L'ossessione di Sarah Hardy - Film (1989)

L'ossessione di Sarah Hardy
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Titolo originale: The Haunting of Sarah Hardy
Anno: 1989
Genere: thriller (colore)
Note: Tratto dal romanzo "The Crossing" di Jim Flanagan.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/08/15 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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Buiomega71 30/08/15 11:21 - 2901 commenti

I gusti di Buiomega71

Pregevole thriller pregno di atmosfera, mistero, angoscia e tensione che non cala mai la guardia. London firma (con maestria) un'opera densa e luciferina, fatta di amanti diabolici, avidità, echi aldrichiani, risonanze harringtoniane, cupe melodie horror (il suono notturno del pianoforte), con un incipit visivamente ammaliante (l'annegamento della madre di Sarah nell'oceano e sapori alla Lezioni di piano). Beffardo e inaspettato colpo d'ala nella chiusa finale, che sovverte i soliti cliché. Le musiche di Michel Rubini e la fotografia di Bojan Bazzelli, poi, fanno la differenza.
MEMORABILE: Le spettrali apparizioni della madre di Sarah nell'immensa e tetra magione; L'incipit con Sarah bambina e la madre completamente pazza che si annega.

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  • Discussione Buiomega71 • 30/08/15 11:24
    Consigliere - 25934 interventi
    Buiomega71 presenta: La lunga estate del brivido dell'imprevisto- 23 Inediti non davinottabili-

    Da Jerry London (regista prettamente televisivo, da ricordare almeno il kolossal SHOGUN) non mi sarei mai aspettato un thriller così nero e feroce, condotto con maestria sopraffina e con momenti visivi davvero degni di nota, dove a farla da padrone sono avidità "baviane", amanti diabolici di lenziana memoria, visioni che sconfinano nell'horror, attimi di pura angoscia, un atmosfera tetra e spettrale e una chiusa finale beffarda e inaspettata (che mi ha ricordato quella di Quella Notte in Casa Coogan-vedere come si chiude il film e confrontare-) che sovverte i banali clichè di questo genere di pellicole.

    Sarah Hardy (una bravissima Sela Ward) ha avuto un infanzia piuttosto tormentata. Nell'incipit, al funerale del padre, la vediamo dodicenne, con una madre completamente pazza, che dopo un discorso delirante e privo di senso fatto alla figlia, si annega nell'oceano a due passi dalla magione di famiglia. Il corpo della donna non verrà mai più ritrovato. Passano quindici anni, e Sarah si sposa con Austin (Michael Woods, lo psicopatico stalker di ALL'IMPROVVISO UNO SCONOSCIUTO)e vanno a vivere nella dimora d'infanzia di Sarah. Ma una volta giunti nella casa, Sarah comincia a essere tormentata da una sinistra figura che dice di essere sua madre, tornata per vendicarsi. Minacciose telefonate, figure incappucciate che si stagliano dalla finestra, il pianoforte che suona nel bel mezzo della notte, fino all'incontro con la figura incappucciata nella serra, che tenta di pugnalare Sarah. Sarah stà davvero impazzendo (come sua madre) o e un piano diabolico ordito alle sue spalle per farla impazzire e prendersi la sua eredità?

    Detta così, la trama, farebbe pensare al solito thrillerone con amanti diabolici che fanno impazzire giovane ereditiera per soffiarle il patrimonio di famiglia, e in parte lo è, ma London sfrutta gli enormi interni della villa, l'immenso giardino battuto dalla nebbia, le visite notturne del "fantasma" della madre, l'oceano all'orizzonte per far montare il mistero e la suspence sparsa a piene mani

    Brividi lungo la schiena allo strimpellare notturno del pianoforte (che suonava sempre la madre di Sarah), o alle voci d'oltretomba che chiamano "Sarah", fino all'incontro nella serra in chiave orrorifica (la figura incappucciata che brandisce il coltello non poteva non far venire alla mente l'INFERNO argentiano)

    Amanti luciferini, governanti che si scoprono iene ricattatrici, procurati aborti, spizzichi di "ghost story" e una chiusa finale degna del miglior Curtis Harrington

    Tra PIANO PIANO DOLCE CARLOTTA e COSA SUCCEDE AL POVERO ALLAN?, echi dai gialli hammeriani, in un nero che se sarebbe stato girato negli anni '70 si sarebbe preso la sua fama di cult

    Le sibilline musiche di Michel Rubini e la fotografia del ferrariano Bojan Bazzelli fanno la differenza e elevano il film dalla media (il suicidio, in mare, della madre di Sarah a inizio film, e di una bellezza visiva mozzafiato, che ricorda estetismi alla LEZIONI DI PIANO)

    Davvero sorprendente nella sua "semplicità", e una piccola sorpresa che non t'aspetti da un regista come London

    Per me odora già di piccolo cult

    Momento cult: Le prove teatrali del MACBETH, dove ci recita l'amica di Sarah, Morgan Fairchild, con le streghe dal naso bitorzoluto e cromatismi "suspiriani".
    Ultima modifica: 30/08/15 11:25 da Buiomega71
  • Discussione Digital • 30/08/15 11:49
    Portaborse - 3990 interventi
    Cazzarola, tre palle e mezzo! Lo voglio recuperare assolutamente!
  • Discussione Buiomega71 • 30/08/15 13:21
    Consigliere - 25934 interventi
    Digital ebbe a dire:
    Cazzarola, tre palle e mezzo! Lo voglio recuperare assolutamente!

    Debbo dire che mi ha sorpreso non poco (visto anche il suo regista)
  • Discussione Digital • 30/08/15 13:42
    Portaborse - 3990 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Digital ebbe a dire:
    Cazzarola, tre palle e mezzo! Lo voglio recuperare assolutamente!

    Debbo dire che mi ha sorpreso non poco (visto anche il suo regista)

    Peraltro ho visto che c'è quella gran gnocca di Sela Ward! Lo recupero senz'altro! :-)
    Ultima modifica: 30/08/15 13:43 da Digital
  • Homevideo Buiomega71 • 31/08/15 19:30
    Consigliere - 25934 interventi
    Dalla collezione privata di Buiomega71, la vhs Cic Video/Paramount

    Durata effettiva: 1h, 28m e 20s

    Ultima modifica: 31/08/15 20:15 da Zender