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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Al di là di un titolo italiano infelice, che porta erroneamente a pensare ci si trovi davanti a una fantacommedia simil-demenziale, il film di Tex Fuller è uno strano oggetto dalle imponderabili ambizioni, frustrate purtroppo da un make-up agghiacciante forse causa del titolo assegnatogli dai nostri distributori. L'ambito è quello della fantascienza con timide derive nel fantastico, già suggerite dal disco che si intravede nella camera della protagonista, "The Road Goes Ever On" (contiene le partiture di Donald Swann scritte mettendo in musica testi di diverse opere di J.R.R. Tolkien). Ambientato quasi interamente nella casa al centro della vicenda e negli immediati...Leggi tutto dintorni, il film immagina l'arrivo dallo spazio di cinque improbabili alieni conciati come peggio non si potrebbe: anche volendo sorvolare sugli abiti da discount di rara bruttezza, i make-up che li acconciano con lunghi capelli bianchi, peli e bozzi suonano terribilmente fasulli, con uno strano essere ingobbito che sembra davvero uscito dalla Terra di Mezzo. Installatisi nella casa di una giovane ragazza (Skye) e di sua nonna (O'Sullivan) in un tripudio di effetti speciali tipicamente eighties con luci azzurre e suoni da videogames, i nostri non sanno bene come comportarsi: uno di loro è steso a terra che pare morto, gli altri lo vegliano trovandosi presto a difendersi da un ragazzo che entra in casa sparando. Un po' di raggi e fumi e il poveretto saluta questo mondo. Il padre di quest'ultimo, che era con lui, medita vendetta, ma ad arrivare per mettere un po' in chiaro le cose in zona è lo sceriffo McMahon (Morton), malvisto dai colleghi e dal padre della vittima in quanto di colore. Che si insinui quindi una vaga riflessione sulla "diversità" dal momento che lo sceriffo, proprio come gli alieni, rischia di essere frainteso per la scelta di non sparare subito all'impazzata? Probabilmente è chiedere troppo, ma si deve comunque prendere atto di un film che, nonostante le apparenze, si sforza di produrre qualcosa di diverso dal solito fantathriller un po' cialtrone che la confezione a tutta prima suggerirebbe. La figura dello sceriffo, poco accettata da chi lo circonda e ancor meno dal padre del ragazzo ucciso deciso a marciare coi suoi amici all'attacco della casa "occupata", è piuttosto particolare; lo sono meno quelle degli alieni "buoni" che provano a stabilire un contatto con la bella Dreirde (un nome "assurdo" derivato dalla mitologia irlandese) e sua nonna: la comunicazione è difficoltosa, quasi inesistente, ma la situazione interna alla casa è sostanzialmente di pace, con uno degli "invasori" che anzi mostra a Dreirde un prisma illuminato entrando in contatto col quale (e questo può ben dirsi un topos del genere) la ragazza riesce a vedere cosa è accaduto nel pianeta dal quale i loro ospiti provengono e son fuggiti. Quando poi la situazione sembra all'impasse, con nonna, nipote e gruppo alieno chiusi in casa e la polizia fuori che non sa bene se entrare con le armi spianate o aspettare, ecco che si presenta in scena l'extraterrestre cattivo mascherato da umano e spariglia le carte, rompendo il clima di attesa e di sospensione che anche la buona colonna sonora, quasi alla Philip Glass, aveva saputo creare. Un film quindi allo stesso tempo ingenuo (per il clima instaurato in casa), a suo modo acuto (nei rapporti tra polizia e villici all'esterno) e baracconesco per la pessima resa di trucchi ed effetti dovuta evidentemente a un budget miserrimo (si salva giusto l'alieno in tuta nera che fa un po' tecno Spider-man). Nulla a che vedere con la commedia o col comico comunque, piuttosto col desiderio di realizzare un film tenero e anomalo; un oggetto non identificato dall'estetica Eighties e sorpassatissima, semplice ma dal gusto leggermente superiore alla media, che con pudore esplora vie poco battute mettendo per il resto a dura prova lo spettatore di oggi...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/05/15 DAL BENEMERITO HOMESICK POI DAVINOTTATO IL GIORNO 12/02/21
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Homesick 6/05/15 08:40 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

L'improprio titolo italiano ha un che di demenziale, ma sin dalle prime scene l'atmosfera è cupa e tesa per il continuo senso di minaccia indotto dalle musiche e dall'ambientazione notturna. Al classico messaggio ecumenico del cinema degli "incontri ravvicinati" - pur presente e trasmesso dallo sguardo malinconico del diafano principe umanoide Brendan Hughson - si antepongono quelli antirazzisti nello scontro tra Michael Greene, redneck feroce e ottuso, e Joe Morton, ragionevole e civilissimo sceriffo di colore. Effetti sci-fi elementari e contenuti. Buono il cast, con donne in ruoli di punta.
MEMORABILE: Il primo incontro con gli alieni; il minaccioso guerriero alieno simil Terminator; la pietra per vedere nel passato; «Nonna!».

Daidae 2/03/20 06:38 - 3168 commenti

I gusti di Daidae

L'unico vero difetto del film sta forse nello strano e discutibile titolo italiano. Per il resto è ineccepibile, nonostante la non troppa varietà delle ambientazioni (60% in una casa, 40%... nei dintorni). Ottima la prova del cast, nessun attore fuori posto, valida e interessante la trama, buona la colonna sonora. Senza dubbio si tratta di un film da riscoprire.
MEMORABILE: L'alieno guerriero.

Puppigallo 9/01/21 15:07 - 5258 commenti

I gusti di Puppigallo

Notte "piuttosto turbolenta" per nonna e nipote, tra alieni in fuga e indigeni vendicativi e razzisti (c'è uno sceriffo di colore). E' chiaro che i problemi non mancheranno. La sceneggiatura era più da telefilm, non per niente dura poco meno di un'ora e venti; e gli effetti visivi, oggi come oggi, possono far sorridere, sembrando quasi da cartone animato, make up compresi. Ma è anche un puro "fantanni80" movie, dallo spirito alla colonna sonora fino ai dialoghi, effetti compresi. Un'occhiata quindi la merita, soprattutto per chi quegli anni cinematografici li ha vissuti.
MEMORABILE: Le tipologie alieniche, come il killer che fa il lavoro sporco e una sorta di scimmiotto da guardia; Il collegamento mentale per mostrare l'antefatto.

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  • Homevideo Buiomega71 • 22/03/16 19:13
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    Direttamente dalla collezione privata di Buiomega71, la vhs Rca Columbia:

    Ultima modifica: 22/03/16 20:40 da Zender
  • Curiosità Daidae • 2/03/20 06:43
    Compilatore d’emergenza - 1301 interventi
    Nel film è presente Flea, bassista dei famosi Red Hot Chili Peppers. Una delle attrici principali del film (Ione Skye) nel 1987 era invece fidanzata con Anthony Kiedis, voce del gruppo.