Quel fantastico peggior anno della mia vita - Film (2015)

Quel fantastico peggior anno della mia vita
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Titolo originale: Me and Earl and the Dying Girl
Anno: 2015
Genere: commedia (colore)
Note: Dal romanzo omonimo di Jesse Andrews pubblicato nel 2012. Aka "Quel fantastico peggior anno della mia vita".
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/10/15 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 16/10/15 10:06 - 12662 commenti

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Il complessato Greg cerca di sopravvivere al college evitando ogni rapporto che non sia superficiale. Le cose si complicano quando la madre gli impone di frequentare una compagna leucemica.. Film di formazione adolescenziale fra l'ironico ed il commovente, simpatico e fresco nella prima parte (spassosi gli omaggi cinefili), delicato e tenero nella seconda che, pur essendo meno originale, riesce a scansare almeno in parte le trappole insite in ogni cancer-movie. La bella confezione e soprattutto l'ottima prova dei giovani attori contribuiscono alla riuscita in modo determinante.
MEMORABILE: La sala mensa come territorio di tribù ostili; La scoperta degli scoiattoli sugli alberi; I libri scavati all'interno

Saintjust 16/12/15 02:28 - 159 commenti

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La voce fuoricampo del protagonista, Greg (ragazzo dalla battuta facile), racconta dell'ultimo anno di liceo nel quale dovrà districarsi tra diversi gruppi di compagni, buffi genitori e un amico con cui gira divertenti remake di film celebri. Il rapporto con Rachel porterà Greg alla maturità. Inquadrature originali, confezione di classe (fotografia molto bella dell'uomo di fiducia di Park Chan-wok), colonna sonora di livello (Brian Eno) e inserti con simpatiche animazioni cartacee. Commedia deliziosa che si perde un poco nel triste finale.
MEMORABILE: Lo scoiattolo (Greg) schiacciato dall'alce (Madison); I pupazzoni immaginati da Greg in trip; I remake dei film.

Manrico 13/12/15 17:11 - 95 commenti

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Lavoro che allunga la triste lista dei film rovinati da un titolo italiano che (per malintese ragioni commerciali, credo) lo rubrica a teen movie stupidotto, quello di Gomez-Rejòn è in realtà un piacevolissimo passaggio all'età adulta, ricco di amore per il cinema e capace di evitare le trappole sentimentali insite nel soggetto. Preparate lo stesso i fazzoletti, perché ci si commuove, ma si ride anche in modo intelligente con le trovate del disadattato Greg e del suo "collaboratore" (guai a chiamarlo amico) Earl per la dolce Rachel.
MEMORABILE: I film rifatti dai ragazzi; Herzog sulla tv dello studio del prof di storia.

Galbo 16/12/15 05:53 - 12392 commenti

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Un breve periodo della vita di un adolescente che frequenta (giocoforza, inizialmente) una ragazza malata. I giovani malati (preferibilmente di cancro) sono un leit-motiv del cinema americano degli ultimi anni. Qui l’approccio è dolceamaro ed evita in parte l’effetto "lacrima". L’antiretorica funziona e il film è piuttosto spontaneo e sincero, grazie ad una sceneggiatura intelligente che caratterizza bene personaggi anomali e sopra le righe (vedi il padre del protagonista) e un gruppo di buoni attori. Poco calzante il titolo italiano.

Saintgifts 24/12/15 09:59 - 4098 commenti

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Sceneggiato dallo stesso autore del romanzo da cui è stato tratto e diretto da Gomez-Rejon, al suo secondo lungometraggio. Questo per dire che il film risente dell'impegno messo per creare un'opera che rispettasse, senza deformarlo, il tema trattato sulle pagine scritte, evitando di cadere nelle tante trappole "sentimental-lacrimose" disseminate in percorsi di questo tipo. Operazione riuscita spostando di volta in volta il centro dell'attenzione e con un finale che fa riflettere sulla preziosità di ogni essere umano. Ottima la colonna sonora.

Capannelle 21/03/16 17:13 - 4411 commenti

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Fresco, bello senza mai divenire ricattatorio, presenta un primo tempo gustoso e anticonvenzionale capace di introdurre nel modo migliore al tema malattia. Per circa mezz'ora rimane a galla per poi approdare a un altrettanto buon finale dove può scappare la lacrimuccia (ma di quelle ben dosate). Lo script e la regia tirano bene le fila tra una serie di personaggi disegnati in stile indie ma comunque ben amalgamati. Criminale e caso unico al mondo la scelta del titolo italiano.

Paulaster 25/03/16 10:12 - 4419 commenti

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Film generazionale che è specchio di vita, dove il trio di ragazzi americani vengono descritti con il loro linguaggio e nel loro ambiente dovendo affrontare il tema scomodo della leucemia. Dialoghi diretti e anche divertenti grazie a ricche citazioni cinefile che scavano senza essere patetici e che aiuteranno a crescere. Piccoli nei il cliché del prof sgamato con gli studenti e i genitori sempre un filo sopra le righe. Buone musiche di Eno.

Hackett 22/01/17 20:54 - 1867 commenti

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Storia di amicizia, delicata e raccontata con intelligenza, ma anche atto d'amore per il cinema con citazioni a piene mani, alcune anche molto raffinate, che non possono non fare la gioia del cinefilo. Certo la riproduzione artigianale di film non è una novitá (Be kind rewind), ma il tutto è amalgamato così bene che non si può far altro che lasciarsi cullare da questa piccola, sensibile vicenda.

Deepred89 26/05/17 11:13 - 3706 commenti

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Sorprendente commedia adolescenziale che, superata una prima parte un po’ ingessata tra citazioni non propriamente imprescindibili e raffinatezza formale (notevole fotografia di un fedele di Park Chan Wook) non sempre funzionale alla scorrevolezza, sboccia in un secondo tempo in cui dramma, ironia e racconto iniziatico si amalgamano perfettamente fino a un finale contenutisticamente ed emotivamente notevole. Tecnica di alto livello, buone interpretazioni, dialoghi (bella la descrizione dell’ambiente scolastico) e musiche efficaci.
MEMORABILE: La proiezione del video in ospedale.

Gestarsh99 8/12/19 16:58 - 1395 commenti

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Drammedia adolescenziale coraggiosamente impegnata a trattar con ironica comunicatività alleggerente l'argomento "malattia terminale", scansando gli acquitrini pietistici del dolorismo e della commiserazione più pelosa - ma senza tuttavia sconfinare nella mancanza di tatto o nell'insolenza irrispettosa - e con una padronanza dello storytelling invidiabilmente assertiva, sprizzante di cinefilia allo stato puro e amore per la settima arte. Treni persi, cambi di rotta, scelte sacrificate, autostima da riacquisire, rinunce estreme, storie disperse nel vento. Una piccola lezione di vita e di morte.
MEMORABILE: L'intensissima scena della visione del corto nell'ultimo giorno vissuto in ospedale...

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  • Discussione Daniela • 16/10/15 10:12
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Il film ha vinto il U.S.Grand Jury Prize: Dramatic al Sundance Film Festival del 2015.

    La scheda su IMDB ed alcune recensioni in rete riportano il titolo "Quel fantastico peggior anno della mia vita" ma non mi risulta esista ad oggi una versione doppiata in italiano.
  • Discussione Didda23 • 16/10/15 14:10
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Per il momento, no.
  • Discussione Capannelle • 17/10/15 19:10
    Scrivano - 3512 interventi
    Ma il titolo cosa vuole esprimere?
  • Discussione Daniela • 18/10/15 10:42
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Ma il titolo cosa vuole esprimere?

    Il titolo originale del film è lo stesso del romanzo da cui è tratto il soggetto: "Io, Earl e la ragazza morente".
    Earl è l'unico amico di Greg, il diciasettente protagonista (anche se lui lo definisce "collega" e non amico), la "ragazza morente" è una compagna di scuola colpita da leucemia che Greg è costretto dalla madre ad andare a visitare.
  • Discussione Capannelle • 20/03/16 23:37
    Scrivano - 3512 interventi
    Bello (il film).
    Un altro caso di terribile traduzione italiana del titolo.
    Ultima modifica: 21/03/16 07:51 da Zender