Viaggio senza ritorno - Film (1997)

Viaggio senza ritorno

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un gangster movie, firmato Kiefer Sutherland, che segue in pieno il trend tarantiniano della squadra di rapinatori iperviolenti in fuga (più sul modello UNA VITA AL MASSIMO che non LE IENE). Il giovane Sutherland, che si ritaglia anche la parte del vero protagonista, visto che gli altri tre suoi compagni d'avventura recitano stancamente (soprattutto il cult-hero Vincent Gallo), è l'unico disposto a usare la pistola e la violenza sempre e comunque, lasciando dietro di sé (e sempre rimproverato dai suoi, più umani, compagni) una prevedibile...Leggi tutto scia di sangue. La novità sta nella figura di Gordon, un loro ostaggio che inizia subito a vedere nei suoi sequestratori un modello da seguire (“Loro guadagnano in un giorno quello che io guadagno in un anno”, avrà modo di dire all’esterrefatta moglie). Purtroppo la regia di Sutherland è ancora immatura. Nel film naturalmente, visto l'argomento, c'è un certo ritmo, i dialoghi sanno essere a volte meno stupidi di quanto si possa pensare, però regna incontrastata la mediocrità. Sia per la scelta di una storia che di nuovo, eccetto il personaggio di Gordon, non ha davvero niente di non stravisto, sia per la scarsa convinzione del cast, spaesato in quasi tutti i suoi componenti (oltre a Sutherland si salva forse solo Martin Sheen in partecipazione straordinaria). Musiche di maniera, violenza sparsa a piene mani ma esplosiva solo in un paio di casi. Manca la scintilla, il tocco del genio (anche solo in pochi particolari) che distingue un gangster movie riuscito da uno dei troppi superflui epigoni. VIAGGIO SENZA RITORNO è un film corretto, a tratti piacevole ma modesto.

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Enricottta 22/06/10 16:03 - 506 commenti

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Regia di Kiefer Sutherland, che è anche il protagonista di un film che appare una scopiazzatura del genere, con implicazioni psicologiche, riferendosi al ruolo dell'ostaggio che diventa complice (sindrome di Stoccolma). Cameo efficaci, un Vincent Gallo grande, meno grandi le interpreti femminili. Storia stupida, come gran parte dei crimini "ciovanili", Si può vedere, ma non vi aspettate troppo.

Rambo90 30/04/13 23:29 - 7661 commenti

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Non male questa regia di Kiefer Sutherland: è un road movie violento ed eccessivo, sulla scia dei primi di Tarantino ma forse con meno cupezza e più umanità nei personaggi. Il cast è molto buono: Sutherland fa lo schizzato e gli riesce benissimo, Gallo e Williamson interpretano correttamente i suoi soci più benevoli e meno violenti, Pollak fa l'ostaggio affascinato dal loro modo di fare e ci sono gli ottimi cameo di Martin Sheen e Rod Steiger. Il reparto femminile è un po' anonimo ma il film scivola via senza problemi; buone le scene d'azione.

Didda23 12/10/15 16:24 - 2424 commenti

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Un road-movie canonico sia nella messinscena sia nello sviluppo narrativo (finale compreso), che ha tre pregi che lo rendono un prodotto sufficiente e da rispolverare: Pollak affetto da una sorta di Sindrome di Stoccolma; le esplosioni di violenza inaspettate in alcuni frangenti; la bravura di Gallo che dona al proprio personaggio un'anima fragile e romantica. Per il resto Sutherland attore si ritaglia un personaggio poco nelle sue corde, mentre come regista non mostra di avere quella creatività che avrebbe potuto supplire alla mancanza di esperienza.
MEMORABILE: Il rapporto d'amore fra Gallo e la sua fidanzata; Il finale nonostante la prevedibilità.

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  • Discussione Raremirko • 15/12/19 22:48
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Esordio iperviolento per Sutherland, qui pure coprotaognista pluriomicida; action e road movie si fondono e, pur con qualche ingenuità, l'intrattenimento è salvo.

    Gallo è ormai una garanzia di qualità, la sua presenza onora prodotti anche solo discreti/medi.

    Non male, anche se a volte facilone.