Nonostante alcuni pacchiani effetti in CG degni di
Fantaghirò, il giovane Peter che sembra uscito dall'ennesima twilightata e un finale melensamente favolistico,
Neverlake è una piacevole sorpresa che scalda il cuore.
Immerso in una Toscana ancestrale e arcana (dove qualche davinottiano in cerca di location potrebbe sbizzarrirsi) dalle atmosfere plumbee e sospese (che mi hanno riportato alla mente
La Setta) tra magia e mistero, con i ragazzini emaciati dell'orfanotrofio che sono una via di mezzo tra la fiaba di
Peter Pan e
The Orphanage e una svolta imprevista e crudele che fà scivolare la pregevole opera prima di Paoletti nei meandri oscuri, maleodoranti e tanatomorfici della
Mano che nutre la morte
Il dolorosissimo stato in cui versa Maya di fulciana memoria (da spartirsi tra
Lo Squartatore di New York e
Aenigma), la struggente menomazione chirurgica dei ragazzini (e non sono
I ragazzi venuti dal Brasile), una sequenza presa di peso dai
Bambini di Cold Rock (Maya e i cartoni animati-non poi molto dissimile dalla ragazza senza la bocca nell'episodio dantiano di
Ai confini della realtà- il corridoio "segreto" attraversato da Jenny di susybanneresca reminiscenza), la governante Olga così simile (come minacciosità) alla Iris di
Buio omega, la crudeltà mengeliana di un ritrovato David Brandon, la madre legata al letto a sfornar figli usati come pezzi di ricambio, i livori folli e le pieghe tenebrose di
Occhi senza volto
Un mix suggestivo, accarezzato da Paoletti con grazia e sensibilità , che rifugge jumpscare e facili splatterate (il gore-digitalizzato- si riduce al rene esportato nell'incubo di Jenny davanti allo specchio) per immergersi in un racconto ansiogeno e denso di miti e credenze pagane, di strane creature gordoniane tentacolate, di sorelle di cui si ignora l'esistenza (l'incontro tra Jenny e Maya spezza il cuore) e di infanzie rubate nel peggiore dei modi sino ad un twist che arriva inaspettato e straziante.
Confezione impeccabile ( a parte qualche effetto digitalizzato poco riuscito) una regia appassionata e delicata , una novella Jennifer Corvino che si addentra nei territori occulti di un italia intinta nel gotico, densa di culti, ermetica, sospesa tra sortilegi e malefici, incanto e seduzione, crudeltà e rinascita (
gli adulti sono cattivi)
Di culto il negozio aretino pullulante di inquietanti e orribili bambole
Fiaba nera acquitrinosa da maneggiare con cura
Quanti anni ha Mickey Mouse?