The dentist - Film (1996)

The dentist
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The dentist
Anno: 1996
Genere: horror (colore)
Note: Seguito da "The dentist 2".
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Brian Yuzna, autore di horror piuttosto quotati (c’è lui dietro alla saga di RE-ANIMATOR e a SOCIETY), non può qui contare sugli abituali effetti supersplatter e sul finale da fuochi d’artificio (una sua specialità). Ha la forza dell’idea di base con le relative premesse, ma come spesso gli capita si perde in una sceneggiatura mal strutturata (firmata anche dal suo sodale Stuart Gordon) e in un'ennesima dimostrazione di una regia quasi mai in grado di reggere la lunga durata. Terrorizzare tutti col rumore del trapano dentistico era certamente un'ottima trovata e anzi è strano...Leggi tutto che nei gloriosi anni dello splatter a nessuno fosse venuta in mente. Purtroppo le scene riguardanti le sevizie dentistiche sono poche e Yuzna si sofferma eccessivamente a cercare di spiegare l'origine delle paranoie dello specialista descrivendoci la sua vita coniugale, il rapporto con l'assistente dello studio... Per non parlare poi delle immancabili indagini di cui viene fatto oggetto dopo l'uccisione del cane della vicina. In poche parole voler costruire attorno al personaggio una serie di vicende secondarie, a un film del genere (che punta tutto sulle suggestioni evocate dal titolo) giova poco e anzi ci distrae dal tema principale. La recitazione è sommariamente buona, il cast femminile comprende almeno due bionde da sballo (una delle quali, la moglie, non si fa problemi a mostrare il seno perfetto), ma la pellicola fatica a ingranare e nel finale si perde in noiosi inseguimenti tra i corridoi dello studio. Gli effetti (quando ci sono) riescono a stupire per la loro verosimiglianza, con efficaci primi piani della cavità orale.

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Undying 11/05/07 00:39 - 3807 commenti

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Una storia semplice, basata sulla comune sensazione di timore derivata dall'esperienza di cure odontoiatriche e dell'ansia provata in sala d'attesa di uno studio dentistico, ma ben portata sullo schermo grazie alla serie di buone trovate visive, effetti grandguignoleschi piuttosto feroci ed interpreti molto ben ispirati (su tutti Corbin Bernsen, nel ruolo del sadico dott. Feinstone). Yuzna mantiene chiare e definite le sue coordinate nel genere e, caso più unico che raro in questo campo, non delude mai lo spettatore.
MEMORABILE: Il detective Gibbs (Ken Foree) si aggira presso la villa del dottore, al cui interno è segregata, sotto tortura, la moglie Brooke.

Cotola 10/06/08 13:14 - 9044 commenti

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Deludente film in cui Yuzna prende di mira, come già aveva fatto in Society, i miti del benessere e del lusso. Stavolta però i risultati non sono gli stessi e non basta qualche buon effetto speciale (da brividi le trapanazioni e le estrazioni) e la riuscita prova di Corbis Bersen (pazzo quanto basta per interpretare il ruolo). Visto anche il valore non dozzinale del regista, si tratta di un'occasione mancata.

Herrkinski 12/06/08 14:03 - 8112 commenti

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Deludente film del discreto Yuzna. Le premesse del titolo e della trama vengono rispettate solo in minima parte, infatti quello che doveva essere uno splatter dai toni grotteschi diventa invece più un thriller psicologico. Yuzna cerca di mostrare a fondo la discesa nella pazzia del dottore, più che ricercare l'effetto splatter, ma le continue allucinazioni del personaggio ricordano un soft-core qualunque, la fotografia è televisiva e spesso e voleentieri la noia impera. Le migliori sequenze restano quelle trucide, per il resto non ci siamo.

Ghostship 13/06/08 14:13 - 394 commenti

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Yuzna è uno che certo non può essere uguale a nessun altro, nemmeno paragonabile. Non perché il suo talento sia inarrivabile, ma perché è di certo uno dei registi più originali in assoluto per le temetiche trattate. Questo film sembra il lato splatter, folle e delirante di uno Chabrol: lo si vede nell'odio del protagonista verso le dinamiche borghesi, dai tradimenti della moglie e dalla follia che si sviluppa da un contesto apparentemente normale. Tra ironia e gengive sanguinanti.

Stubby 15/06/08 16:09 - 1147 commenti

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"The dentist" ha una discreta idea di partenza ma purtroppo il prodotto finale preso nel suo complesso non è all'altezza di altri film partoriti dalla mente geniale di Brian Yuzna. A tratti il film offre buoni spunti ed anche una sana dose di ironia, che è un po' la caratteristica del regista, visto che nei suoi horror la componente comica c'è sempre; però una volta terminata la visione non si rimane pienamente soddisfatti. Comunque un certo successo deve averlo avuto, visto che ha generato un sequel.

Supercruel 10/07/08 22:21 - 498 commenti

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Pessimo horror diretto dal pur bravo Yuzna, che mette in scena una fobia piuttosto comune e scontata, quella del dentista. Chi si aspetta gore a ripetizione verrà deluso, perché inspiegabilmente il regista cerca di affrontare il canovaccio in una chiave pseudo-noir che non convince e spesso annoia. Purtroppo sembra di essere al cospetto di uno di quei z-movie televisivi in cui ci si imbatte la notte sulle emittenti private. Sono lontani i tempi del magnifico e intelligente Society.

Fabbiu 20/09/08 12:11 - 2145 commenti

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L'intento di Yuzna era girare un horror, ne è uscito un modesto thriller psicologico. L'ho apprezzato abbastanza per la cura non indifferente dei particolari: vengono fatti risaltare alcuni contrasti come il bianco dell'abito, della macchina e la pulizia degli ambienti e la moquette con il marciume che ossessiona il protagonista; i ritmi non sono male, tutta la parte descrittiva il turbamento del dentista è ingente ma ben giustifica le sue reazioni; e quando ci sono di mezzo i denti i brividi di impressione non mancano. Manca di suspence.
MEMORABILE: Una lingua in piscina...

Rebis 12/10/08 20:31 - 2337 commenti

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Yuzna è probabilmente il regista più sovrastimato dell'ultimo ventennio horror. L'esito del dentista pazzo è sconfortate, di una mediocrità infinita: evidenzia un'incapacità assoluta di coordinare mezzi televisivi poveri in un organismo almeno senziente. I continui ripieghi nell'estetica da baracca trash - che ammiccano allo spirito insincero dello spettatore smaliziato - non divertono. L'aria è triste e satura, e l'idea smette di brillare al minuto dieci: si profila il mare magnum della retorica classista sull'ipocrisia dei miti borghesi. Troppa grazia per il nostro intelletto.

Daniela 31/01/09 08:57 - 12662 commenti

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Il film è carente in più punti (soprattutto nella parte delle indagini), però alcune scene sono degne di entrare in un album di ricordi da sfogliare mentalmente nella sala di aspetto del vostro dentista, accanto alla tortura nel Maratoneta ai danni del povero Hoffmann, all'estrazione dentale spiccia di Old boy oppure a Steve Martin in camice bianco nella Piccola bottega degli orrori. Sono queste scene che ne hanno fatto un piccolo cult, al di là degli effettivi meriti. Trascurabile il sequel.
MEMORABILE: Raccapricciante il trattamento riservato ad un tizio che, cretinamente, aveva prima tentato di ricattare il protagonista: si può essere più grulli?

Daidae 5/02/09 13:44 - 3180 commenti

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Non garba tantissimo. Non capisco perché questo "dentista" si senta moralmente un giustiziere quando allo stesso tempo è un maniaco sessuale. A parte questa piccola incongruenza il resto del film è il solito filmetto americano dell'orrore, ricco di sequenze sadiche e splatter, decisamente sconsigliato agli impressionabili. Mediocre su tutta la linea.

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Belfagor 21/04/09 17:33 - 2690 commenti

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Chi è in cerca di uno splatter truculento rimarrà deluso. Meglio invece considerare il film un thriller psicologico, sebbene alcuni punti della pellicola vadano a discapito della suspence. Certo, ci si aspettavano più gengive sanguinanti e meno allucinazioni, ma non si può non riconoscere i pregi del film, ad iniziare dall'interpretazione di Bernsen: non è facile impersonare un personaggio ossessivo-compulsivo senza stereotiparlo. Il dr. Feinstone rimarrà un buon esempio di "medico del male".
MEMORABILE: La serata particolare con Brooke e la vendetta in piscina (sia immaginaria che reale).

Mdmaster 12/09/10 19:00 - 802 commenti

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Yuzna è decisamente un regista piuttosto hit-and-miss: a volte la imbrocca altre no, ma in gran parte dei film i suoi limiti sono evidenti. In The dentist gira il tutto come se fosse un thriller finito non si sa come in una puntata di Beautiful. Eppure funziona: l'atmosfera borghesuccia, le fissazioni paranoiche con il bianco del protagonista, le sanguinose e atroci punizioni ortodentistiche. Ottimo cast, sia come attori che come mero "fisico". Anche chi è del mestiere (e non intendo quello cinematografico) apprezzerà il film.
MEMORABILE: Il ragazzo della piscina e la sua conseguente fine.

Greymouser 10/06/11 11:29 - 1458 commenti

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Se non si è capaci di spaventare - sosteneva Stephen King in un suo noto saggio su cinema e narrativa horror - si può sempre giocare la carta del disgusto. E' evidente che Yuzna non è in grado di evocare il terrore vero dai tempi di Society, e quindi si butta sul facile sensazionalismo di ciò che può colpire allo stomaco, ma che lascia intatti la mente e il cuore. In parole povere, un'operazione di grana grossa, anche morbosamente divertente in qualche caso, ma niente di più.

Pinhead80 8/11/11 14:31 - 4760 commenti

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Nonostante le premesse di poter fare un film disturbante ci fossero tutte, quello che appare più evidente è lo stato confusionario in cui regna il protagonista (il sadico dentista interpretato da Bernsen), che si sente una specie di giustiziere morale ma che alla fine è allo stesso tempo un pervertito sessuale. A mio avviso la colpa del regista è quella di non aver saputo caratterizzare in maniera efficace il protagonista, che non riesce così a diventare un vero cattivo. Le cose migliori si vedono quando il dottore è all'opera...

Puppigallo 7/05/12 23:34 - 5275 commenti

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Piuttosto noioso e deludente. I primi 35 minuti sono a dir poco lenti; e l'unico vero motivo di interesse è dato dalla psicosi del protagonista che, causa trauma, vede tutto marcio e corrotto. Purtroppo, a parte questo, c'è ben poco; e gli stessi omicidi non sono niente di speciale (manca inventiva, forse anche perchè un dentista non ha certo a disposizione un arsenale. Ma almeno si poteva tentare di essere più creativi). Il protagoniosta ce la mette comunque tutta, nonostante sia costretto per l'intera pellicola a ribadire lo stesso concetto. Mediocre, con qua e là qualche discreta scena.
MEMORABILE: Dice della moglie: "Una volta iniziata la decomposizione non può che arrivare la putrefazione"; "Io sono uno strumento di igiene e perfezione".

Funesto 19/05/12 09:16 - 525 commenti

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Malaticcio e inquietante, quandanche piuttosto mediocre: la psicosi del bravo Corbin Bensen, convinto di vedere sudiciume e putrefazione ovunque, è davvero ossessiva anche per lo spettatore. Purtroppo però il film tende a sfilacciarsi rimanendo spesso indeciso sul genere da imboccare e le scene di teeth-violence son davvero poche ed effimere, se non proprio offscreen (e il sangue in generale è pochino). La maggior parte degli interpreti, poi, è mediocre e la fotografia, che brutta non è, fa però spesso l'uso di uno stucchevole effetto glare.
MEMORABILE: La vendetta della moglie in manicomio; L'idraulico ucciso a coltellate (la scena più gore che vi capiterà di vedere nel film).

Ryo 20/02/13 00:47 - 2169 commenti

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Una fobia molto diffusa (me compreso), quella del dentista. Che effetto avrà portato sullo schermo? Devastante, se il dentista in questione è un sadico pazzo con problemi di allucinazioni visive e avrà così cura dei suoi pazienti da torturarli con trapano, specillo, pinze, aghi ecc. A parte i vari trucchi, fatti davvero bene (bocche ricostruite alla perfezione per inquadrature dettagliate dall'interno), personalmente mi basta l'audio del trapano a digrignare i denti dai brividi.
MEMORABILE: L'apribocca allargato al massimo; Le visioni con i denti marci; Il dente frantumato della vicina.

Tomastich 20/02/14 18:16 - 1255 commenti

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La cosa che colpisce maggioramente di questo film è l'ambientazione low-budget che sposa in pieno - purtroppo - la filosofia anni '90 (visto che di eguali low budget se ne facevano negli anni '80 con risultati "fotografici" sicuramente meno televisivi di questo). Resta il fatto che la pazzia del dentista, dell'ossessione per sporcizia e del dilagare della patogenia potrebbe sì ricordare Cronenberg, ma Yuzna sposa la deformazione in modo più grottesco e meno scientifico.

Vito 29/05/18 06:07 - 695 commenti

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Il Dr. Feinstone schizza fuori di melone e fa fuori tutti i suoi pazienti. La trama è tutta qui, ma grazie all'ambientazione asettica dello studio dentistico, alla violenza e alla caratterizzazione del villain (riccone nazistoide fissato con ordine e pulizia) esce fuori un piccolo gioiellino del terrore. E poi ci sono gli omicidi che sono un vero tripudio di gengive perforate, denti trapanati e lingue strappate. Yuzna non delude neanche stavolta.

Anthonyvm 6/11/18 21:28 - 5692 commenti

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Idea di base praticamente geniale: la paura del dentista è una delle più diffuse al mondo, dunque far ruotare un film attorno alla figura di un dentista folle e omicida è sulla carta una trovata vincente. Yuzna forse si prende un po' troppo sul serio, lasciando una (comunque presente) vena di humour nero in secondo piano, ma Bernsen è carismatico e inquietante a sufficienza, le torture dentali davvero dolorose e in generale il film non annoia. Qualche allucinazione in meno, o meno distorta tra filtri e montaggi, avrebbe giovato. Buon prodotto.
MEMORABILE: Il bambino perforato dal dottore durante la prima visita; I dettagli del trapano che disintegra un dente; La bocca forzatamente dilatata di Earl Boen.

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Kinodrop 8/08/21 18:40 - 2951 commenti

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L'effetto è di facile presa, data la fobia di quasi tutti per trapani, pinze e a tutto l'armamentario del dentista. Il protagonista, reso ancor più paranoico rispetto alla sua natura dall'infedeltà della moglie, si mette in testa di ripulire il marcio della società cominciando dalla bocca, infierendo su una rosa di pazienti sfortunati. Purtroppo, scoperto l'arcano, la narrazione si dilunga ripetendo la stessa formula e Yuzna poteva sfruttare meglio in quantità e in qualità un argomento non nuovo. Non male Bernsen, ma molto lontano dallo sguardo sadico-nazista di Sir Laurence Olivier.

Michael197 18/05/22 20:52 - 19 commenti

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Yuzna abbandona le furiose mutazioni corporali delle sue precedenti opere per un thriller violento di natura più psicologica che horror (pur con qualche momento splatter). Il risultato è men che mediocre e da questo film l'epoca d'oro del regista può dirsi definitivamente chiusa. L'dea del dentista che si accanisce con gli strumenti del mestiere è discreta ma poteva reggere un corto di una quarantina di minuti e il film dopo un po' arranca noiosamente. Fiacca la regia e stile che sembra quello di un TV movie, con inserti sexy volgarotti e gratuiti. Si salva solo l'efficace Bersen.
MEMORABILE: L'intervento a bocca aperta sulla mogliea fedifraga con asportazione di denti senza anestesia (brrrr...).

Magerehein 11/02/24 11:50 - 1002 commenti

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E' vero che quella del dentista è una professione che può spaventare più d'uno (alcune soggettive ravvicinate sui lavori del Nostro mettono qualche genuino brivido), ma questa storia è un debolissimo castello di carte; ancor prima d'aver terminato la visione viene spontaneo chiedersi come un uomo così disturbato e problematico (non riesce a gestire un singolo paziente senza provocare guai) possa avere avviato e mantenuto una così florida carriera. Ci sono davvero troppe forzature e ingenuità, al netto dell'onestà complessiva del cast e di qualche scena sufficientemente truce.
MEMORABILE: Il "regalo d'anniversario" del dentista alla moglie; Il "servizietto" all'esattore fesso.
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  • Homevideo Undying • 12/02/08 12:19
    Risorse umane - 7574 interventi
    La tanto attesa edizione per la vendita, targata Eagle Pictures, approderà nei negozi a partire dal 20 febbraio...

    Il formato annunciato è 1.85:1 anamorfico (dimenticate l'orribile full screen della VHS) e l'audio dolby 5.1 (italiano) e dolby 2.0 (inglese).

    Speriamo che tengano in considerazione anche il vano extra!

    La cover è perfetta, leggeremente oscurata - pertanto - ancora più inquietante....

    Ultima modifica: 12/02/08 20:20 da Undying
  • Discussione Undying • 1/02/09 20:04
    Risorse umane - 7574 interventi
    Commenta simpaticamente Daniela, nello spazio adibito a momento o frase memorabile del film:
    "Raccapricciante il trattamento riservato ad un tizio che, cretinamente, aveva prima tentato di ricattare il protagonista: si può essere più grulli?".

    La risposta è sì: anche perché non capita tutti i giorni (fortuna vuole, anche se succederà di peggio) che uno si attenda di godere cure e attenzioni odontoiatriche di tal fatta...
    In uno studio pubblico, per (ag)giunta...
  • Discussione Daniela • 2/02/09 13:04
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Sarà, ma io non mi metterei mai a discutere col mio dentista PRIMA, fosse anche per criticare il colore della sua cravatta ... ;o)
  • Discussione Undying • 2/02/09 13:13
    Risorse umane - 7574 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Sarà, ma io non mi metterei mai a discutere col mio dentista PRIMA, fosse anche per criticare il colore della sua cravatta ... ;o)

    Ti capisco.
    Solo, a mio modo di vedere, quel passaggio del film non è così debole.
    Punti di vista differenti, grazie al cielo.
  • Discussione Daniela • 2/02/09 21:10
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    ma quel passaggio è piaciuto anche a me, in modo perverso in quanto mi ha fatto molta impressione... solo che ho trovato bischero il comportamento del tizio - del resto buona parte delle vittime degli horror non si comportano forse un po' bischeramente?
    Verso il genere horror ho un atteggiamento ambivalente: mi piace (alcuni dei miei film preferiti sono proprio degli horror), però, essendo persona paurosissima per natura, mi fa anche patire, soprattutto quando sono presenti elementi splatters, così me la prendo con le vittime che a volte si cacciano proprio nei guai con le loro mani...
  • Curiosità Undying • 1/08/10 22:50
    Risorse umane - 7574 interventi
    Estrazione del male alla radice

    Chi scrive apprezza molto questo Yuzna, al punto di considerare The dentist una delle opere più riuscite (Society docet!) del cineasta.
    Questo lucido e razionale apologo sulla follia, scatenata nel dott. Feinstone (Corbin Bernsen) da un tradimento della consorte, è sviluppato con grande perizia tecnica.
    Yuzna è in questo supportato da eccezionali talenti, tipo Dennis Paoli e Stuart Gordon, autori co-responsabili della bella sceneggiatura.
    Ottima l'idea di impostare graficamente l'impianto scenico del film in ambienti igienizzati e chiari: il bianco in netto contrasto con il rosso del sangue, che schizza ora sui guanti asettici, ora sulla mascherina medica, ora sui pavimenti chiari.
    Il timore che tutti noi abbiamo del dentista viene qui sublimato in una parabola volutamente retorica, avviata dal degrado e dalla contaminazione del male che parte dalle azioni (di letto) apparentemente "innocue" di una moglie fedifraga e, senza soluzione di continuità, arriva in un ambulatorio medico.
  • Discussione Pinhead80 • 8/11/11 14:35
    Scrivano - 313 interventi
    Non so se è solo una mia sensazione, ma ho quasi trovato meglio il sequel di questo primo capitolo.
    Come ho scritto nel commento (che uscirà a breve), trovo il personaggio del dentista caratterizzato male (comportamenti ambivalenti del tipo: giustiziere morale e allo stesso tempo maniaco sessuale).
    Che ne dite?
  • Discussione Zender • 8/11/11 17:26
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Concordo sulla deludente caratterizzazione del protagonista (con un'idea così poteva uscirci un horror strepitoso), mentre per me primo e secondo tali sono (se ricordo bene), si confondono facilmente. Ho sempre trovato Yuzna molto molto sopravvalutato.
  • Discussione Buiomega71 • 9/11/11 00:43
    Consigliere - 25999 interventi
    Li vidi tempo fà, e ho ricordi pallidi. Ho preferito di gran lunga il primo, Yuzniano fino al midollo. I secondo un pò meno, anche se il finale e pregno di schegge del miglior Yuzna.
    Dovrei, comunque, rinfrescarmi la memoria...