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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/08/15 DAL BENEMERITO VICCROWLEY
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- Non male, dopotutto:
Taxius - Mediocre, ma con un suo perché:
Caveman - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Viccrowley, Pesten, Pumpkh75, Rambo90, Puppigallo
E' sempre un dispiacere vedere il grande Lance Henriksen prender parte a progetti squinternati quando non semplicemente brutti. Qui siamo dalle parti del B-movie che frulla insieme schegge della "Cosa" carpenteriana con parecchia parafernalia di genere. C'è un pò di tutto, da Leviathan a Deep rising a Creatura degli abissi, ma nella somma degli addendi qualcosa non quadra. La noia la fa da padrona, il cast zoppica e lo script più che omaggiare sembra plagiare i titoli citati. Mezzo pallino in più per i riusciti mostri di Woodruff e Gillis.
Film che cerca di omaggiare su tutti La cosa riuscendo solo a metà nel proprio intento. Buone alcune atmosfere (un peschereccio di notte nel Mare di Bering ha sempre il suo fascino) e molto valido il lavoro di costruzione delle creature, con una certa fantasia che non guasta. Incerto lo svolgimento, che sembra far presagire a un found footage salvo poi virare in film classico quasi subito. Personaggi sbrigativi, trama sulla carta interessante ma anch'essa troppo sbrigativa, recitazione approssimativa. Occasione mancata.
MEMORABILE: gli occhi di Svetlana; Il modo in cui il batterio invade l'ospite
Le lische de La cosa sulla prua del peschereccio di Lance Henricksen: è un triste (ma corretto) sunto perché la paranza non è di certo fresca e le reti della produzione hanno maglie troppo larghe per catturare qualcosa che sconquinferi l’appetito. Troppo secco e asciutto; al limite si possono apprezzare un paio di personaggi pittoreschi e gli effetti speciali vecchia scuola che colpiscono non per bellezza ma in quanto nostalgici. La protagonista, Camille Balsamo, ha l’espressività di un merluzzo. Buona volontà a bizzeffe, ma è un naufragio.
Un peschereccio in missione in mezzo ai ghiacci recupera un modulo spaziale trovando all'interno il cadavere di un astronauta; quasi subito sull'imbarcazione si diffonderà qualcosa di terribile. B-movie a metà tra horror e fantascienza che si rifà molto chiaramente al grandioso La cosa di Carpenter, tanto da poter dire che la trama è praticamente la stessa. Film tutto sommato dignitoso, con buoni effetti speciali e una buona ambientazione glaciale che si fa vedere senza mai annoiare.
Omaggio al genere e soprattutto a film come La cosa e Alien, interessante nei presupposti (girare un film di mostri con molto poca CGI e molti effetti vecchio stile) quando pedestre nella realizzazione. A parte l'affascinante atmosfera glaciale la trama offre ben poco, tra risibili svolte che mostrano ancora i Russi come cattivi a inquadrature troppo buie per farci apprezzare gli effetti (realizzati peraltro dal regista, due volte nominato all'Oscar nel settore). Henrisken è ormai stanco e guida un cast molto al di sotto della media.
La cosa è il modello di riferimento generale, e diciamolo chiaramente: l'ambientazione è uno dei punti a favore della pellicola. Henriksen è la strizzata d'occhio all'appassionato; quello che però non va è l'amalgama: si ha infatti la sensazione che qualcosa non giri come dovrebbe. Il film fatica a carburare e il cast è piuttosto anonimo, per la maggior parte. Inoltre, pur avendo optato (grazie al cielo) per effetti vecchio stile, fa capolino anche la CGI rendendo la pellicola troppo simile a tante altre. Per carità, nulla di terribile, però non certo un B-movie vecchio stampo.
Il "Coso", cugino della Cosa, tenta la fortuna come raccomandato del ben più noto e stimato parente. Ma purtroppo non fa i conti con la mediocre sceneggiatura, attori più o meno dimenticabili (Lance Henriksen a parte), non certo aiutati dal cartavelinico disegno dei loro personaggi, buio che spesso ne nasconderà le mutevoli fattezze (cosa forse non così negativa, anche se un po' di cura nel make-up vecchio stile c'è) e una prevedibilità tale da poter persino azzeccare la successione delle morti e il finale. A questo punto la domanda nasce spontanea: "Perché?".
MEMORABILE: Lo stadio 1 (dito medio); L'orso d'acqua; Stephen sta "poco bene"; L'insensato e ridicolo scontro tra la russa e il bestione.
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- Scusa Rambo come mai parli di assenza di CGI? Sarà magari anche meno invasiva rispetto alla media dei film moderni, ma c'è eccome. E per un amante come il sottoscritto di mostri gommosi, stop motion, arti in lattice et simila anche quel poco (ma nemmeno troppo) si nota eccome.
- Caveman ebbe a dire:
Scusa Rambo come mai parli di assenza di CGI? Sarà magari anche meno invasiva rispetto alla media dei film moderni, ma c'è eccome. E per un amante come il sottoscritto di mostri gommosi, stop motion, arti in lattice et simila anche quel poco (ma nemmeno troppo) si nota eccome.
Perché ho visto un documentario su come è stato girato il film. La CGI è intervenuta solo in alcuni aggiusti. - Rambo90 ebbe a dire:
Caveman ebbe a dire:
Scusa Rambo come mai parli di assenza di CGI? Sarà magari anche meno invasiva rispetto alla media dei film moderni, ma c'è eccome. E per un amante come il sottoscritto di mostri gommosi, stop motion, arti in lattice et simila anche quel poco (ma nemmeno troppo) si nota eccome.
Perché ho visto un documentario su come è stato girato il film. La CGI è intervenuta solo in alcuni aggiusti.
Quindi non è assente. - Sì, mettiamo molto poca CGI.
- Zender ebbe a dire:
Sì, mettiamo molto poca CGI.
Mi pare la cosa migliore. Perché potrebbe altrimenti quasi suonare come una """pubblicità ingannevole""" per chiunque voglia cercare un film moderno con effetti vecchio stile.
