Dalla Germania una commedia dal sapore internazionale che si avvicina con il giusto spirito ironico ai troppi film sulle classi terribili (un autentico sottogenere), in cui a un insegnante sempre risoluto viene affidato il compito di ritarare il cervello a chi tutto ha per la testa tranne lo studio. Qui però siamo di fronte a un professore suo malgrado, il cui unico interesse (almeno inzialmente) è quello di frequentare la scuola per potervi accedere di notte e scavare da lì un tunnell che lo colleghi all'inavvicinabile (dall'esterno) edificio vicino, dove prima di finire in prigione un'amica gli aveva nascosto la refurtiva d'una rapina. Tutto molto poco credibile, ma d'altra parte siamo in presenza...Leggi tutto d'una commedia senza alcuna pretesa di realismo, che comunque nella prima parte procede piuttosto bene grazie alla verve del protagonista (M'Barek): menegfreghista all'ennesima potenza, disinteressato al suo mestiere di supplente (a lui sarebbe bastato essere assunto come custode, ma la casualità l'ha portato in cattedra), volgare, violento, sta all'opposto esatto della figura di educatore. Ma al cinema ogni classe turbolenta o quasi è destinata a capitolare, come ben sappiamo, e a trasformare i suoi discoli in studenti non più così facilmente bocciabili e a volte persino encomiabili. Tutto visto e stravisto insomma, a cambiare è solo l'atteggiamento del "professore" in questione, che qualche risata la garantisce, colla sua aggressività nei confronti del prossimo; peggio per la dolce collega che perde la testa per lui (Herfurth), brutto anatroccolo presa in giro da tutti, personaggio ahinoi troppo debole anche nell'interpretazione per fare da degna spalla. Meglio di lei la preside, risoluta e più divertente nelle sue risposte secche. A deludere però sono soprattutto gli studenti "terribili", vittime di un buonismo eccessivo che li porta a stravolgere il carattere scadendo nel patetico. Così ad una prima parte scoppiettante, briosa, in cui l'impatto del prof su tutti esalta la relativa originalità del personaggio, fa seguito una seconda che s'incanala sui binari della banalità per diventare un clone modesto dei modelli americani. Qualche trovata discreta ancora c'è (lo Shakespeare di "Romeo e Giulietta" urlato e stravolto), ma poco per coprire le indecisioni di regia e sceneggiatura, non sempre armoniche. Ad ogni modo il film si lascia seguire nonostante l'ingiustificata durata di quasi due ore (l'ultima parte andava sintetizzata) e non sfigura, se ricondotto al confronto col suo preciso genere di appartenenza in cui a brillare sono in pochi. Titoli di coda con papere, tanto per cambiare...
Appena uscito dal carcere, Zeki si fa assumere in un liceo come supplente per recuperare un malloppo sepolto sotto la nuova palestra. Dovrà vedersela con la classe peggiore della scuola... Per la serie "l'abito fa il monaco", una commedia scanzonata ed abbastanza simpatica, soprattutto quando mostra i modi spicci del maestro improvvisato del tutto ignorante delle materie che dovrebbe insegnare. Lo sviluppo della storia però non riserva sorprese, fino ad un finale eccessivamente conciliante e cariogeno.
MEMORABILE: La gita scolastica in visita a prostitute, tossici e nazi dormienti.
La pellicola è tutta sulle spalle del protagonista, che non le manda a dire e che, anzi, ci mette il carico da novanta, ma anche quello da cento. E nessuno sarà risparmiato: alunni, docenti, chiunque gli capiti a tiro e abbia la malaugurata idea di disturbarlo in qualche modo. Si va sicuramente sul pesante; e il cattivo gusto, decisamente voluto, assieme a una dialettica "non proprio Oxfordiana", fanno da condimento al tutto, tanto che, quando il protagonista si ammorbidirà, si resterà persino delusi (le migliori-peggiori cartucce sono sparate quando è fuori controllo). Nel complesso, non male
MEMORABILE: Rivolto a un alunna che piange: "Shantal, hai rotto il cazzo"; Il Banana Schizz; La rivisitazione di Romeo e Giulietta "Romeo, tossico di merda!".
Sorta di satira di costume tedesca che ha avuto un ottimo riscontro in patria. Peccato venga veicolata attraverso un soggetto ormai abusato dal cinema internazionale, che sia americano (vedi School of rock per esempio), francese o altro: un falso professore si fa assumere in una scuola con un secondo fine. Le volgarità non mancano e nemmeno le battute politicamente scorrette. E' però innegabile che ci siano delle trovate davvero sorprendenti come la rivisitazione di Romeo e Giulietta. Insomma, un discreto prodotto che va però contestualizzato.
Un ex galeotto cerca di recuperare i soldi di un colpo che sono stati sepolti all'interno di una scuola, ma si ritroverà a dover fare i conti con una classe alquanto indisciplinata. Film sorpresa sul mondo della scuola che porta alla ribalta il problema dell'educazione, considerando finalmente anche le difficoltà degli insegnanti spesso alle prese con classi difficili ed esasperanti. Ovviamente esagera in alcune cose ma fa parte della commedia. Si ride più di una volta di gusto.
Un ex-galeotto si finge insegnante per recuperare il malloppo sepolto sotto l'ampliamento di un liceo. Si troverà alle prese con degli studenti degni di Alcatraz. Pellicola scorretta quanto basta che, prima dell'inevitabile finale a tarallucci e vino, riesce a mandare a segno più di un colpo. Nel ruolo del delinquente sbruffone e poi redento, M'Barek evita di esagerare da una parte o dall'altra risultando simpatico fino alla fine ed è aiutato da una buona alchimia con la Herfurth. Poco originale ma godibile.
MEMORABILE: La gita scolastica nei bassifondi; "Romeo, tossico di m***a!"
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DiscussioneDaniela • 20/10/15 10:30 Gran Burattinaio - 5930 interventi
Sequel nel 2015 dal titolo "Fack ju Göhte 2", sempre per la regia di Bora Dagtekin, con gli stessi attori del primo capitolo
DiscussioneZender • 7/03/16 15:21 Capo scrivano - 47726 interventi
Un dialogo che piacerebbe molto ai nostri Buio o Mco, estrapolato dal film (tedesco). La scena vede il professore "sui generis" (ex carcerato) entrare nella classe di "brutti ceffi" a lui affidata e affidare loro un compito:
Prof: "Ognuno di voi deve scrivere su questi fogli qual è il suo film preferito, dopodiché procuratevi i dvd e portateli a ogni lezione".
Alunna: "Vanno bene i vhs?"
Prof: "Se un film non c'è in dvd vuol dire che fa cacare. Non me ne frega un cazzo della collezione di vecchi film in bianco e nero dei vostri nonni nazisti."
UUUUUhhhh...
Sì, diciamo che intavolerei una discussione fiume delle mie con questo sedicente professore, utilizzando i sempreverdi insegnamenti della Retorica aristotelica...;-)))
Zender ebbe a dire: Un dialogo che piacerebbe molto ai nostri Buio o Mco, estrapolato dal film (tedesco). La scena vede il professore "sui generis" (ex carcerato) entrare nella classe di "brutti ceffi" a lui affidata e affidare loro un compito:
Prof: "Ognuno di voi deve scrivere su questi fogli qual è il suo film preferito, dopodiché procuratevi i dvd e portateli a ogni lezione".
Alunna: "Vanno bene i vhs?"
Prof: "Se un film non c'è in dvd vuol dire che fa cacare. Non me ne frega un cazzo della collezione di vecchi film in bianco e nero dei vostri nonni nazisti."
Bellissima...
DiscussioneDaniela • 7/03/16 19:38 Gran Burattinaio - 5930 interventi
Diciamolo: magari ci avrei fatto una animata discussione in difesa dei vecchi film in bianco e nero, ma mi sarebbe garbato lo stesso avere al liceo un prof così ;o)
Zender ebbe a dire: Eheh, tutte risposte giuste. Ecco, mi parrebbe giusto Buio. Sapevo che non avresti molto apprezzato gli insegnamenti del prof..
Certo che la prof si intende di film come io del campionato di serie a, ora capisco il fuck del titolo :D
DiscussioneDaniela • 8/03/16 23:05 Gran Burattinaio - 5930 interventi
E' vero, si intende di cinema come si intende del resto, ossia zero, però a me sarebbe garbato lo stesso un prof. che mi imponesse la visione di film in classe, magari al posto degli integrali...