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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/09/14 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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Buiomega71 9/09/14 00:59 - 2910 commenti

I gusti di Buiomega71

Surreale, grottesco, spesso cinico e crudele, gioco diabolico a incastri sulle beffe del fato. Narrazione alla Innaritu (ma senza spocchia autoriale) dove la talentuosa e bravissima Gleize gioca a rimpiattino col cinema degli Ozon e degli Almodovar, passando per sapori bunueliani a spezie di Bigas Luna. Trasognato, immerso in un racconto corale tra tassidermisti col complesso di edipo, madri suicide, parti gemellari, bambine epilettiche, italiane svampite, toreri "incornacchiati" e abbagli di follia e humor nerissimo. Denso e vitale come il sangue. Travolgente.
MEMORABILE: La macellazione del toro; Il coro degli ustionati; La piscina terapeutica; La lurida roulotte del tassidermista piena di mosche; La morte del cane.

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  • Discussione Buiomega71 • 9/09/14 10:38
    Consigliere - 25998 interventi
    Romero (che non è il mitico regista di Zombi) è un possente toro che ha "incornacchiato" il giovane torero nell'arena. Viene così macellato (il toro, non il torero) e i suoi pezzi vagheranno per l'europa (dalla Spagna, alla Francia fino al Belgio) finendo nelle mani di varia umanità, in un gioco a incastri dalla narrazione alla Inarritu (ma senza spocchia autoriale), tra surrealismo, cinismo, grottesco e humor macabro, coi terribili e paradossali giochi del destino

    Le ossa finiranno in mano a Chiara Mastroianni, svampita siciliana in terra francofona, che si fà operare ossessivamente dai nei sulla pelle, attrice a tempo perso e frequentatrice di assurde terapie in piscina

    Le corna sono destinate a un giovane e disadattato tassidermista, che vive in una zozza roulotte (zeppa di animali squartati e imbalsamati coperti di mosche) con l'anziana, petulane e cinica madre

    Gli occhi vengono indirizzati a un medico fredifrago, con moglie instabile in attesa di 5 gemelline!

    L'osso (venduto dalla Mastroianni)và ad una famiglia per il loro cagnolone (che schiatterà appena mette l'osso tra le fauci), di cui la figlia piccola soffre di epilessia , sempre attaccata alla tv a vedersi corride e sogna di avere un paio di corna

    La carne verrà mangiata da Angela Molina, che ha alle spalle un terribile passato, che si e appena ricongiunta con la figlia maestra, e il suo destino sarà agghiacciante quanto imprevedibile

    Di mezzo un giovane filosofo aspirante suicida

    Cinema livido, corale, denso come il sangue, vite che si sfiorano, si amalgamano, in un gioco travolgente e satiro, feroce e surreale

    Pezzi di vita quotidiana, stravolti dall'anima del toro, che entra nelle vite dei protagonisti (per un motivo o per l'altro) e ne sconvolge le esistenze

    Di assoluto talento registico e grande narratrice, la bella e bravissima Delphine Gleize gioca con il cinema degli Ozon e degli Almodovar, passando per reminiscenze bunueliane e follie del primo Bigas Luna (anche quello dell'Angoscia), in un continuo e febbrile andirivieni di nonsense, cattiveria, amarezze, pugni nello stomaco inaspettati, assurdità, di destini bizzarri e coincidenze paradossali

    Impreziosito dallo score musicale di Eric Neveux e dalla bellissima e avvolgente fotografia di Crystel Fournier con momenti di grandissimo cinema, ora teneri, ora beffardi, ora feroci

    Il coro degli ustionati (da pelle d'oca), la scelta estrema della Molina (che arriva come una fucilata), la morte del cane, la macellazione del toro (mi ha ricordato i mattatoi di La Chiamavano Bilbao), il trapianto di fegato, le crisi epilettiche della bambina, il "lavoro" del giovane tassidermista sotto la direzione della "terribile" mammina sguercia, la ragazza incinta che si mette ad abbiare al cagnolino sull'uscio di casa, le surreali terapie nella piscina con gli iscritti tutti nudi, matrici raccontati in televisione con disarmante e inquietante normalità, il disegno d'infanzia "fittizio", gli squilibri mentali della Molina (che sfoggia ancora, dietro una camicia da notte trasparente rossa, un gran bel paio di tette), le pantomime dell'aspirante suicida, i folli dialoghi spesso sopra le righe, l'inseguimento notturno in auto alla Mastroianni (davvero intensa), la melodica canzone portoghese con sonorità simili a Poster di Baglioni, le assurde telefonate "C'è Brigitte?", la bambina con le corna luminescenti a intermittenza

    La Gleize ha davvero un talento non comune , mette forse troppa carne al fuoco, ma il suo è cinema vitale, sanguigno, isterico, convulso, fatto di passione, di morte, di rinascita, di solitudine, di speranza...

    Meritatissimo il premio della giuria al Festival di Cannes del 2002 come miglior opera prima (condivisibilissimo)

    Sottostimato e assolutamente da recuperare (da noi è uscito criminosamente solo in dvd) questa bizzarra specie di europeo America Oggi in freakland

    Puro cinema viscerale e intenso. Altro che Inarritu!
    Ultima modifica: 9/09/14 14:08 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 9/09/14 10:42
    Consigliere - 25998 interventi
    Ottimo il dvd della One Movie (per un film colpevolmente uscito da noi solo in home video)

    Audio: italiano, francese (sub solo italiani)

    Video: Schermo panoramico

    Extra: trailer, galleria immagini

    Durata effettiva: 2h, 07m e 27s
  • Discussione Buiomega71 • 9/09/14 10:44
    Consigliere - 25998 interventi
    Delphine Gleize, bella, narratrice di gran talento e promessa mancata del nuovo cinema francofono

    http://images.sudouest.fr/images/2011/02/14/317892_15717323_460x306.jpg
  • Discussione Didda23 • 9/09/14 10:46
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Il film sembra decisamente interessante.

    Non ero al corrente di questa tua idiosincrasia nei confronti del regista messicano.
  • Discussione Buiomega71 • 9/09/14 10:52
    Consigliere - 25998 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Il film sembra decisamente interessante.

    Non ero al corrente di questa tua idiosincrasia nei confronti del regista messicano.


    Per me il regista messicano è una delle più grandi sole che il cinema ci abbia "donato" ultimamente

    La Gleize è tutt'altro pianeta (quando si dice sottovalutati e sopravvalutati)
  • Discussione Didda23 • 9/09/14 11:08
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Si, ho letto la tua stroncatura a 21 grammi.. E pensare che Amores Perros lo vedo molto buiesco.
  • Discussione Buiomega71 • 9/09/14 11:12
    Consigliere - 25998 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Si, ho letto la tua stroncatura a 21 grammi.. E pensare che Amores Perros lo vedo molto buiesco.

    Quello non l'ho ancora visto, ma 21 Grammi e Babel sono talmente brutti e noiosi da rasentare l'inguardabile. Uno dei registi più sopravvalutati in assoluto. Detestabile e l'unico aggettivo che mi possa venire in mente
  • Curiosità Buiomega71 • 9/09/14 13:02
    Consigliere - 25998 interventi
    Premi e nomination per Delphine Gleize e Carnage

    1. Avignon Film Festival, 2002: Ha vinto il Premio SACD France (Won Prix SACD France) per: Carnages (2002)
    2. British Film Institute Awards, 2002: Ha vinto il Premio Sutherland (Won Sutherland Trophy) per: Carnages (2002)
    3. Cannes Film Festival, 2002: Ha vinto il Premio Youth French Film (Won Award of the Youth French Film Per): Carnages (2002)
    4. Flanders International Film Festival, 2002: Candidata al Gran Premio della Giuria (Nominated Grand Prix) per: Carnages (2002)
    5. Molodist International Film Festival, 2002: Ha vinto il Premio Miglior Film Best Full-Length Fiction Film (Won Best Film Award Best Full-Length Fiction Film) per: Carnages (2002)
    6. Stockholm Film Festival, 2002: Ha vinto il Premio Migliore Sceneggiatura (Won Best Screenplay) per: Carnages (2002)
    7. César Awards, Francia, 2003: Candidata al Premio César Migliore Opera Prima (Nominated César Best First Work) per: Carnages (2002)
  • Homevideo Schramm • 25/08/18 17:38
    Scrivano - 7694 interventi
    trovatolo assieme ad altri 22 nuovo de pacca a una fiera locale per 2.50€

    accattato per svista omonimica (pensavo fosse polanski), poi rimasto comunque assai affascinato dalla sinossi adocchiata. è la prima volta che acquisto titoli a scatola chiusa, ma in questo caso qualcosa mi dice che non me ne pentirò.