Lacrime - Corto (2010)

Una giovane madre tenta di vendicarsi sul pirata della strada che ha investito suo figlio. A prescindere dalle musiche, tristi e ossessive sino al fastidio, il corto sa trasmettere il senso d'impotenza e il vuoto incolmabile del lutto attraverso la forza drammatica di una sordiana Lodovini - fa persino effetto non vederla dolce, radiosa e sorridente come è di solito - e la desolazione degli ambienti, lugubri, trasandati e sporchi. Le lacrime tuttavia non sono solo di dolore, ma anche di rabbia contro una giustizia che, applicata con fredda meccanicità, diventa iniqua e inumana.

Il titolo matarazziano ben si applica a un corto senza costrutto, melodrammatico, didascalicamente retorico, che mette in contrapposizione la disperazione di una madre e l’ostentata indifferenza del ragazzo che ne ha ucciso il figlio guidando ubriaco. A fronte di una dichiarata volontà d’introspezione nelle psicologie dei protagonisti, tra sofferenze e rimozioni, siamo di fronte a ritratti superficiali e stereotipati, che vanificano ogni minimo appiglio d’interesse. E alla fine l’intento dimostrativo azzera la narrazione. Musica insopportabile.