Tusk - Film (2014)

Tusk
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Tusk
Anno: 2014
Genere: horror (colore)
Note: Nei titoli di coda non è citato Johnny Depp ma Guy Lapointe, nome del personaggio da lui interpretato nel film. Molti personaggi sono ripresi in "Yoga hosers - Guerriere per sbaglio".
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Discutendo con un ascoltatore del suo podcast di un'idea assai bizzarra (il dialogo è nei titoli di coda), il regista Kevin Smith decide di trasformarla in film: questo. Un film in cui il protagonista (Long) è proprio il co-conduttore di un podcast di successo deciso ad andare fino in Manitoba (Canada) a scovare l'autore di un video virale di Youtube. Arrivato lì, tuttavia, scopre che questi è defunto e il rischio di aver fatto un viaggio a vuoto lo spinge a contattare un misterioso signore (Parks) che lo ospita a casa per raccontargli di sue bizzarre avventure passate. Ma siamo in epoca di serial killer che si nascondono dietro l'angolo, e quindi il finire sequestrati a scopo di tortura è ormai...Leggi tutto l'ipotesi più probabile, in casi simili; e stavolta le intenzioni del losco signore sono persino più folli della norma. Ancora un'idea che poteva reggere per un cortometraggio viene presa e stirata per 90 minuti, col risultato di dover inserire personaggi di dubbio gusto (l'investigatore privato interpretato da un irriconoscibile Johnny Depp) e monologhi verbosissimi che, per quanto ben scritti e correttamentre interpretati, rischiano di annoiare presto il povero spettatore. La mano di Smith (pure sceneggiatore e montatore) si sente ancora nella capacità di scrivere meno banalmente della media (lo si intuisce per esempio negli scambi tra Long e la Rodruiguez), ma non basta spingere sul pedale del grottesco per pensare di uscir bene dalle insidie della monotonia. Il simil-Clouseau di Depp (da noi riconoscibile più dal suo doppiatore che dal volto) è l'ennesimo figlio dello sterile macchiettismo al quale l'attore sembra non riuscire più a sottrarsi, gigione sempre più al limite della sopportazione. Maggiormente interessante la follia cui Parks rende un buon servizio, per quanto figlia di quella tipica dei suoi colleghi alle prese coi centipedi umani; e se non altro il finale decisamente sopra le righe e indirizzato verso un'inedita parodia del genere che mescola utile cinismo a soffocata pietà non lascia indifferenti. Certo bisogna avere una discreta predisposizine alla goliardia, per apprezzare...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 19/03/15 DAL BENEMERITO DANIELA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 10/07/15
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Capannelle 10/07/15 17:46 - 4394 commenti

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Film che vorrebbe toccare picchi di grottesco e spiazzare lo spettatore ma ci riesce solo in parte, causa l'eccessiva verbosità (e l'insipienza di alcuni dialoghi) che a esempio rende urticante tutta la parte iniziale. Si fa fatica a capire ed empatizzare coi personaggi e quello di buono che viene costruito con l'operazione nella villa (qui l'atmosfera funziona) viene poi dissipato con l'arrivo del detective canadese e altre situazioni stucchevoli che forse solo i fan degli attori e chi coglie tutte le inflessioni dialettali possono apprezzare.

Daniela 19/03/15 10:45 - 12606 commenti

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Podcast losangelino in trasferta canadese a caccia di personaggi bizzarri per la sua trasmissione si imbatte in un vecchio marinaio con molte storie da raccontare... Il sonno della ragione produce mostri ma cosa sognano i mostri? Howard Howe, parente stretto del caro Dr. Heiter, ha il sogno di ricreare l'amato compagno perduto e questa volta forse ci riuscirà. Dopo Red State, un altro buon horror per Smith, disturbante ma anche perversamente divertente. Chi ama l'humor nero pece troverà pane (e pesce) per i suoi denti.
MEMORABILE: "Ti abbiamo portato un regalo..."

Mtine 20/04/15 15:35 - 224 commenti

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Da un'idea neanche troppo originale (Cronenberg ci ha fondato una carriera) un curioso impasto di ingredienti tipici dell'horror puro e del thriller psicologico, mescolati con quelli del grottesco e della commedia nera. Ne esce fuori un film che alterna momenti geniali (l'incontro con Hemingway, l'entrata in scena di Depp) a cadute di stile ridicole e insopportabili (tutti gli ultimi 15 minuti). Si termina la visione profondamente insoddisfatti, nonostante la consapovolezza di aver avuto davanti un film insolito e, a suo modo, piacevole.
MEMORABILE: Le parole e il tono del regista durante i titoli di coda, quasi a voler chiarire lo spirito reale del film.

Viccrowley 5/05/15 00:44 - 814 commenti

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Dopo il buon Red state continua il sodalizio tra Smith e Michael Parks con risultati convincenti. Tratto da un podcast reale, il film è un riuscito connubio tra l'horror grottesco, la satira e la commedia condito da una spruzzata di misoginia invero inquietante. Parks incarna nuovamente un personaggio sul baratro della follia e il suo duetto con Long nella misteriosa magione è un esempio di scrittura scintillante e delirante al tempo stesso. Artigianali e ridicoli gli effetti speciali, così creati per dare al tutto un senso ancor più straniante.
MEMORABILE: L'operazione chirurgica; L'ottimo finale.

Schramm 11/06/15 17:26 - 3490 commenti

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Facendo tesoro dello stralunato apprendistato comico fatto con Clerks prima e con Dogma poi, Smith arrota lame già sguainate in Red State e riduce all’impotenza stupefattiva con una carrolliana parafrasi del Dottor Moreau riletta da Six con esiti oltremodo originali, dove raccapriccio e grottesco, cifra comica e orrorifica fanno 69 tra l’anodo dell’ottimamente somatizzata e rielaborata lezione di Brooks e il catodo di Mengele riletto da Mou. Si ride dove proprio non si dovrebbe e si freme di disagio dove meno lo si aspetta in un seminario sulle subdole potenzialità del grottesco eretto a cinema.

Didda23 6/07/15 15:07 - 2424 commenti

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Il vero problema dell'opera di Smith è che c'è un abisso fra l'intento e la realizzazione (in tal senso sono illuminanti le parole del regista sui titoli di coda). Il risultato è un'opera stramba e spiazzante soprattutto per la difficoltà di comprensione del registro: commedia? horror? grottesco? L'empatia rasenta lo zero assoluto e i dialoghi non sono all'altezza delle aspettative. L'atmosfera generale non è poi così male, come le prove attoriali (eccezion fatta per Depp, troppo caricaturale e scontato). Non mi ha entusiasmato, ma ha un non so che di curioso che lo rende interessante.

Pumpkh75 2/08/15 11:50 - 1736 commenti

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Suvvia, a leggerne la sinossi (vecchietti folli e trichechi?) si teme la fesseria con pochi eguali. La visione lo riscatta e alla grandissima: gustosamente grottesco e ambiguamente disturbante, trastulla con alieni dialoghi Tarantinati e con economiche performance splatter che mi hanno evocato il rampante Henenlotter. Una matrioska di morbosità, allegria, disgusto e quasi quasi commozione: forse Smith ci prende in giro, ma ci scopre lieti di un’ingenua consapevolezza. Da psicanalisi: si finisce con l’adorarlo e non si capisce bene il perché.

Giùan 5/10/15 11:34 - 4528 commenti

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Non fosse per la puerile appendice dei titoli di coda, si sarebbe meritato un più positivo commento. Smith però non si fida dell'intelligenza del proprio spettatore, rinforzando con dozzinale sberleffo cinefilo il messaggio che il suo film (il cinema tutto?) sia una goliardica presa per i fondelli (ma va?!?). Peccato perché l'idea del malato rapporto tra Parks e Long ha una sua disturbante profondità, così come l'assurdità grottesca del contorno (la ricerca del podcaster, il confronto Usa-Canada, Lapointe) è di una necessità che ne fa perdonar la succedaneità.
MEMORABILE: La trasformazione di Long; Lo scontro in piscina tra Long e Parks.

Cotola 9/01/16 19:18 - 8998 commenti

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Pur alternando diversi registri tra cui quello comico-grottesco, il film riesce ad intrigare e coinvolgere pienamente lo spettatore già dopo pochi minuti. A partire da quando il protagonista entra nella casa del marianio, si respira un'aria di mistero che cresce sempre di più per poi lasciare il posto all'inquietudine che crescerà sempre di più col procedere del plot. La parte finale è un discreto pugno nello stomaco. Evitabili invece certi flashback che smontano un po' la tensione accumulata. Buon film che forse non tutti gradiranno per le diverse "coloriture" utilizzate.

Rambo90 23/08/16 16:29 - 7661 commenti

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Smith mette insieme un horror grottesco, che difficilmente potrà piacere a tutti ma che ha almeno due o tre frecce al suo arco, in primis una trama bizzarra e accattivante, ben gestita nella prima metà davvero inquietante e dalla buona atmosfera. Poi il giochino si fa un po' troppo lungo, tra flashback noiosi e un Depp particolarmente insopportabile, per nulla divertente nel suo macchiettismo. Bravi invece gli altri, soprattutto Parks. Disturbante ma purtroppo anche noioso in più punti.

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Mco 7/03/17 18:58 - 2323 commenti

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Tusk coniuga il vecchio con il nuovo, i racconti leggendari al tepor di camino con le nuove emozioni che offre la rete. Un podcaster di fama si arrampica fino in Manitoba pur di conoscere un folle, ma si imbatte in un altro. Tra credenza popolare e favola nerissima, Smith estremizza le conseguenze dell'egotismo sviscerato e ne crea una nemesi quasi epica con la figura di Howard Howe. Mutazioni e mutamenti, parole e grida, amori e tradimenti. Il tutto coronato da un finale di gran presa emotiva. Un viaggio filmico da intraprendere.
MEMORABILE: La "danza" nella vasca, in memoria dei tempi passati...

Taxius 9/03/17 11:07 - 1656 commenti

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Un folle vecchietto si diverte a rapire persone per trasformarle in trichechi. La trama appare fin da subito piuttosto bizzarra e grottesca al punto che ci si aspetta una sciocchezza, ma per fortuna non è così perché Tusk è un film geniale e assolutamente originale che resta impresso nella mente. Inquietante e misterioso, si fa seguire dall'inizio ai titoli di coda lasciandoci a bocca aperta nell'imprevedibile epilogo. Spaventoso e divertente allo stesso tempo. Consigliato.

Jena 13/08/17 09:46 - 1547 commenti

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Sconvolgente! Kevin Smith, dopo le demenziali commedie degli anni precedenti, sforna un horror grottesco che fa sorridere (poco) e mette i brividi (tanti), con momenti di vera, allucinata follia. Ci sono Cronenberg e La Mosca 2, Freaks e il Centipede umano con qua e là una spruzzata di Clerks. Incredibile ma è così. Michael Parks al suo massimo, da Oscar nell'interpretazione della vita, ma convincenti anche gli altri attori (c'è pure irriconoscibile Johnny Depp). Pazzesca e indimenticabile la trasformazione di Justin Long in tricheco umano. Allucinante.
MEMORABILE: I racconti di Michael Parks; La creazione del tricheco umano; Il pasto col pesce; La lotta tra i due trichechi umani.

Hackett 18/09/17 08:01 - 1865 commenti

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Kevin Smith mescola ancora le carte e ci sorprende con un film molto diverso dal suo precedente, ma che contiene sempre gli elementi distintivi del suo cinema. Si parte quasi con una commedia on the road per scivolare ben presto in un horror grottesco e beffardo. Certo la storia è "al limite", ma a tratti ricorda nello stile gli episodi più riusciti di Ai confini della realtà. Gustoso cameo di Depp.

Jdelarge 13/12/17 18:57 - 1000 commenti

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Discreto film che, nonostante un messaggio di fondo piuttosto banale che si esaurisce in una misantropia esagerata nei confronti di un essere umano completamente rimbecillito dalla modernità, riesce quantomeno a intrattenere grazie a un'ambientazione e ad alcune battute ben congegnate. La regia, in ogni caso, sembra più interessata a prendersi gioco dello spettatore che a conferire personalità al film. Trascurabile.

Anthonyvm 5/06/18 23:40 - 5615 commenti

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Una specie di risposta a The human centipede, ma declinata secondo lo stile eccentrico e la grande cura nei dialoghi del buon Kevin Smith, che qui si sbizzarrisce in un body horror paradossale che sembra quasi parodizzare certe derive moderne del genere. Il ritmo è ovviamente molto lento, scandito da conversazioni lunghe e dettagliate e flashback non sempre utili ai fini della trama. Tuttavia vedere due uomini-tricheco combattere sanguinosamente sulle note dei Fleetwood Mac fa dimenticare ogni difetto. Particolare e divertente, da provare.
MEMORABILE: L'aspetto dell'uomo-tricheco costruito dal folle Parks.

Thedude94 26/05/19 18:40 - 1084 commenti

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Commedia dai toni un po' horror, in pieno stile Smith, che non è ai suoi massimi livelli, ma spicca per originalità e assurdità dei fatti narrati. Il protagonista Long recita bene la sua parte, ma su di tutti si fa notare l'antagonista, uno splendido e inquietante Parks; il cammeo di Depp è invece quasi una macchietta. La regia è buona, gli effetti visivi ok, anche se semplici e non molto spaventosi. Per il resto la parte centrale è la migliore; cala infatti nel finale e si perde delle volte in discorsi inutili lunghi e poco utili. Non male.

Gabigol 30/08/19 16:12 - 569 commenti

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Il soggetto presta troppo il fianco alla ridicolaggine... ma Kevin Smith tratteggia un contesto così grottesco, sopra le righe e fondamentalmente tragicomico (l'aggettivo più calzante, per quanto riduttivo) da confezionare una storia che si imprime nella mente. Senza lesinare né in scene esplicite né in un viscidume di fondo nei dialoghi, caratteristiche depositarie di una misantropia irredimibile verso la natura umana, il film si contamina di un registro da commedia grottesca per portare alle estreme conseguenze il body-horror. Disturbante.
MEMORABILE: L'aneddoto su Hemingway; L'operazione preliminare; La trasformazione in tricheco; Il ballo in piscina; L'esordio di LaPoint; Il finale desolante.

Rufus68 20/12/19 17:27 - 3819 commenti

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Sorprendente e terrificante horror, sospeso tra grottesco e satira di costume, che Smith riadatta vagamente da un celebre racconto di Robert Bloch. La trasformazione dell'uomo in animale, la parte orrida del film, si somma a una considerazione critica dei social media che trasformano davvero l'uomo in bestia da circo e l'umanità in spettacolo ridanciano da donare al miglior offerente. Debole solo il personaggio di Depp che, ovviamente, cerca di strafare alla Closeau. Ottimo, invece, Parks.

Fedeerra 11/02/20 05:44 - 770 commenti

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Smith in poche parole ci dice chiaramente che il vero animale è l’uomo e lo fa utilizzando tutti gli elementi del cinema grottesco. Si ride sì, ma a denti molto stretti e il terribile calvario subito dal protagonista diventa un po’ anche quello dello spettatore. Tusk fonde così black humor, horror e dramma, con momenti di puro orrore e un finale strappalacrime (che non piacerà a tutti). Bravissimo Michael Parks.

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Kinodrop 26/04/20 19:47 - 2909 commenti

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Smith (anche in questo caso) ci propone qualcosa di poco definibile in cui si alternano vari ingredienti (dalla commedia al grottesco, da una spolverata di horror allo pseudo simbolico), aggravato da un'irrefrenabile verbosità e personaggi ritagliati un po' alla bell'e meglio. Di folli, misantropi e sadici se ne sono visti tanti, ma questo "trichecofilo" supera di gran lunga l'accettabilità e si ha l'impressione di esser menati per il naso. Incuriosisce il primo incontro tra Wallace e Howe con le sue storie mirabolanti, ma solo per poco. Deludente.

Magerehein 22/09/22 10:54 - 977 commenti

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Un film perfido (ma il protagonista si merita quella fine) che si muove sul filo del rasoio, in quanto certe sequenze sono in bilico fra colpo di genio e trash. Purtroppo sembra che, una volta mostrato il "prodotto finito", le idee latitino e ci si incarti in scelte opinabili (Depp ridicolo e verboso) per fare minutaggio. Impostato come un horror puro forse avrebbe guadagnato punti, in quanto l'idea di partenza (debitrice in parte a Six e in parte a Branagh) è assai disturbante e folle; ma anche così, più beffardo e grottesco che non orrifico, tutto sommato funziona. Ottimo Parks.
MEMORABILE: La suoneria telefonica del protagonista; L'aspetto frankensteiniano e i versi gutturali del protagonista trasformato.

Teddy 9/07/23 18:34 - 808 commenti

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L’atmosfera per certi versi si rifà ai fastosissimi gotici del passato, con fantasie morbose, grottesche e un bel proscenio scenografico. L’insieme però risulta vanificato dalla reiterata scelta di affidare ai personaggi monologhi a oltranza, smorzando in questo modo sia la suspense che la carica inquietante dell’incipit. Rimane comunque un body- horror sui generis, con un mostro decisamente indimenticabile e dalla maschera più tragica che terrifica. Bravissimo Michael Parks.
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  • Discussione Daniela • 3/07/15 10:37
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Didda, non so che replicare...
    Certo è un film stranissimo, e, contrariamente a quel che avviene in altri casi, comprendo che possa non piacere - infatti, quando avevo fatto un fischio a Schramm, avevo messo le mani avanti confessando che non potevo scommettere sul suo gradimento.
    Proprio con Schramm in questi giorni abbiamo fatto un piccolo dibattito su uno degli ultimi film di Miike: a lui era piaciuto ed io invece l'avevo trovato pessimo, sospetto per gli stessi motivi, ma ho avuto conferma, anche in questa occasione, che argomentare CONTRO è più facile che argomentare PRO.
    Non so se capita anche a te: quando vedo un film che non mi garba (esempio: in due giorni ne ho visti quattro di fila) nel commentare mi sento in genere spumeggiante, piena di argomenti e battute, mentre nel commentare pellicole che invece mi hanno interessato, divertito, commosso o spaventato, esprimere le ragioni del gradimento è sempre più difficile...
  • Discussione Schramm • 3/07/15 11:34
    Scrivano - 7693 interventi
    danyta devo argomentare contro alla tua ultima proposizione :D
    c'est à dire che se un film mi prende un casino mi sento spumeggiante pari merito che se mi prende ai nervi o alle gonadi (e i commenti son lì a confermarlo). stesso entusiasmo stesso massimalismo, che sia di colore bianco o nero. se è oro riluco se è escremento faccio pollock con la nutella. insomma, per dire che per me è invero facile argomentare pro, quando c'è da difendere ciò che credo mi abbia fatto amare un film. non voglio esser polemico, anzi, è giusto per dire che non ho difficoltà a sguainar la penna-sciabola in ambi i casi. se mai ne posso avere a volte laddove un film m'ha detto poco o nulla. questo sì. comunque è bello stare insieme per le differenze e i contrasti, uniscono in modo inatteso assai più della sicurezza delle affinità (che spesso basta un niente a far crollare)

    ciò detto, al buon didda rispondo che è proprio la sua grande stranezza ad avermelo fatto amare. è un'apoteosi del grottesco che non sai mai come prendere: ridere non si può perché è proprio tremendo quel che vedi, ma mentre rabbrividisci percepisci anche che dietro a tanta assurdità mengeliana c'è un humor nerissimo che svelle.

    sarà anche che non sapevo davvero una mezza virgola della trama né avevo mai visto la locandina (ignoranza quanto mai beatissima che fa molto gioco e sugo), dato che bene o male spoilera un po' il turn-over dell'opera... arrivare del tutto impreparati a operazioni simili è fondamentali.

    certo, per il resto non è un film strettamente comico, ma

    OCIO CHI NON HA ANCORA VISTO IL FILM NON LEGGA OLTRE

    sto sciroccato che ti cita a man bassa coleridge, hemingway e carroll con un aplomb elisabettiano da attore ottocentesco per poi adottare la personalità di un rozzo contadinotto ignorante, che altro vuoi dire se non che è genialissimo, dai. il suo incontro sul portico con depp (davvero un peccato che quentin non abbia accettato un ruolo che è praticamente un prisma che rilancia tutte le coordinate del suo cinema) è un passaggio che dovrebbe far ridere e invece mette una strizza della madonna, come del resto un po' tutto il film, che come riassumo nel commento riesce a far ridere dove non dovresti proprio e a metterti a disagio dove non te lo aspetti.

    e poi non hai trovato un bel coup de theatre la nemesi karmica del podcaster che fa il cinico sui mutilati e sui nazi-experiments per poi finire a sua volta mutilato per mano di una sorta di mengele che ha letto una volta di troppo misery e shelley?? rozza e retorica ma efficacissima.

    e non meno efficace è il depp che incorpora il doppio polarizzato del mad doctor: logorroico e istrionico uguale, ma tutt'alto che "raffinato" e carismatico.

    FINE SPOILER

    e lo dico da detrattore di smith (ci fosse mai stato prima un suo film che m'abbia convinto appieno)

    a questo punto però didda mi rode un dubbione cui credo di conoscere già il responso: non è che te lo sei sciroppato in italiano? mica perché, con i nostrani doppiaggi alla trullallera non solo ti perderesti l'aplomb delle performance vocali sfumatissime, che checché se ne dica qua fa una enorme differenza, ma l'avresti anche percepito con pressoché tutti i calembours che animano i dialoghi sacrificatissimi, alcuni dei quali strepitosi (che già nei pur egregi sottotitoli si perdono un po'), che -volere o volare- sono uno dei massimi punti di forza dell'opera. in tal caso potrei intuire perché ti abbia in parte lasciato come ti ha trovato.
    Ultima modifica: 3/07/15 13:26 da Schramm
  • Discussione Daniela • 3/07/15 12:02
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Caro Schramm, confermo: faccio fatica a commentare i film belli, anzi i capolavori mi lasciano talvolta senza parole che non siano ordinarie ed usurate, non ho la tua ricchezza di linguaggio e fantasia lessicale - che invidio, a differenza dei tuoi gusti cinefili - in questo campo è meglio ognuno tenga stretti i propri, così possiamo divertirci a bacchettare ;o)
  • Discussione Didda23 • 3/07/15 14:24
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Grazie delle preziose risposte amicici.

    Il film l'ho visto doppiato, ma non credo sia quello il problema...
    Secondo me c'è una mancanza di alchimia fra la componente comica-grottesca e quella horror.

    Per intenderci mi è piaciuto molto di più l'argentino Storie pazzesche che, a mio modo di vedere, miscelava alla perfezione ironia,grottesco,comico e horror

    Probabilmente è la componente comica che non ho avvertito ( sui titoli di coda Smith si diverte alla grande, io manco per niente) e che non mi ha entusiasmato.

    Credo che uno dei motivi che me lo farà ricordare è la presenza dell'ex bambino prodigio Haley Joel Osment, diventato irriconoscibile.
    Stendo un velo pietoso su Depp che si sceglie sempre lo stesso tipo di ruolo che sinceramente ha rotto gli zebedei...
  • Discussione Schramm • 3/07/15 15:35
    Scrivano - 7693 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Il film l'ho visto doppiato, ma non credo sia quello il problema...
    Secondo me c'è una mancanza di alchimia fra la componente comica-grottesca e quella horror.

    Per intenderci mi è piaciuto molto di più l'argentino Storie pazzesche che, a mio modo di vedere, miscelava alla perfezione ironia,grottesco,comico e horror

    Probabilmente è la componente comica che non ho avvertito ( sui titoli di coda Smith si diverte alla grande, io manco per niente) e che non mi ha entusiasmato.


    non so risponderti in merito al raffronto con storie pazzesche dato che ce l'ho da parte da quel dì e non lo vedrò a breve termine. posso però stragarantirti che non c'è dubbio che il doppiaggio abbia snaturato molto l'anima del film, e per le invenzioni linguistiche di ardua traducibilità delle quali i dialoghi son pieni zeppi, e per il lavoro di fino e di cesello vocale operato dagli interpreti. che il sacrificio di questi due aspetti mutili il film, e possa alternarne la percezione credo non possa pioverci manco un goccio. per il resto, per me quando proprio non sai deciderti tra la risata (o il ghigno) e il brivido/disagio, significa proprio che il grottesco ha raggiunto il massimo grado della propria ebollizione. in ogni caso non andrebbe proprio visto come un film comico. non lo è.
    Ultima modifica: 3/07/15 15:36 da Schramm
  • Discussione Didda23 • 3/07/15 15:47
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Ci penserò ancora qualche giorno prima di commentarlo. Guardiamo come si sedimenta...
  • Discussione Schramm • 3/07/15 16:35
    Scrivano - 7693 interventi
    magari se riesci e se l'inglese non ti è ostile, prova a rivederlo tra un po' originale subbato...
  • Discussione Schramm • 15/12/17 16:28
    Scrivano - 7693 interventi
    chiedo lumi sul perché del quadratino verde, del quale mi sfugge il senso. che sequel avrebbe il film?
  • Discussione Cotola • 15/12/17 16:51
    Consigliere avanzato - 3841 interventi
    Beh ... Yoga Hosers...che come scritto nelle note dell'apposita scheda, non è un vero e proprio sequel ma ne riprende alcuni personaggi.
  • Discussione Schramm • 16/12/17 12:42
    Scrivano - 7693 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Beh ... Yoga Hosers...che come scritto nelle note dell'apposita scheda, non è un vero e proprio sequel ma ne riprende alcuni personaggi.

    essendo sbalzato di molte spanne fuori dall'updating quotidiano ignoravo l'esistenza di un sequel apocrifo. ho piuttosto pensato alle vaghe risonanze con hc2. grazie.