Gatto nero, gatto bianco - Film (1998)

Gatto nero, gatto bianco
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Crna macka, beli macor
Anno: 1998
Genere: commedia (colore)
Note: Aka "Gatto nero gatto bianco".
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Quello che ha sempre colpito i critici in Kusturica è l'originalità delle ambientazioni jugoslave, la creazione di uno stile immediatamente riconoscibile, l'allegria scanzonata e trascinante che pervade i suoi film. Tutte caratteristiche presenti in dosi massicce anche in GATTO NERO, GATTO BIANCO (Leone d’Argento a Venezia ‘98). E va ha detto che la ricchezza straripante della messa in scena salta agli occhi, fotografia e scenografia sono strepitose. Né è da sottovalutare l’apprezzabile capacità di creare personaggi. Un vero film d'autore, insomma. Purtroppo però anche un'opera tremendamente pesante, frastornante come sempre...Leggi tutto nella scelta delle musiche, sovraeccitata. Kusturica si bea del suo status e ci propina i soliti matrimoni interminabili, caotici, con danze tzigane e continua nel proporre quell'ironia tanto apprezzata dai critici ma che, a ben vedere, si esaurisce in un gioco fine a se stesso. Qualche trovata geniale qua e là (l'uomo che deve recuperare la borsa dalle mani di un cadavere appeso a un'asta vicino ai binari, il vecchio boss che deambula su un macinino zeppo di trappole infernali...), ma nel complesso un umorismo che proposto da altri sarebbe passato inosservato. Invece qui no; perché dietro c'è l'arte, c'è un mondo nuovo, da scoprire... Il film però è sconclusionato, presuntuoso e arduo da seguire per potercisi davvero divertire. È vero, alcune situazioni, immagini, personaggi restano impressi nella memoria, ma sorbirseli “in diretta” è un'altra cosa; e due ore sono davvero troppe per non raccontare quasi nulla. I momenti di noia assoluta non si contano.

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Fabbiu 5/04/07 00:49 - 2145 commenti

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Personalmente considero questo film una piccola perla; mi è piaciuto tantissimo. Riesce a coinvolgere e divertire, con momenti carichi di comicità e allegria trascinante ed altri poetici e malinconici ma sempre ironici. Assolutamente spassoso (pur essendo un personaggio perfido) il boss che pippato di coca getta le granate dal balcone, divertentissima la scena del morto con il blocco di ghiaccio addosso (accompagna bene la canzoncina su "Bubamara Coccinella"). Notevoli le location slave.

Caesars 12/10/07 14:57 - 3790 commenti

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Tra chi lo considera un capolavoro e chi invece un ciofecone gigante mi colloco a metà strada. Un buon film, divertente in molte cose ma anche un po' tedioso in altre, che si vede volentieri. Pieno di musica e di colori è un film che comunque ha una sua originalità e quindi porta una ventata di aria fresca in un panorama cinematografico che sempre più raramente riesce ad elevarsi dai soliti canoni commerciali.

Galbo 16/10/07 06:04 - 12393 commenti

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Un film-sarabanda ambientanto tra gli zingari slavi per il regista Kusturica. Un po' difficile da seguire nella prima parte (dove si accumulano senza molto ordine una serie di vicende tra le quali lo spettatore rischia di perdersi) appare molto più strutturato e godibile nella seconda, in cui la sceneggiatura si fa più ordinata. Molto divertente ed interpretato da attori fenomenali è una sorta di elogio della vita "zingara" con concentrato di colori e musica.

Daniela 20/11/10 08:15 - 12662 commenti

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Due giovani si amano ma lui deve sposare la sorella di un boss, per saldare i debiti del padre che si è fatto truffare. Durante il movimentatissimo matrimonio, tutti i nodi verranno al pettine. Inconfondibile impasto kusturichiano di musica e colori, personaggi bizzarri e inquadrature fantasiose, criminali da barzelletta e nonni duri a morire. Faticoso da seguire nella prima parte, più scorrevole e divertente nella seconda, è spettacolo gradevole, anche se lascia la sensazione che la fantasia creativa sia incanalata nel solco dell'accademia.
MEMORABILE: L'altalena col cadavere appeso - il tronco d'albero che fugge nel bosco

Ishiwara 3/05/11 22:36 - 214 commenti

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Film pieno di vitalità e comicità. Procede per un accumulo di situazioni e di personaggi, tanto che i momenti da citare sarebbero un'infinità. Caotico, fantasioso, surreale. Zeppo di musica, che a tratti diventa la vera protagonista. Geniale e coinvolgente. La storia non ha nulla di originale, ma le situazioni che si vengono a creare sono ricche d'invenzioni. La realtà perde d'importanza, la gioia di vivere la trascende. Da vedere e rivedere.
MEMORABILE: L'inizio; "Milioni! Milioni! Maradona!"; il palo del telefono annaffiato; i musicisti sull'albero; l'esibizione di Obelisco Nero; il matrimonio.

Luchi78 9/05/11 18:00 - 1521 commenti

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Grottesca rappresentazione della vita rom, che mescola insieme libertà, criminalità, irriverenza e amore all'antica... Insomma, un polpettone divertente e festoso, soprattutto nel finale. Molte le trovate che rendono i personaggi davvero inverosimili (a volte un po' troppo) e peccato un per un finale allungato oltre le due ore (qualche minuto in meno avrebbe giovato). Senza pretese eccessive di significato, si pone come un elogio puro e scansonato della mentalità rom.

Pigro 18/05/11 11:44 - 9666 commenti

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Caotico, chiassoso, beffardo: Kusturica abbandona l'allegoria e la visionarietà, l'epica e la storia che caratterizzavano i suoi primi lavori, e si lascia andare al puro divertissement, giocando con i "maneggi per maritare" figli tra i rom del Danubio. Faticoso nella prima parte, manieristicamente compiaciuto nell'intera concezione narrativa e visiva, il film si sviluppa in un crescendo di godibilità e allegria: un'anarchica esplosione vitale, che gioca con la morte e l'amore, per affermare il senso di una libertà assoluta. "Soltanto" buono.

Rocchiola 8/03/16 09:53 - 968 commenti

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Andando controcorrente lo considero il miglior film di Kusturica. Senza l'eccessivo simbolismo storico-politico di Underground e meno melodrammatico del Tempo dei gitani, è un film che trasuda gioia di vivere e allegria. Personaggi più che mai felliniani, descritti con un piglio quasi fumettistico come il vecchio boss in carrozzella che ricorda il Numero Uno di Alan Ford (che non a caso viene letto da uno dei personaggi del film). E poi animali, oggetti, rifiuti e splendidi campi di girasole. Forse inutile, ma vitale e sicuramente divertente.
MEMORABILE: Il maiale che mangia la macchina; L'altalena con il cadavere appeso; La cantante che toglie i chiodi con il posteriore; Il vecchio boss in carrozzella.

Il ferrini 31/07/16 23:35 - 2358 commenti

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Prima che un film comico è un film divertente e più che far ridere mette allegria. E lo fa attraverso immagini grottesche (l'anziana Trabant fagocitata da un maiale) o fortemente simboliche (la cocaina nel crocifisso). "Gatto nero, gatto bianco" in realtà è una storia d'amore, di quelle d'altri tempi, con le famiglie che si oppongono per interessi, ma la love story è di fatto solo un pretesto per raccontare un popolo e la sua cultura. Coinvolgenti le musiche, bravi gli attori, nel complesso un film da vedere.

Paulaster 26/07/17 10:33 - 4419 commenti

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A sèguito di un debito si organizza un matrimonio combinato, ma il vero amore trionferà. Omaggio alla cultura gitana con le sue contraddizioni: la vita patriarcale con l’affetto per i figli, mentre i giovani gangster sono truffatori e violenti. Un mondo in stile circense tra bande, oche, resurrezioni, nane e spilungoni dove l’imbroglio è di casa ma il sogno nascosto è che si vorrebbe essere Bogart. Todorovic è il migliore in assoluto nel riempire la scena e nel dare ritmo a una vicenda chiassosa e festaiola.
MEMORABILE: La banda in ospedale; La cantante e la sua esibizione col chiodo; Il gangster che sale sul palco a cantare; La mezza macchina trainata dal cavallo.

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  • Homevideo Rocchiola • 8/03/16 10:18
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Distribuito in DVD all'epoca da Cecchi Gori, è da poco stato ristampato dalla RaroVideo.