Il sale della terra - Documentario (2014)

Il sale della terra
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Titolo originale: The Salt of the Earth
Anno: 2014
Genere: documentario (colore)
Note: Vincitore del Premio Speciale di Un Certain Regard al festival di Cannes 2014.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 31/10/14 DAL BENEMERITO PAULASTER
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Paulaster 31/10/14 10:27 - 4389 commenti

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Sorta di biopic del fotografo Salgado nelle trame del suo percorso di testimone creativo. Wenders lo assiste nel racconto e lo accompagna nella fazenda natìa. Spina dorsale sono le immagini dei suoi reportage, nella potenza emotiva che esprimono. Dai minatori della Serra Pelada alla carestia etiope, spingendosi ai genocidi rwandesi e balcanici fino al ricongiungimento con la natura da salvaguardare. Talento che esprime sensazioni senza spettacolarizzare, scavando nelle viscere dei comportamenti umani. Per gli appassionati da non perdere.

Erreesse 7/12/14 00:44 - 63 commenti

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Film d'immagini su un "disegnatore con la luce", che testimonia l'impegno civile e mostra la grandezza d'artista di un ex funzionario della World Bank, che gira il mondo per scrutare con rispetto e partecipazione anche i lati peggiori dell'umanità. Finché, dopo avere mostrato il lavoro umano e offerto testimonianza di carestie e genocidi vicini e lontani, Salgado torna alla terra natìa e alla natura. Wenders fa un omaggio ricco d'amicizia e commozione al grande brasiliano e ci dona questo film prezioso e intenso.
MEMORABILE: L'inizio; Le foto terribili, ma piene di pudore, di fame e violenza.

Xamini 10/12/14 11:30 - 1247 commenti

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Un omaggio in punta di piedi, colmo di rispetto e reverenza per il lavoro di una vita (e la vita in un lavoro) di un uomo che ha certamente lasciato il segno. Le immagini di Salgado e la loro propria storia colpiscono forte e più di un servizio giornalistico sugli argomenti. Wenders ha il merito di alternare con sapienza i pugni allo stomaco ai momenti di viva e necessaria bellezza, ai momenti di respiro. Un documentario che non lascia indifferenti.

Kinodrop 17/12/14 15:19 - 2921 commenti

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Esaltate dal grande schermo, le fotografie di Salgado commuovono, scuotono e ridimensionano la facile critica dei detrattori della cosiddetta civiltà delle immagini. Non solo un artista, un fotoreporter di genio, ma una figura morale sia quando rappresenta il male che quando ci restituisce una qualche forma di speranza per il futuro dell'umanità. Merito anche della discrezione e della partecipazione con cui Wenders si accosta alla poetica salgadiana. Un documentario di rara bellezza che andrebbe visto (specialmente dai giovani) e meditato.
MEMORABILE: La tragedia della povertà e della guerra; Le incursioni etnologiche dal sud al nord del globo.

Cotola 31/12/14 12:46 - 9009 commenti

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Grande esempio di cinema: non solo perché regala allo spettatore immagini di bellezza pura e sopraffina ma anche perché ci "racconta" il percorso umano di Salgado, grandissimo fotografo nonché uomo. E così non si può non restare colpiti ed emozionarsi dinanzi alla potenza inusitata degli scatti ed all'emozionalità che il suo protagonista trasmette. Rinfrancante l'ultima parte Chiaramente è il classico di esempio di pellicola che sul piccolo schermo perde, e non potrebbe essere altrimenti, parte della sua potenza visiva.

Rebis 19/01/15 13:43 - 2332 commenti

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Apologia dell'arte di Sebastião Salgado nella magnificenza del formato cinematografico che ne esalta contrasti chiaroscurali e precisione del dettaglio. Ma oltre il trionfo dell'immagine, la dicotomia tra orrore umano e bellezza della natura è demagogica, il tema del ritorno alle origini aleatorio e lo sguardo lanciato dal figlio irrilevante. La vita dell'artista scorre superficialmente per pubblicazioni e tappe salienti, mentre le questioni di maggior fascino vengono silenziate (come l'estetizzazione del dolore). Spettacolo della forma inversamente proporzionale alla banalità degli assunti.

Saintgifts 27/01/15 19:17 - 4098 commenti

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Chi c'è dietro quei meravigliosi bianco/neri, dietro quelle immagini che mostrano la vita, la morte in modo "poetico", in modo da suscitare riflessioni che non si fermano all'estetica ma che attraverso un'estetica molto speciale portano in profondità. Immagini che costringono a soffermarcisi, anche oggi, abituati a sfogliare velocemente, sempre in cerca di nuovo. Il documentario questo fa: svela chi c'è dietro l'obiettivo, svela l'uomo, la sua vita. Non si rimane troppo sorpresi: l'uomo è come lo si immaginava e non poteva essere altrimenti.

Myvincent 10/02/15 06:37 - 3726 commenti

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La storia del grande fotografo Salgado raccontata da Wim Wenders offre l'occasione per mescolare due mondi artistici, due sensibilità che si contaminano vicendevolmente. Si parte da un semplice desiderio di "scrivere la luce", poi si sviluppa una maniera politica e sociale di rappresentare. Non solo un reportage, ma un'ottima occasione per capire le ragioni di un artista e per comprendere le cose (anche se stessi).

Galbo 8/04/15 05:55 - 12380 commenti

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Il sale della terra è l'uomo, del quale Salgado ricerca in ogni suo lavoro l'essenza e che ama profondamente pur vedendone e descrivendo benissimo gli abissi di orrore profondo di cui è capace (in Ruanda e Congo ad esempio) e che lo portano a momenti di scoramento profondo. Il documentario di Wenders mescola in modo mirabile le testimonianze dirette dal fotografo alle sue straordinarie immagini. La visione della vita di Salgado si è intrecciata in modo indissolubile con la sua opera ed è questo l'insegnamento più significativo della pellicola.

Lou 27/07/15 22:57 - 1119 commenti

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Molto più di un documentario, quest'opera originale ed emotivamente toccante di Wenders propone la vita e le opere del grande fotografo brasiliano Salgado celebrando la sua profonda attenzione ai drammi dell'umanità in ogni angolo del pianeta. Foto bellissime, in molti casi crude e sconvolgenti, si alternano alle interviste e alle descrizioni biografiche con delicatezza, intelligenza, naturalezza. Un tipo di cinema a cui non si è abituati, sorprendente e pienamente riuscito.

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Bruce 1/10/19 12:27 - 1007 commenti

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Wim Wenders e il figlio del noto fotografo realizzano un documentario prezioso sulla vita, l'opera e i reportage di Sebastiao Salgado, da sempre volto alla ricerca dei confini della terra e delle sofferenze umane. Esteticamente sublime per le immagini mostrate, il film paga una certa pesantezza d'insieme che non ne rende certo semplice la visione a tutti. Comunque apprezzabile.

Reeves 2/03/21 16:25 - 2172 commenti

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Un film che riempie gli occhi. Negli ultimi anni Wenders mostra sempre pù di non trovarsi a suo agio nel cinema narrativo tradizionale e di privilegiare invece le storie che gli consentono di lavorare con le immagini. E Salgado sembra fatto apposta per un lavoro di questo tipo: le sue immagini sono una sorta di monumento all'interazione tra uomo e natura, interazione che spesso diventa scontro e/o sopraffazione. Un film che riempie gli occhi e la mente.

Giufox 5/03/22 12:55 - 324 commenti

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Ottima testimonianza che ruota intorno al percorso di Salgado, grande testimone della miseria umana nel dopoguerra - forse lontano dal lirismo composto dei grandi Capa, Nachtwey e McCullin, ma non per questo lontano dai suoi soggetti. Wenders resta in superficie evitando approfondite riflessioni sulle implicazioni morali delle immagini, concentrandosi (troppo) sul loro ruolo iconico e la loro genesi. Commovente ma testamentario.

Daniela 29/01/23 11:25 - 12622 commenti

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Con la collaborazione del figlio, Wenders dirige un documentario sulla vita, i viaggi e i reportage di Salgado, affidandosi in buona parte al suo racconto in prima persona e alla straordinaria forza delle sue immagini senza nessun accenno al lavoro in camera oscura che è facile intuire quanto sia stato importante per esaltarne l'impatto a secondo delle finalità perseguite. Per questo il documentario, pur bellissimo come omaggio, risulta reticente come ritratto a tutto tondo di un grande fotografo che non si è limitato a rappresentare la realtà ma l'ha interpretata con la sua arte.
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  • Discussione Daniela • 1/11/14 21:03
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    segnato, sottolineato in rosso ed evidenziato in verde fluo - thanks! ;o)
  • Discussione Erreesse • 7/12/14 00:34
    Galoppino - 63 interventi
    Voci italiane:

    Luca Biagini (Sebastiao Salgado)
    Angelo Maggi (Wim Wenders)

    fonte: i titoli di testa
  • Discussione Raremirko • 7/12/14 00:58
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Che roba, c'è Wenders attore.
  • Discussione Cotola • 7/12/14 21:16
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Rare, l'hai visto il film? In realtà Wenders non è che faccia proprio l'attore. Appare brevemente in poche occasioni in quando regista principale del film.

    Comunque ripeto un film bellissimo di cui mi accorgo
    solo ora con sgomento, di non avere ancora scritto il commento. Pensavo di averlo già fatto subito dopo
    la visione. Provvederò quanto prima.
  • Discussione Didda23 • 7/12/14 21:35
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Paulaster me ne ha parlato benissimo. Lo recupererò in bluray
  • Discussione Raremirko • 7/12/14 23:37
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Rare, l'hai visto il film? In realtà Wenders non è che faccia proprio l'attore. Appare brevemente in poche occasioni in quando regista principale del film.

    Comunque ripeto un film bellissimo di cui mi accorgo
    solo ora con sgomento, di non avere ancora scritto il commento. Pensavo di averlo già fatto subito dopo
    la visione. Provvederò quanto prima.




    No, era un commento entusiasta a pelle, tanto per.
  • Discussione Cotola • 7/12/14 23:43
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    @Rare

    Ho capito. Ma non volevo mica criticarti. Era solo per segnalarti, qualora non l'avessi visto, che Wenders non fa proprio l'attore. Solo perché magari potevi avvicinarti al film per quel motivo e poi rimanerne deluso. Cosa di cui in realtà dubito poiché trattasi di una pellicola splendida, dalle immagini stratosferiche da cui esce fuori non solo la figura di un grande professionista ma anche di un uomo con la u maiuscola.

    @Didda23

    Fai assolutamente bene a recuperarlo. Se dovesse capitarti, cerca di vederlo al cinema magari in un
    recupero che a volte fanno le sale. Qui a Torino è incredibilmente ancora in sala. Saranno quaranta giorni che lo stesso cinema continua a proiettarlo. Si vede che gli incassi reggono e il pubblico continua ad andarlo a vedere, grazie al passaparola.
    Come ho scritto nel commento è uno di quei film che andrebbe visto al cinema visto che la forza delle immagini è fondamentale.
    Se non potrai, fai però benissimo a vederlo in blu-ray che se verrà fatto bene, potrà restituire almeno in parte la forza e la purezza delle foto di Salgado.
  • Discussione Raremirko • 7/12/14 23:59
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    @Rare

    Ho capito. Ma non volevo mica criticarti. Era solo per segnalarti, qualora non l'avessi visto, che Wenders non fa proprio l'attore. Solo perché magari potevi avvicinarti al film per quel motivo e poi rimanerne deluso. Cosa di cui in realtà dubito poiché trattasi di una pellicola splendida, dalle immagini stratosferiche da cui esce fuori non solo la figura di un grande professionista ma anche di un uomo con la u maiuscola.

    @Didda23

    Fai assolutamente bene a recuperarlo. Se dovesse capitarti, cerca di vederlo al cinema magari in un
    recupero che a volte fanno le sale. Qui a Torino è incredibilmente ancora in sala. Saranno quaranta giorni che lo stesso cinema continua a proiettarlo. Si vede che gli incassi reggono e il pubblico continua ad andarlo a vedere, grazie al passaparola.
    Come ho scritto nel commento è uno di quei film che andrebbe visto al cinema visto che la forza delle immagini è fondamentale.
    Se non potrai, fai però benissimo a vederlo in blu-ray che se verrà fatto bene, potrà restituire almeno in parte la forza e la purezza delle foto di Salgado.



    Certo certo, chi dice nulla.


    Poi a me Wenders piace molto.
  • Discussione Didda23 • 8/12/14 12:23
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Qui da me l'hanno dato solo in sale non di ottima qualità quindi ho deciso di recuperarlo in bluray che il televisore di casa mia è molto più definito...
  • Discussione Daniela • 29/01/23 12:20
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Vorrei farvi partecipe di una mia perplessità, probabilmente legata al fatto che, oltre al cinema, ho anche una passione pluridecennale per la fotografia.
    Ho visto questo documentario alcuni anni fa, senza commentarlo, nonostante lo avessi trovato estramamente bello ed interessante. C'era qualcosa che mi lasciava perplessa ma che non riuscivo a mettere a fuoco. Giorni fa, una nuova visione ma solo stamani mattina, ricordandomi di una fotografia in particolare, ha capito di cosa si trattava. Salgado non è stato solo un testimone, è stato un interprete, ossia ha filtrato la realtà dandone una interpretazione finalizzata al risultato che voleva ottenere, fosse mostrare l'orrore di un massacro o la maestosa bellezza di un paesaggio incontaminato. Ha fatto quello che fanno i grandi artisti con i mezzi della loro arte che, nel suo caso, non sono stati solo l'occhio al mirino di un apparecchio fotografico ma anche le mani che hanno operato scelte in camera oscura.
    Quel di cui ho avvertito la mancanza in questo pur splendido documentario, è stato proprio il lavoro in camera oscura,seppur evidente anche ad un occhio inespero nel caso di un fotografo la cui opera è tanto fortemente caratterizzata e per questo riconoscibile.
    Adesso questo lavoro non si fa generalmente più alla fioca luce rossa di una lampadina maneggiando pinze e baccinelle con liquidi maleodoranti ma, se sono cambiati metodi e strumenti, il concetto è rimasto lo stesso.