Vulcano - Los Angeles 1997 - Film (1997)

Se deve cadere una meteora o innalzarsi una gigantesca onda che sommerga una città, al 90% la povera New York si troverà nei guai. Ma se dobbiamo far spuntare un bel vulcano accanto ad una baracchina per gli hotdog, allora cosa abbiamo di meglio se non Los Angeles? L'originalità della storia è che non parla del solito rischio Big One (anche se la sua presenza aleggia sempre), ma di un sano, vecchio vulcano, con tutti i contro e i contro dati dalla sua presenza. Buona l'idea, quasi adeguati gli attori, ma la pellicola non prende come dovrebbe.

Americanata dove persino il bravo Tommy Lee Jones non ne esce molto bene (ma almeno è piuttosto simpatico). I personaggi sono scolpiti con il machete (figlia del protagonista e sismologa insopportabile su tutti). Non parliamo poi delle situazioni (le solite bombe lapilli che esplodono al contatto col terreno, il bianco che odia i neri, il bambino da proteggere, l'eroe che si immola sciogliendosi). Insomma, un festival delle banalità con un passabile effetto lava e una soluzione finale sbrigativa e assai poco convincente. Perdibile.

Film quanto mai banale uscito quasi contemporaneamente al più riuscito Dante's peak, si basa sulla creazione di un vero e proprio vulcano nel centro della città di Los Angeles. Da questa improbabile premessa parte un film prevedibile dalla prima all'ultima inquadratura, appena passabile sul fronte degli effetti speciali ma assolutamente deficitario sugli altri aspetti a partire dalla banale caratterizzazione dei personaggi che (forse con l'eccezione del protagonista) risultano assolutamente inadatti.

Uscito in contemporanea a Dante's Peak e di gran lunga migliore. La storia non sarà il massimo dell'originalità ma almeno qui la tensione nella prima parte non cede mai, anzi cresce di minuto in minuto. Discreta la regia di Jackson e ottimi gli effetti speciali, di molto superiori a quelli della pellicola rivale. Buono il cast capeggiato da un credibile Tommy Lee Jones.

Potremmo definirlo un film catastrofico sui generis - ambientazione e trama non dicono nulla di nuovo - ma realizzato con una certa cura. Tommy Lee Jones dà abbastanza smalto, pur nei limiti della sceneggiatura, e si avverte un minimo di tensione. Poco incisivi gli altri caratteri.

Discreta pellicola catastrofista che farà da "viatico" (seppur involontariamente) per tutta una sequela di peplum distruttivi ad alto contenuto di effetti speciali. Paradossalmente però, la parte migliore di questa pellicola è quella iniziale, il preludio, il crescendo di tensione che porta al climax... Poi, improvvisamente, il crollo verticale di tutto, dalla sceneggiatura fino alla recitazione... Si lascia guardare, ma non è che sia poi questo granché... Innocuo.

Un vulcano sotto la città di Los Angeles è foriero di distruzione apocalittica. Ancora un film catastrofista, uno dei più balzani se consideriamo le premesse, e uno dei soliti tronfi di buoni sentimenti, scene spettacolari e improbabile lieto fine come tutti gli altri. La scena in cui una sbiadita giovincella con biondissimo bambino frignante rimane immobile mentre un grattacielo sta crollando, dal cui impatto viene salvata incongruamente dall'eroe di turno che la sposta di due centimetri dà la piena fotografia dell'infimo livello del film.

Idea interessante, molto meglio della media dei catastrofici anni '90. Cosa succede quando a Los Angeles spunta adirittura un vulcano? Molte belle cose, per noi amanti del genere catastrofico. Poi c'è il convincente Tommy Lee Jones protagonista, ottimi effetti catastrofici (il crollo del palazzo, la lava nel metrò). Si lascia vedere molto volentieri.

Quasi contemporaneo all'analogo Dante's Peak, anch'esso catastrofico vulcanifero, può contare su un attore più convincente nella parte del duro della situazione (il sempre affidabile Tommy Lee Jones) e su una location più movimentata, dato che l'eruzione minaccia una grande metropoli e non uno sperduto paesino piedemontano. Però gli altri caratteri sono uggiosi (in particolare, la figlia è irritante assai) e l'epilogo del tutto insoddisfacente, anche dal punto di vista prettamente spettacolare.

Catastrofico non del tutto riuscito; i tempi d'oro del genere sono lontani ma anche alcuni buoni prodotti contemporanei (Daylight, Armageddon). Tanti effetti speciali, molte scene d'azione e atti di eroismo a profusione, ma la storia non avvince e se non si può fare a meno dal trovare il ritmo buono, è difficile farsi coinvolgere dal punto di vista emotivo. Buona la prova del sempreverde Tommy Lee Jones, un po' meno quella del resto del cast.

Disaster movie davvero tremendo. Non riesco a salvare nulla, in questo pasticcio di film. Il protagonista (Tommy Lee Jones) che porta sua figlia nel mezzo di un'immane catastrofe e a un centimetro dalla lava (e chi non lo farebbe) lasciava già presagire il peggio. Non parliamo delle soluzioni ridicole che vengono adottate per arginare la lava... Nel termine "americanata" è racchiuso, forse meglio di un commento più lungo, tutto il valore del film. Insalvabile.

L'idea di ambientare l'eruzione in piena Los Angeles appare interessante (rispetto alla più tradizionale location in Dante's Peak), ma il connotato urbano ha i suoi pregi ma anche difetti. Tommy Lee Jones, bisogna dargliene atto, è bravo: corre, urla, salta, però la sua interpretazione sarebbe maggiormente apprezzabile se fosse supportata da una spalla adeguata (La Heche è brava ma sarebbe servito qualcosa di più integrativo a Tommy). Nel complesso non è un granché ma ha il pregio importante di non annoiare. Sufficiente. **!

Pellicola catastrofica abbastanza convenzionale, nonostante l'idea del vulcano nel sottosuolo di Los Angeles; mostra evidenti limiti anche se il mestiere di Lee Jones cerca di arricchire il contesto. Effetti speciali sufficienti e situazioni telefonate che conducono a un finale buonista e quasi impossibile.

E invece del Big One ecco a voi un devastante vulcano nel pieno cuore di Los Angeles! Assunto a parte, che come in tutti i disaster-movie lascia il tempo che trova, il film è dozzinale e scontato, con alcuni dialoghi che rasentano il ridicolo involontario. Eroismo e retorica sempre a braccetto e cast mal diretto da uno dei registi più inconsistenti di Hollywood. Qualche effetto discreto qua e là e musiche di Silvestri ampiamente sprecate. Lee Jones fa quel che può ma predica nel deserto. Personaggio della Heche quasi inutile.

Catastrofico di routine, dall'improbabilità delle premesse (un'eruzione vulcanica a Los Angeles) all'anche meno verosimile sviluppo degli eventi, che culminerà in un finale di scarso impatto adrenalinico e, soprattutto, inzuccherato di insopportabile melensaggine al doppio gusto (Tommy Lee Jones che parte al salvataggio della figlia, a sua volta già impegnata nel salvataggio dell'immancabile bambinetto in pericolo). Tutto scorre con meccanica aderenza ai cliché, fra sacrifici eroici e qualche discreto effetto speciale, mentre la tragicità cataclismica resta in perenne torpore. Meh.