Effetti speciali notevoli, nel complesso un film godibile e di piacevole visione. Pecca abbastanza in originalità (assolutamente niente di inedito, uno dei tanti film di fantasmi condito con i caratteri della commedia e del cinema fantastico). Ovviamente Jackson ci mette sempre del suo, come la scelta della Nuova Zelanda che come al solito ben si adatta alle rappresentazioni del regista. Anche la fotografia è notevole per i colori autunnali e smorti molto gradevoli. Bello il finale.
Zemeckis produce, Jackson dirige e il risultato è una strabordante commedia nera che svolta verso il thriller, realizzata con esuberanza e gran classe forte di una spettacolarità scenica ed effetti speciali impressionanti (per l'epoca) al servizio di una storia ben architettata e coinvolgente. Visivamente eccellente e curato nei personaggi (bellissimi e divertentissimi tutti i fantasmi), tra ci quali spicca Michael J. Fox, che è sempre un piacere rivedere sullo schermo.
Della serie di film(acci) diretti da Peter Jackson ante-carriera, questo Sospesi nel Tempo si delinea come il migliore: pur restando infarcito di luoghi comuni e macabra ironia, sviluppa un soggetto interessante, avvalendosi di una bella serie d'effetti speciali, ottimamente riusciti. Il cattivo gusto del regista permane, ma sembra fare un passo indietro per cedere posto alla coerenza. A tutto vantaggio del risultato finale. Curioso che sia il prodotto più "raffinato" e, contemporaneamente, quello meno noto...
Prima del successo planetario di Il signore degli anelli, Peter Jackson si propose con questo film non originale nelle sue premesse ma decisamente godibile grazie al buon ritmo con il quale è stato realizzato (alcuni "virtuosismi" della macchina da presa verranno utilizzati anche in seguito dal regista) e sopratutto agli ottimi effetti speciali assolutamente orrorifici e funzionali al racconto. A questo si deve aggiungere la buona prova di MJ Fox dotato della (auto)ironia necessaria al genere.
Piccolo e sottovalutato lavoro di Peter Jackson che, abbandonate le follie di inizio carriera e il cammino "dark" intrapreso con Creature del cielo, sforna una fantacommedia sospesa tra l'horror e il comico, super godibile, divertente e ben recitata dall'ultimo convincente Michael J. Fox. Citazioni a raffica, buoni effetti speciali, grande impatto. Evidente la mano "occulta" di Zemeckis in produzione. A parte lo scontato happy ending, un film che vale la pena vedere.
Film interlocutorio per Jackson, prima delle glorie (al botteghino) del Signore Degli Anelli. Dopo un inizio carriera all'insegna del gore oltranzista e demenziale e dopo un'incursione nel cinema "d'autore", il regista si coalizza con Zemeckis e realizza un film per teenager che trasuda lo stile del suo produttore da ogni fotogramma. Più commedia fantastica che horror, il film punta tutto su buoni SPFX e sulla presenza di Fox, che richiama subito un certo tipo di cinema caro ai ragazzi. Un prodotto godibile, ma impersonale e trascurabile.
Non male. Michael J. Fox è un buon interprete di questo horror-commedia che ha i suoi momenti. Anche il cast secondario funziona in modo più che adeguato e la storia pur non essendo originalissima funziona. Senza pretese ma merita la visione, a mio modesto parere.
Bruttino questo ennesimo film a base di fantasmi. Siamo veramente alle solite: si prende un'idea che di originale ha poco e nulla, si alletta il pubblico con un attore sicuramente bravo (Michael J. Fox, qui comunque sprecato) e soprattutto si condisce tutto con una quantità incredibile di effetti speciali. Il risultato finale sicuramente può anche trovare degli estimatori, ma altrettanto sicuramente non aggiunge nulla di nuovo al panorama cinematografico e quindi lascia lo spettatore con la sensazione di "già visto" e nulla più.
Un film di transizione nella carriera di Jackson, abbandonata la vena artigianale-splatter degli esordi e dopo la straordinaria incursione nel dramma di Creature del cielo. Levigato, godibile, senza però quella personalità eversiva che aveva connotato i lavori precedenti del regista neozelandese. È il trapasso verso la scelta mainstream della saga tolkieniana. Comunque un film di classe.
Dopo i primi deliranti gore e l'autoriale Creature del cielo Peter Jackson dirige questo piccolo gioiellino comic-horror intriso di humor nero. Produce Zemeckis e lo si nota subito fin dalla scelta di Michael J. Fox come protagonista, e il film non delude: effetti speciali notevolissimi, ritmo frenetico e montaggio serrato lo rendono un prodotto originale (nonostante l'idea di partenza dei fantasmi buoni non sia propriamente una novità, anzi) e privo del cattivo gusto che caratterizzava il Jackson prima maniera. Un buon film.
MEMORABILE: Le apparizioni della morte che stringe nella morsa delle sue mani il cuore delle vittime.
A seguito di un incidente, Fox ha acquisito la capacità di interagire con i trapassati e se ne serve per la sua attività di ghostbuster. Dovrà vedersela con l'anima nera i un serial killer ben deciso a battere il record della categoria... Primo film hollywoodiano per Jackson, il cui insuccesso commerciale per fortuna non ebbe ripercussioni, è operina ben fatta, con effetti speciali talvolta sorprendenti e simpatiche citazioni, ma anche confusa, poco riuscita nell'amalgamare il lato commedia con quello horror. Risultato così così.
MEMORABILE: Nel cimitero, l'apparizione del sergente di Full Metal Jacket, ovviamente bastardo da morto come lo era da vivo.
Divertentissimo film di Jackson, molto sottovalutato ma ricco di trovate fantasiose e coinvolgente fino alla fine. C'è molto humour nero ben miscelato a momenti horror ed effetti digitali abbastanza riusciti. Mella seconda parte la pellicola si scatena del tutto, fra agenti federali completamente pazzi, salti fra la vita e la morte e il passato e il presente. Bravissimo Fox, che dona al personaggio molta simpatia (i suoi gesti inconfondibili), ottimo il cast di supporto.
Le uniche cose degne di nota in questo film sono, probabilmente, l'utilizzo dei vari effetti speciali che, per l'epoca, dovevano essere sicuramente una novità (quasi) assoluta e la scelta di un montaggio positivamente "frenetico". Per il resto è un lavoro abbastanza banale (nel suo genere) in cui Fox sembra capitato lì per sbaglio. Storia troppo scontata e finalino tutto all'americana per un film apprezzabile solo per gli amanti del genere.
Pur essendo girato con una certa perizia e pur riconosciendogli la capacità di passare
agevolmente e con disinvoltura da un registro narrativo all'altro (ma la cosa, come nel
mio caso, potrebbe non essere gradita), mi è sembrato il peggior Jackson di sempre. Perchè? Semplice: non riesce a coinvolgere ed oggettivamente è un film parecchio derivativo che "saccheggia" da più parti senza aggiungere nulla di nuovo e senza rivitalizzae il genere. Non avvince, non coinvolge, non diverte più di tanto: mi sembra abbastanza. In ogni caso non bruttissimo e certamente più che vedibile.
Bei tempi quando Jackson era ancora lontano dai trilioni di dollari e dalla notorietà mainstream della saga dell'Anello. Qui alle prese con un mix ironico di fantastico, commedia e horror, Jackson dimostra un'incredibile dimestichezza e una profonda sintonia verso un modo di fare cinema che strizza l'occhio al cinefilo senza dimenticare di divertire il grande pubblico. Lo spiritista traumatizzato Fox alle prese con un serial killer dall'aldilà è un pretesto per dar fondo alla sfrenata visionarietà di un autore ormai troppo addomesticato.
MEMORABILE: L'incontro romantico del Giudice con una mummia al museo.
Quando Jackson era davvero Jackson e si baloccava con i generi. Prende Ghostbusters, lo frulla con Poltergeist, ritorna alle sue creature del cielo, evita lo splatter sfrenato che lo ha reso "cool" (anche se il flashback del massacro resta impresso) e si gingilla tra il ludico e lo spaventoso. L'ombra mortifera, il sergente Hartman e il fantasma funky funzionano meno, ma lo spettacolo visivo lascia spesso a bocca aperta. L'ectoplasma cowboy preso da La casa di Helen, Fox McFly acchiappafantasmi e l'atmosfera kiwi tipica del regista trasformano il film in piccolo cult.
MEMORABILE: Dee Wallace, che nel flashback del massacro diventa improvvisamente una creatura del cielo; L'ectoplasma che esce dal muro come nel manifesto di The pact.
Divertente commedia horror in cui non tutto funziona: elementi come l'aldilà diviso religiosamente tra Paradiso e Inferno (Tim Burton in questo è andato oltre) e l'inserimento di alcune citazioni - il sergente Hartman - abbassano la media, complici anche certi effetti speciali al computer troppo visibilmente finti (il fantasma che esce dal muro). Notevoli la trama e il personaggio della pazza che vive con la madre nella vecchia casa, buoni gli interpreti.
Buon dark fantasy girato da un Peter Jackson del tutto imborghesito rispetto ai deliranti esordi. La storia è simpatica, così come il protagonista e i fantasmi che lo accompagnano nelle sue "truffe" (in quelle che sono le scene più divertenti del film), ma è un Jeffrey Combs deliziosamente sopra le righe e bastardissimo a rubare la scena a tutti. Molti cliché e una storia d'amore davvero forzatissima non consentono di far decollare la pellicola oltre le soglie del mero intrattenimento, ma anche così resta un passatempo godibilissimo per tutti.
MEMORABILE: La lotta furiosa fra Michael J. Fox (divenuto temporaneamente fantasma) e il tristo mietitore; La resa dei conti finale tra i buoni e i cattivi.
Lo spettacolo che l’accoppiata Zemeckis-Jackson lasciava sperare, ovvero brillantezza un po' spettrale un po' cartoonesca, la frenesia magistralmente orchestrata e un cucchiaio di miele. Micheal J. Fox è spiegazzato, Jeffrey Combs spiritato, la Wallace Stone raimiana: per tutti e tre interpretazioni fenomenali mentre per le scene citazioniste di R. Lee Ermey vale il detto uno è poco ma due sono troppe. Escludendo la CGI che olezza di antico, è una piccola gemma che avrebbe meritato altra sorte. Riscoperta.
Diretto da Jackson e prodotto da Zemeckis; non per niente troviamo Michael J. Fox come protagonista (la traduzione del titolo strizza l'occhio ai vecchi viaggi temporali). In realtà si tratta di una fantasmagoria che abbraccia atmosfere horror gotiche con tutti i cliché nelle ambientazioni (villa spettrale, cimiteri, spettri) strabordando nel fantastico a volte grottesco (i fantasmi divertenti e gli scontri tra fantasmi), con parti abbastanza movimentate di azione nel finale. La confezione è curatissima anche se alcuni SFX mostrano la loro età; Fox è in forma e il film è godibile.
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D'accordo che si tratta di uno dei primi dvd usciti sul mercato, con la Universal e la Columbia che si affiancavano nella produzione e utilizzavano la confezione Super Jewel Box, però un film girato in 2,35:1 non si può assolutamente guardare in letterbox....
Zendy, non la definirei una "commedia", se non proprio horror magari fantasy le si addice di più
DiscussioneZender • 26/12/18 18:39 Capo scrivano - 47804 interventi
Probabile che non essendo né un vero horror né un vero fantasy avessi optato per commedia, visto che è un horror-commedia o un fantasy-commedia. Son giusti e sbagliati tutti e tre, in realtà.
Zender ebbe a dire: Probabile che non essendo né un vero horror né un vero fantasy avessi optato per commedia, visto che è un horror-commedia o un fantasy-commedia. Son giusti e sbagliati tutti e tre, in realtà.
Direi fantasy a questo punto. Commedia proprio no, la commedia è ben altro
Capisco l'annosa questione dei generi, ma lasciare il meno indicato non lo trovo consono
DiscussioneZender • 27/12/18 08:55 Capo scrivano - 47804 interventi
La commedia può essere tutto e niente, approfitta dei generi rielaborandoli per divertire, entra in universi distanti per annetterseli, usa gli stessi tempi che Jackson ha tentato di utilizzare qui (a parer mio goffamente) per stravolgerli. Frankenstein jr. non è una commedia? Dovremmo mettere horror? Tutto si può fare, coi cross-over che cavalcano più generi, sta alla sensibilità di ognuno scegliere il più adatto. Per quanto mi riguarda è ben più assurdo definire horror un film simile, che commedia. Per me mettiamo pure fantasy, la scheda la inserii io quindi lo possiamo cambiare, visto che ci tieni.
DiscussioneZender • 27/12/18 10:01 Capo scrivano - 47804 interventi
Certo, un oceano, perché la commedia comprende un'oceano di film diversi e impostati diversamente. Poi è chiaro che una commedia horror moderna sarà molto più splatter, dipende anche dai modelli di riferimento, non è che il Frankensein di Whale fosse così violento o terrorizzante. Non è poi che una o più scene splatter in una commedia cambino il genere. L'alba dei morti dementi non può essere considerata commedia? E ci sono commedie horror di zombi recentemente che sono ultrasplatter ben più di Sospesi nel tempo. Dipende da come uno vuol intendere i generi, come sempre. Sospesi nel tempo era pieno di battute, ammiccamenti, gag da commedia. che poi non sia una commedia tradizionalmente intesa siam tutti d'accordo. Ma se dev'essere inteso come horror tradizionalmente inteso allora ancor meno...
Zender ebbe a dire: Certo, un oceano, perché la commedia comprende un'oceano di film diversi e impostati diversamente. Poi è chiaro che una commedia horror moderna sarà molto più splatter, dipende anche dai modelli di riferimento, non è che il Frankensein di Whale fosse così violento o terrorizzante. Non è poi che una o più scene splatter in una commedia cambino il genere. L'alba dei morti dementi non può essere considerata commedia? E ci sono commedie horror di zombi recentemente che sono ultrasplatter ben più di Sospesi nel tempo. Dipende da come uno vuol intendere i generi, come sempre. Sospesi nel tempo era pieno di battute, ammiccamenti, gag da commedia. che poi non sia una commedia tradizionalmente intesa siam tutti d'accordo. Ma se dev'essere inteso come horror tradizionalmente inteso allora ancor meno...
Infatti ho consigliato di mettere fantasy (non mi pare di avere mai scritto di cambiarlo in horror), ma lasciando commedia , per chi, magari, non lo hai mai visto, poteva dare adito , appunto, che fosse una commedia tradizionale (cosa che non è)
DiscussioneZender • 27/12/18 11:49 Capo scrivano - 47804 interventi
Sì, volevo dire che non è propriamente un horror tradizionale, non è propriamente un fantasy tradizionale, non è propriamente una commedia tradizionale. Come dicevo, avendo inserito io la scheda lo cambio senza problemi, ma se l'avesse inserita un altro si sarebbe potuta aprire una discussione infinita. Sono film inetichettabili correttamente, diciamo.