Lola corre - Film (1998)

Lola corre
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Lola rennt
Anno: 1998
Genere: drammatico (colore)
Regia: Tom Tykwer

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Nel 1998 pareva che al cinema il destino potesse cambiare per un nonnulla. Come in SLIDING DOORS anche in LOLA CORRE il regista ci dà la possibilità di scandagliare le eventualità diverse provocate da fattori apparentemente ininfluenti. Lola ha 80 minuti per trovare i 100.000 marchi che servono al suo ragazzo per pagare un brutto ceffo col quale ha un appuntamento in una piazza di Berlino. SLIDING DOORS offriva un solo futuro alternativo, qui in tutto sono tre, i finali possibili. Lola parte di casa e corre, corre, accompagnata dalle musiche techno che scandiscono i secondi e che contribuiscono,...Leggi tutto assieme ad alcune brevi sequenze a cartone animato, a flash improvvisi e a una segmentazione veloce delle immagini, a rivestire il film di Tom Tykwer di quella patina trendy che gli ha permesso di oltrepassare i confini della Germania per raggiungere un discreto successo in Europa. Sull’onda di questo nuovo modo di intendere il cinema d'azione, LOLA RENNT diventa un prodotto tipico del suo tempo, ritmato e inizialmente piacevole. Poi il gioco comincia a ripetersi, le situazioni (soprattutto alla terza riproposizione) sono sempre le stesse e subentra la noia. Fortunatamente la brevissima durata del film (un'ora e venti) è il segno di chi ha capito il problema e chiude sul prevedibile happy ending senza troppi fronzoli. Più che un film un divertissement fine a se stesso, interpretato correttamente ma con un flavour un po' televisivo che toglie il impatto al messaggio. Rivedere tre volte gli stessi 20 minuti variando le eventualità e conseguentemente il finale può essere divertente. Solo un caso che i problemi comincino con le porte della metro che si chiudono troppo presto?

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Rebis 18/02/08 12:57 - 2337 commenti

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Tykwer importa nelle sale l'estetica sincopata dei vj-set elaborata nelle disco berlinesi e l'accompagna - coerentemente - con la techno music da rave-party. Fa proprio bene, perché non ci racconta l'Edipo a Colono ma un vezzoso arabesco del destino che scardina in tre versioni possibili l'anticipo, il ritardo e la puntualità massima. Quando i personaggi acquisiscono consapevolezza - per cui le tre dimensioni non sono alternative "ma a incastro" - mette a segno qualche bel colpo. Certo, tutto lascia il tempo che trova, ma lo trova in un lampo e dura un attimo.
MEMORABILE: La sicura della pistola; l'urlo.

Pol 20/04/08 19:29 - 589 commenti

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Se lo avessi visto a 14 anni mi sarebbe sembrato il film più figo del mondo, visto oggi riconosco che in fondo è un bel videoclip di 80 minuti... ma quanto mi piace! Il ritmo c'è, la musica è perfetta per accompagnare le frenetiche immagini, i 2 protagonisti funzionano bene ed il gioco dura il giusto tempo senza diventare noioso. Certi dettagli poi dimostrano che la sceneggiatura è meno banale di quanto possa sembrare a prima vista, rendendo il film piacevole anche dopo la prima visione.

Undying 22/04/08 20:37 - 3807 commenti

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Praticamente quel che promette il titolo. Ma per nostra fortuna, la Lola in questione, è la peperoncina (in tenuta red hair) Franka Potente e la regia è attribuita ad un ex compositore musicale, in grado di conferire, all'inutile plot, un senso videoclipattaro (passatemi il neologismo) di certa riuscita. Pur malato, nella concezione (alla Sliding Doors) del particolare (apparentemente) ininfluente e (di fatto) DETERMINANTE, scorre (titolo nomen omen) in un lampo lasciandoci l'idea di avere assistito, più che ad un film, ad un dinamico déjà vu.

Flazich 14/07/08 13:00 - 668 commenti

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L'idea di esplorare come la stessa situazione possa cambiare al variare di un singolo elemento è interessante. È come se il concetto alla base di Slinding Doors fosse stato esasperato all'estremo. L'accompagnamento ritmato, quasi ipnotico, della musica techno sottolinea ancora di più la ripetitività dell'azione. Molto godibile anche se il rischio di annoiare è presente. Lo spettatore occasionale difficilmente coglierà il senso del progetto.

Pigro 24/09/08 09:21 - 9666 commenti

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Lola deve correre per salvare il suo ragazzo: la sua corsa ha tre varianti con esiti diversi. Adrenalinico, fumettoso, metropolitano, videoclipparo, pop, acido e rock: è un frullato di ritmo underground e di saggia meditazione sul senso del tempo questo strano film con il sapore non di una storia tedesca ma di una parabola orientale di qualche saggio visir. La parabola si moltiplica nel gioco delle possibilità, e la morale vien fuori a suon di musica techno. Una piccola genialata che convince e diverte. Da vedere.

Matalo! 25/09/08 20:17 - 1378 commenti

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Ma che c'entra col cinema? Una trovata manieristica, un effetto dilatato a film, un sudoku per perditempo. Oltretutto col roboare della proposta geniale, come se un capolavoro debba essere uno shock continuo di soluzioni imprevedibili. Come scambiare un mago per uno scultore. Franka Potente è un tocco di ragazzona. Il film è di un'antipatia totale.

Galbo 27/09/08 07:06 - 12392 commenti

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Film che soddisfa in pieno i nostalgici dell’estetica da videoclip tipica degli anni ’80 (ma è stato realizzato alla fine degli anni ’90); il film è praticamente sostenuto da un ritmo adrenalinico che avvince lo spettatore ma nello stesso tempo tende a mascherare il vuoto sostanziale di un’operazione commerciale furba (compresi gli inserti animati che allungano il brodo) ma riuscita nei suoi intenti. Colonna sonora conforme ma piacevole. Brava la protagonista Franka Potente.

Renato 16/02/09 17:43 - 1648 commenti

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Mi ha lasciato freddo, questo film del tedesco Tom Tykwer. Sarà forse un fatto estetico, dato che la logica del videoclip non mi ha mai particolarmente entusiasmato, ma qui il montaggio serrato e la musica che martella finiscono quasi coll'infastidire. Quantomeno la struttura della pellicola è originale, e tra i pochi pregi del film c'è senz'altro quello di non durare troppo a lungo. Molto affascinante la Potente, che inizierà poi una discreta carriera ad Hollywood.

Ilcassiere 11/03/10 13:01 - 284 commenti

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In quel periodo, se non ricordo male, il genere di film in cui si presentano diverse versioni della stessa storia, a seconda dell'esito di episodi apparentemente insignificanti, era piuttosto in voga (Sliding doors su tutti). Anche in Lola corre il "caso" diventa determinante, ma c'è di più: il ritmo elevatissimo, frenetico, isterico e l'accostamento in rapida sequenza di diverse tecniche cinematografiche non lasciano allo spettatore nemmeno un secondo per respirare. Una curiosità: Lola corre è stato citato in una puntata dei Simpson.

Mdmaster 24/11/10 12:55 - 802 commenti

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Ottima idea che in mano a un qualsiasi regista poteva trasformarsi in un disastro, invece la buona conoscenza di Tykwer della scena dance berlinese trasforma il "cosa sarebbe successo" in un'intrippante sequenza. Un continuo correre di Lola, musica techno che pompa (che termine anni 90) e anche un cast più che discreto. La confezione di per sè non è particolarmente attraente, ma il ritmo alto e la curiosità di vedere cosa succederà fanno restare lì incollati. Da vedere, almeno una volta.

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Daniela 24/10/11 07:44 - 12662 commenti

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Capelli color mazzo di carote in fiamme, Lola corre attraverso Berlino per salvare la vita al suo ragazzo bischero che si è messo nei guai: ha venti minuti per raggiungerlo e tre possibili realtà alternative. Esercizio di stile video-musical-ludico, mantenuto saggiamente entro una durata che evita l'insorgere della noia, abbastanza godibile per quanto un pò inconsistente. Potente è una bella ragazza dal fisico tonico che, avendo poppine di dimensioni ridotte ben salde sul busto, può permettersi di correre a randa senza suscitare ilarità.

Harrys 5/07/11 02:30 - 687 commenti

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Post-modernissimo e assolutamente fine a sè stesso. Quel che sollazza l'animo, insomma. Senza rigor di logica, si scherza con la macchina filmica, producendo un tourbillon esagitato pronto ad implodere. Sullo sfondo (molto sullo sfondo...) il delicato equilibrio della Germania fresca d'unificazione, con inquietanti figuri che si aggirano per Berlino, il cui fragile destino muta ad ogni bazzecola, come a voler esprimere il germe dell'incertezza sociale. Il plot è un fulgido pretesto per l'irriverente giochino della palingenesi salvifica. ***1/2

Luchi78 21/09/11 17:43 - 1521 commenti

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Nulla di così originale, ma girato in uno stile moderno ed accattivante, che fa presa sugli spettatori più giovani abituati ai nuovi canoni televisivi da videoclip. La ripetitività dei tre episodi va scardinata andando nei dettagli, anche se il finale smonta un po' tutta l'essenza del film. Bravi i due protagonisti, ma rimaniamo su una media voto modesta.

Disorder 24/11/11 10:13 - 1416 commenti

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Diciamo che se tutto il film avesse mantenuto i livelli della prima mezz’ora staremmo parlando di un piccolo capolavoro: una fresca regia ci fa correre a perdifiato assieme a Lola in una Berlino giovane, alternativa e dinamica, proprio come la protagonista. Ma dalla metà in poi è come se il film si spegnesse: il meccanismo ad incastro della trama in realtà funziona, ma la continua riproposizione delle medesime scene è sfinente. In sostanza un buon film, ma vista la fama mi aspettavo qualcosa di più...

Zutnas 7/10/14 18:59 - 85 commenti

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Un videoclip di musica tecno più che un film. L'idea è semplice: come si trova un mucchio di soldi in meno di un'ora? Lo svolgimento è imprevedibile, frenetico, costruito a episodi come un gioco delle possibilità. Il film riesce a essere piacevole, a suo modo originale e capace di non prendersi troppo sul serio (è il rischio in questi casi di cinema anticonformista), anche in virtù della breve durata.

Taxius 10/06/15 13:09 - 1656 commenti

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Stessa situazione iniziale e tre possibili sviluppi differenti. Originalissimo film tedesco di fine anni 90 diretto da Tykwer che ha il grandissimo pregio di trasformare un film dalla trama semplice semplice in un piccolo capolavoro. Tra i tanti pregi del film, oltre alla già citata originalità, c'è sicuramente il ritmo frenetico scandito da una martellante (e bellissima) musica techno; il film oltretutto dura poco, circa un'ora e un quarto, quindi c'è solo l'essenziale e nessun tentativo di allungare il brodo. Ahimé molto sottovalutato.

Schramm 11/05/16 14:55 - 3495 commenti

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Per Twyker la vita cinematografica è solitudine del maratoneta, drum-machine impazzita, un pendolo oscillante a tutta metronomia (ma ricordando come/quanto le pause determinino la velocità) tra Quenaeu e Pirandello. Lola Quantestorie, incastonata in un gemmato contesto ritmico-immaginifico costituente il lessico base per un ideale abbecedario del cinema dal futuro, ripercorrendo e rielaborando l’estetica del passato prossimo, tra Videomusic e Max Headroom, in una cavalcata ebm-techno da urlo munchiano. Per lo spettatore è un giro di acquafan russo, una dialisi di guaranà. Applausissimi.

Capannelle 10/09/17 11:14 - 4411 commenti

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Lola corre e ci fa divertire anche se l'intera operazione, montata freneticamente e con effetti da videoclip, sembra troppo studiata a tavolino. La gestualità della Potente funziona, bravo Tykwer a sfruttarla anche se poteva allentare di più la ripetitività dei temi. Funzionale e ben studiata la colonna sonora, quasi un requisito essenziale per questo genere di film.

Paulaster 29/11/17 10:08 - 4417 commenti

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Lola ha 20 minuti per trovare i soldi e salvare la vita al suo ragazzo. Ritmo sincopato per una storia in velocità che, oltre ad avere il fiato corto, viene riproposta in tre diverse versioni. Per variare un po' ci si aiuta con musiche da rave party, inserti animati e split screen. Berlino si adatta all’esperimento ma, anche se la durata è breve, le idee scarseggiano (vedi al casinò). La protagonista ha presenza, nonostante un fisico non molto atletico per un ruolo dalle ovvie esigenze dinamiche.
MEMORABILE: Lola allontanata dalla rapina che aveva appena commesso in banca.

Anthonyvm 20/04/19 23:32 - 5686 commenti

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Accesa variazione del classico tema dell'effetto farfalla, ironico, scafato e decisamente dinamico. La semplicità di base della storia è la vera forza di un film che avvince, diverte e tiene col fiato sospeso fino all'ultimo istante. Certo, a volte le esplosioni di stile (si veda l'inserto a cartoni animati) sono eccessive, finendo per sembrare fini a se stesse, ma si tratta di una pellicola talmente frenetica e godibile che si finisce per mandarla giù con gusto al di là dei suoi difetti. Non proprio originale, ma più che memorabile. Da vedere.
MEMORABILE: Visioni del futuro (a mo' di foto) di vari personaggi con cui Lola entra in contatto; L'uscita dalla banca dopo la rapina; L'urlo distruttivo di Lola.

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Didda23 11/09/19 09:05 - 2426 commenti

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Un'opera certamente "generazionale" assurta a culto per l'elevato tasso di originalità della messa in scena (un lungo videoclippone dalla perfetta durata). Narrativamente ha delle frecce vincenti nella faretra, soprattutto per la costruzione narrativa degli eventi (concettualmente simile a un videogioco platform che alla morte fa ricominciare da capo). Il tappeto sonoro è di gran pregio (per la scelta dei pezzi) e ben si amalgama con le immagini. Peccato che a livello di dialoghi non offra spunti di livello; le performance attoriali - Potente esclusa - non entusiasmano.
MEMORABILE: Gli incontri in ufficio con il padre; La borsa con i soldi rubata dal senzatetto; Le visioni del futuro dei vari passanti.

Rambo90 3/10/21 23:06 - 7697 commenti

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Sorta di ibrido tra Sliding doors e Ricomincio da capo, ma con una patina ipercinetica da film d'azione in cui contano di più la regia (di un Tykwer in stato di grazia), il montaggio e le musiche ritmate che la sceneggiatura. Funziona molto bene, incuriosisce, fa sorridere e fa arrivare alla fine per niente stanchi del giochino, anche grazie a una durata breve pensata su misura per l'operazione. Molto brava Franka Potente, che dà carisma e sostiene il ruolo anche fisicamente. Notevole.
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