Quella della Descombes, di arrivare a un amore a tre per affrancarsi da tutte le paranoie possessive sul marito, è una tattica troppo cervellotica e macchinosa, che oltre a rallentare il film non mi ha convinto per niente: per me è autolesionismo puro! Paradossalmente la Pierangeli da vittima che era ne esce vincitrice e si concede il giusto alleggerimento da un altro amore, da molto tempo troppo perfetto al punto da diventare prevedibile e scontato. Il film è originale e assolutamente da vedere, ma è anche un po' pesantino...
MEMORABILE: Indimenticabili l'inquadratura e l'espressione della Pierangeli in auto dopo aver ceduto alla tentazione...
La rarefatta fotografia, tra le cose più suggestive del film, incornicia una storia di uno (stra)ordinario legame a tre. Diretto senza tentennamenti e senza inseguire lo scontato scandalo (non dimentichiamoci che il film è stato realizzato sul finire degli anni '60 e probabilmente per il tema trattato relegato nell'oblio), si concentra sulla psicologia dei personaggi. Interpreti sofferti e calati nei personaggi, resa visiva suggestiva.
Film girato a Rotterdam ben scritto e recitato, ottima la colonna sonora di Piero Piccioni, in cui è presente il brano "Dea Di un Sogno", già utilizzato in altra pellicola.
Esistono due versioni, una inglese ed una italiana, con significative differenze di testi e scene.