The black hole - Film (2006)

The black hole

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Tutto per stare dietro ai cinesi... Un laboratorio scientifico di Saint Luois, Missouri, che stava lavorando a un progetto complicatissimo con cui creare un buco nero dentro un sincrotrone (per farla breve), decide di recuperare lo svantaggio rispetto alla concorrenza orientale accelerando i processi e combinando un casino colossale. Perdipiù l'unica testa sana (Judd Nelson) che lavorava alla cosa non era stata coinvolta negli ultimi sviluppi perché creduto disturbato dalle traversie dovute al suo recente divorzio. Insomma, al Centro non ne hanno fatta una giusta e il risultato è che nei sotterranei si libera nientemeno che un buco nero! Che s'ingrandisce, esce allo scoperto e comincia a distruggere...Leggi tutto da terra tutto quello che trova sulla sua strada. In aggiunta dal suo interno si libera uno strano essere che pare il Predator nella versione invisibile e che si sposta lungo le linee di energia (i tralicci dell'alta tensione, diciamo). Quest'ultimo non parrebbe una grave minaccia, senonché l'unico scienziato che pare interessarsi al problema – a parte i militari, che hanno già optato dopo due minuti per lanciare la solita bomba atomica e farli aspettare è dura – dice che facendo rientrare il Predator nel buco nero si annullerebbe il tutto per una non ben chiara teoria che nessuno (militari e spettatori in primis) ha voglia di ascoltare. Tibor Takács, regista negli Ottanta del curioso NON APRITE QUEL CANCELLO, si è ormai riciclato come regista tv di orribili nefandezze a base di animali assassini e catastrofi climatiche. THE BLACK HOLE, che davvero non ha nulla di non immediatamente dimenticabile, ne è solo uno dei tanti esempi. Gli effetti speciali – al risparmio – sono furbescamente visti in gran parte attraverso i telegiornali che trasmettono le immagini riprese dall'elicottero dei giornalisti in modo da coprire gli ovvi limiti di budget, ma la mancanza di uno script decente riduce il tutto a un continuo batti e ribatti tra lo scienziato dal capello spiritato (Nelson) e i militari che non gli credono, con la sua assistente nonché amante (Swanson) a seguirlo in ogni azione. Lui si preoccupa della figlia e dell'ex moglie (che lo tratta come un imbecille), fatica a coordinarsi con chi lo considera un ostacolo alla soluzione prediletta (l'attacco nucleare) mentre i soldati danno la caccia al predator che zompetta sui cavi. E' tutto un rimpallarsi da un misero scenario all'altro con attori terribili, dialoghi di rara insipienza, effetti speciali che quando non son quelli filtrati dagli schermi tv si riducono a scariche elettriche da fantascienza eighties di serie Z. Il finale ha invece un grande merito: si chiude con una sbrigatività impressionante e lo schermo nero che irrompe non appena scatta il bacio. Qualcuno si dev'essere accorto che era meglio far calare il sipario quanto prima...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/02/15 DAL DAVINOTTI
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