia, questo dimenticato film risulta essere tra i meno volgari (e infatti al botteghino non funzionò). Boldi è ovviamente a suo agio nel ruolo dell'eterno ragazzo e la storia, seppur molto esile, si lascia seguire.
MEMORABILE: Un ex compagno di classe chiede a Massimo: "Mimmo, ma com'è essere grandi?"

Markus 23/04/19 14:46 - 3682 commenti

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I genitori di un quarantenne con "Sindrome di Peter Pan" a livello patologico (Boldi) ingaggiano un'aspirante attrice (Koll) per "sbloccarlo". Parenti riprende la formula di Da grande (o Big, per chi preferisce la versione yankee) modificandone un po' i parametri. Il risultato artistico (forse con qualche ambizione da parte di Boldi) è francamente scadente: la vicenda è poco appassionante e la comicità, pur considerato che è pensata per i piccoli, è di grana grossa. Ci si trascina stancamente, senza mai ridere, a una banale conclusione.
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