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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/04/15 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO
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Puppigallo 22/04/15 09:17 - 5273 commenti

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Utile solo per fare un ripasso dei fatti politico-giudiziaro-mafiosi che sconvolsero l’Italia, questa serie ha come punto debole le storie dei personaggi principali, quelli insomma che servono a diluirla in dieci puntate. A parte la figlia di Mainardi, che parla come se si fosse appena svegliata, gli altri farebbero anche il loro attorico dovere (Accorsi che per il potere venderebbe anche l’anima, il leghista, un po’ macchietta, che almeno si riallaccia alle vittime dell’uranio impoverito e l’attricetta disposta a tutto). Il problema è che tolgono inevitabilmente spazio ai reali accadimenti.
MEMORABILE: Sondaggio scolastico: primo Berlusconi, poi Cossiga e Schwarzenegger; Di Pietro (sembra Joe Pesci) regala a Ligresti il suo orologio (falso); Rana.

Nando 22/04/15 23:16 - 3814 commenti

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Serie di punta del palinsesto Sky, parte decisamente bene con buona introspezione dei protagonisti e un ritmo abbastanza reattivo e credibile. Buone le ricostruzioni del periodo. Personalmente ho notato un'eccessiva critica al sistema Publitalia, ma parliamo di opinioni. Lievemente deludente il finale che non mostra grandi situazioni decisive ma interlocutorie. Bene Accorsi e la Falco, appropriatissima la Leone, scadente e inopportuno Diele.

Gugly 22/04/15 09:18 - 1187 commenti

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Storia di Mani Pulite? No, di sei personaggi che vivono momenti cruciali della loro vita in tale anno; la vicenda che segnò la fine della Prima Repubblica rimane sullo sfondo mentre in primo piano assistiamo forse alla nascita della politica berlusconiana... Gerardi nei panni di uno spregiudicato Di Pietro compare poco ed è un peccato, la serie indulge a troppe scene di sesso e twist poco credibili (il passato di Notte). Il più bravo è Caprino, in un ruolo sfaccettato, seguito dal politico di Imparato. Tea Falco? Spesso inascoltabile...
MEMORABILE: Alessandro Roja nei panni di un poliziotto corrotto ma eternamente Dandi; Caprino ingenuo leghista dal cuore tenero!

Tarabas 23/04/15 12:34 - 1878 commenti

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Preceduta da un battage pubblicitario francamente sproporzionato rispetto al risultato finale, la serie vorrebbe inquadrare un anno chiave dell'Italia recente seguendo il modello di blasonate produzioni Usa. Lo sforzo produttivo è evidente nei set e nelle riprese, molto meno nel cast, quasi tutto sbagliato. La scrittura è ondivaga, si lascia spesso tentare da colpi di scena improbabili e alcune sottotrame sono poco credibili. La Storia è declinata in modo approssimativo, le storie sono scarsamente interessanti. Fortunatamente non ci sarà un 1993 (spero).

Piero68 23/04/15 14:53 - 2957 commenti

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L'errore di partenza è l'aver pensato che il 92 fosse chissà quanto lontano e che inserire personaggi di fantasia su di un vissuto reale (ma soprattuto tragico) fosse un'operazione semplice. Invece gli italiani hanno ancora memoria di quel periodo e né Gagliardi né Accorsi o gli sceneggiatori avevano il talento per poter riuscire in questa operazione delicata. E così, altro che Tangentopoli, siamo di fronte all'ennesima fiction con i soliti personaggi e con un comparto tecnico e attoriale francamente non all'altezza. Alla fine rimane solo la noia.

Ultimo 24/04/15 10:22 - 1655 commenti

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Nell'anno dello scandalo "Mani-pulite", si intrecciano le vicende di diversi personaggi della Milano dei primi anni 90. Non credo possa piacere a tutti, poiché gli autori hanno deciso di concentrarsi più sulle vicende dei protagonisti, comunque interessanti e in grado di descrivere al meglio gli archetipi di persone del periodo. Bravi Accorsi e Caprino su tutti, poca roba Tea Falco (da come parla pare in perenne stato catatonico...). Di Pietro resta sullo sfondo, così come la vicenda Tangentopoli. Riuscito, ma non oltre **!.

Ilcassiere 13/05/15 10:24 - 284 commenti

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Ma perché osannare De Niro, Jack Nicholson, Sean Penn... quando abbiamo Tea Falco? Questa serie va vista solo per la sua straordinaria interpretazione, roba da far venire i brividi... nemmeno Alberto Tomba in Alex l'ariete aveva raggiunto questi livelli. Per il resto la serie non è che brilli particolarmente. Il mix tra vicende reali e storie personali dei protagonisti, che così bene aveva funzionato nella serie Romanzo criminale, qui scricchiola molto. Peccato perché l'idea di partenza (di Accorsi) aveva un gran potenziale.

Galbo 5/02/16 07:06 - 12392 commenti

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Durante il periodo di "tangentopoli" le storie di un gruppo di personaggi si incrociano tra loro. Produzione italiana targata Sky, 1992 può costituire un utile "ripasso" per chi volesse conoscere una parte della storia italiana recente che scorre come sfondo alle varie vicende. Discretamente realizzata, la serie è limitata dalla stereotipata caratterizzazione dei personaggi principali, troppo spesso privi dello spessore necessario e protagonisti di vicende poco interessanti. Discreta la prova del cast, con qualche vistosa eccezione in negativo.

Ryo 12/02/16 00:37 - 2169 commenti

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Ho trovato la serie molto gradevole e girata in modo da destare la curiosità anche mia, che quegli anni li ho vissuti e so già cosa succederà. Molto interessante il personaggio del Padano, molto più banale quello del protagonista, Accorsi. L'idea è buona e funzionale; non raggiunge i livelli di Gomorra, ma l'intento è tutt'altro.

Vito 22/02/16 04:53 - 695 commenti

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Con gli anni '90 finisce definitivamente l'era spensierata degli Yuppies, di Via Montenapoleone e delle Vacanze a Cortina. Le inchieste di Mani pulite mostrano all'Italia l'altra faccia dell'Impero, un mondo fatto di corruzione, tangenti e mafia. La serie ha il merito di usare uno stile asettico, quasi da fantascienza, per raccontare le indagini del pool di Di Pietro e le storie dei vari personaggi che popolano questa sorta di Repubblica delle banane in acido: pubblicitari, ricche ereditiere, aspiranti showgirl senza scrupoli, leghisti reduci dall'Iraq...
MEMORABILE: Le apparizioni fantasmatiche del Cavalier Berlusconi.

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Jandileida 23/05/16 09:48 - 1565 commenti

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Al confronto con altre serie nostrane, soprattutto recenti, non fa proprio una bella figura ma riesce comunque a ergersi un pizzico al di sopra della mediocrità di un feuilleton medio di Rai Uno. Magari c'entra il fatto che l'idea sia di Accorsi che anche qui dona la sua unica espressione al protagonista (più o meno) della vicenda. Non è un Petri e non è un Rosi, quindi i fatti sono narrati più guardando alla spettacolarità che all'inchiesta; anche le storie secondarie lasciano il tempo che trovano. Buoni attori, discreta ricostruzione ambientale.

Ira72 24/02/17 10:47 - 1313 commenti

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Peccato aver romanzato tanto un periodo pregno di eventi reali quale fu Tangentopoli. Peccato aver indugiato su siparietti da telenovela anziché aver meglio approfondito casi di cronaca importanti. E' questo, sostanzialmente, a togliere spessore (e pallini) a "1992". Perché il ritmo scorrevole c'è, la cura di diversi dettagli pure e la maggior parte degli attori (Accorsi in primis) ben rendono glorie (poche) e misfatti (tanti) dell'epoca. Surreale Tea Falco, dalla dizione talmente "biascicata" che, fatta o meno di droghe, parla con la stessa cadenza.

Il Dandi 9/06/17 09:53 - 1917 commenti

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Novello Don Draper (cinico e geniale pubblicitario dal passato ricattabile) nella Milano di Tangentopoli. Idea valida sulla carta ma dalla realizzazione stereotipata, che oscilla tra l'affresco storico à la Giordana e il glam à la Sollima, senza evitare cadute nel trash; il Dell'Utri prudente e severo convince più del Di Pietro spaccone e nonostante i divertenti self cameo (Giovanni Rana, Boldi) restano le ombre di protagonisti veri (Berlusconi, Craxi) impallati dai protagonisti della fiction: più vouyeristico che davvero interessante.
MEMORABILE: Di Pietro (che parla inspiegabilmente napoletano) esorta la sua squadra: "Qua facciamo la storia, signori: Rock'n'Roll"! (sic)

Hackett 10/06/17 15:37 - 1867 commenti

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Utile per i giovanissimi dell'epoca che non hanno vissuto consapevolmente la vicenda di Tangentopoli, utile per chi l'ha vissuta distrattamente e magari viene colto dalla voglia di approfondire con fonti più corpose e puntuali. L'operazione voluta da Accorsi ha comunque un suo valore, etico e commerciale e non meriterebbe di essere valutata con leggerezza. Certo non tutto convince, da alcune scelte del cast ad alcune soluzioni narrative, ma l'idea è buona e va incoraggiata.

Gabrius79 15/08/18 14:41 - 1427 commenti

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La serie ha un discreto ritmo e offre una sorta di ripasso di quel periodo, ovvero quello in cui iniziò Tangentopoli, ma le storie dei vari personaggi a volte scadono nella noia e fanno inevitabilmente calare l’attenzione. Accorsi, Diele e Caprino hanno i personaggi più riusciti, mentre il reparto femminile con la Leone e la Falco stenta a decollare.
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  • Discussione Zender • 24/05/17 08:22
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Stavolta tocca, cambiando totalmente il titolo.
  • Discussione Tarabas • 8/06/17 18:06
    Segretario - 2069 interventi
    Kaciaro ebbe a dire:
    esatto e poi quando recita l'omelia in chiesa e' un momento veramente di grande intensita'emotiva,forse e'anche avvantaggiata dal fatto che ruolo del fratello e' palesemente inferiore...quindi tutta l'attenzione e'su di lei !!!


    Grande intensità uditiva, semmai, nel senso che per capire quello che dice bisogna mettersi le cuffie.

    Ma buone, di marca, no quelle del mercatino.
  • Discussione Il Dandi • 8/06/17 21:50
    Segretario - 1488 interventi
    Sto guardando la serie con colpevole ritardo e mi faccio due domande, una cretina e una più seria:

    1) Il "Da un'idea di Stefano Accorsi" sui titoli di testa, a quale idea si riferisce esattamente? Al fare una fiction in cui gira scene di sesso con sex-symbol di ogni epoca, da Miriam Leone a Dalila Di Lazzaro?


    2) È un'impressione solo mia, o il protagonista (Roberto Notte) è preso di preso da quello di Mad Men (Don Draper: pubblicitario geniale ma cinico, spregiudicato, ricattato dagli indicibili segreti sepolti nel suo passato e con figlioletta adolescente al seguito da scandalizzare)?

    P.S.
    A voi stabilire quale fosse il quesito cretino ;)
    Ultima modifica: 8/06/17 21:51 da Il Dandi
  • Discussione Gugly • 9/06/17 00:19
    Portaborse - 4710 interventi
    Sulla prima domanda: la presa in giro dura tuttora!
  • Discussione Tarabas • 9/06/17 10:47
    Segretario - 2069 interventi
    Se l'hanno preso da Mad Men, hanno preso una cantonata. Direi che per pareggiare la profondità di scrittura del personaggio di Don Draper, dovrebbero arrivare fino al 2093.
  • Discussione Il Dandi • 9/06/17 11:04
    Segretario - 1488 interventi
    Comprendo che il semplice paragone ti appaia fastidioso e blasfemo, ma al netto della riuscita qualitativa mi sembra lampante che il modello di riferimento fosse quello, le caratteristiche (sulla carta) ci sono tutte.
  • Discussione Tarabas • 9/06/17 11:55
    Segretario - 2069 interventi
    Non saprei, il contesto è completamente diverso e anche il ruolo del personaggio nella narrazione.

    Draper è il protagonista, o meglio il primus inter pares di una storia molto complessa.

    Notte è una specie di "filo conduttore" di una rievocazione di fatti storici (malamente) raccordati a vicende private di alcuni personaggi fittizi, vicende peraltro marginali rispetto ai fatti storici.

    Ci può stare il parallelo, ma a me convince relativamente, forse perchè le due serie non mi pare possano stare sullo stesso ring per evidente differenza di categoria pugilistica.
  • Discussione Il Dandi • 9/06/17 13:38
    Segretario - 1488 interventi
    Tarabas ebbe a dire:

    Ci può stare il parallelo, ma a me convince relativamente, forse perchè le due serie non mi pare possano stare sullo stesso ring per evidente differenza di categoria pugilistica.


    Ma il parallelo non lo fa nessuno, e tuo pallinaggio è vicino al mio in entrambe le serie. Dico solo che "Mad men" potrebbe averlo visto (e apprezzato) anche Accorsi, cercando (invano) di prenderlo a modello. Perché negargli una velleità simile?

    Io per esempio, confesso di aver mangiato il Maxibon, talvolta. :)
  • Discussione Tarabas • 9/06/17 16:01
    Segretario - 2069 interventi
    In questi termini, sono d'accordo, pur essendo un adepto del Cucciolone.
  • Discussione Kaciaro • 10/10/19 15:01
    Galoppino - 506 interventi
    comunque io dico che mi e' piaciuta certo si poteva approfondire di piu' sugli eccessi puttaneschi all'interno di pubblitalia,
    ma Accorsi mi e' sembrato molto credibile,non mi e' piaciuta l'ossessione della malattia indotta dal cattivone a Diele,
    un Di Pietro un po' macchietta ma molti confermano che lui era proprio cosi',
    la Tea che nel film di Bertolucci , mi aveva fatto accapponare la pelle, qua mi e' sembrata molto convincente,
    Roja che si trascina tutto il tempo con questo ricatto della siringa,
    bravissimo il commissario Manara rasato a zero nella parte del cafone leghista ,
    bravissimo Imparato nella parte del vecchio democristiano collusissimo....
    la Miriam Leone che dire parla da sola....ma ci saranno seguiti che voi sappiate???