Graveyard of honor - Film (2002)

Quel che è capace di combinare Takashi basculando attorno ai ritriti canovacci dello yakuza-movie, divertendosi a scompaginarne rimodernarne sabotarne l'ortodossia con estremo rigore, ha dello strepitoso. Come il suo antieroe, che viola tutti i codici comportamentali della cosca mafiosa cui appartiene, non te la manda a interpretare, reinventando Fukasaku saltando stilemi kitaniani/keatoniani, con l'asta di scempi corporei che paiono outtakes di altre sue prove o di prove altrui. Alfine definire esteticamente il risultato è impossibile, e ancora una volta Miike ha passato la misura di un genere.

Un ragazzo poco raccomandabile per un caso foruito diventa uno degli uomini più vicini al boss di un clan della Yakuza. Il film racconta una veloce e progressiva escalation al potere che coincide con la pazzia del protagonista. Con una regia molto decisa e un montaggio parecchio secco assistiamo alle varie nefandezze di Ishimatsu, che non risparmia nessuno vivendo nella più completa anarchia. Crudele e toccante.