Sequel inutile, banale, sfilacciato che perde ogni suggestione e cupezza, uguale a mille altri horroretti da bancarella straight to video.
Viene a mancare del tutto la ferocia e l'inquietudine penetrante che faceva del capostipite derricksiano un piccolo gioiellino, in favore dei soliti bambini fantasmini (che questa volta formano un piccolo cineclub notturno a base di filmini amatoriali familiari "snuff", per la serie
questo l'ho fatto io!) impantanati nella solita provincia bucolica che fà tanto
Grano rosso sangue (non solo Milo-il portavoce di Bagul-sembra un Isaac tirato a lucido, ma non si risparmiano falcetti e pianisequenza tra i filari), con le classiche visite notturne al ragazzino prescelto e sfiancanti jumpscare a profusione.
Regia totalmente anonima, che scimmiotta (senza averne il minimo impatto) gli stilemmi derricksoniani senza un briciolo di personalità , tutto e piatto e convenzionale, nonchè parecchio noioso (basti vedere l'incipit, uguale al capostipite derricksoniano, dove gli impiccati all'albero lasciano il posto ai crocifissi dati alle fiamme)
Il finale cattivissimo e surreale del primo viene vanificato in scelte narrative loffie e alquanto fiacche (salvatori all'ultimo minuto, inseguimenti nella casa coi bambini fantasmini che sembrano giochino a nasconderella, il ragazzino cattivo punito) facendo sprofondare il tutto in un mare di insulsaggini e banalità (chiusa aperta compresa e la vocina che sussurra
vicesceriffoooooo, attraverso la radio, non si può sentire). Ma davvero stà roba la scritta Derrickson?
I filmini amatoriali snuff acquisiscono sì piu crudeltà e sconfinamenti nel gore (gli alligatori, dal dentista, la corrente elettrica nella cucina allagata, sepolti vivi nella neve, i ratti sadiano/corbucciani che si scavano l'uscita nelle viscere, crocifissi e dati alle fiamme) ma paiono anche più eccessivi, risultando talmente artificiosi quanto ben poco credibili e per nulla disturbanti
Qualche buona intuizione c'è (il padre e marito violento-anche se un pò troppo caricaturale-, la ricezione radio norvegese-che qualche brividino lo regala- il fratellino sadico-che dà della troia a sua madre-, l'incubo di Dylan, tra stanze di sangue, che vede il padre pestare la madre) ma a poco serve (così come ormai e diventato un luogo comune
La notte dei morti viventi trasmesso in tv, solo per questione di diritti facilmente acquisibili, più che per analisi infantomicide tirate per i capelli) in questo pallido seguito fondamentalmente futile e ozioso
Sembra più una produzione della disastrosa
Ghost House raiminiana (l'ombra del tremendo
Boogeyman si staglia minacciosa) che nemmeno un prodotto
BlumHouse
Derrickson, ahimè, non abita più quì.