Incantesimo tragico - Film (1951)

Nella descrizione del contesto rurale con il suo forte risalto all'ambientazione tra le crete senesi, si inseriscono credenze popolari e trame fosche da feuilleton con tanto di delitti e supposti incantesimi e maledizioni. Purtroppo la regia di Sequi, debole e lenta tranne che nei pochi incisi onirici e goticheggianti, non corrobora l'insolito soggetto di Luigi Bonelli e finisce con l'intorpidire la sceneggiatura. Tra gli attori lavorano meglio quelli di secondo piano come la veneranda Gramatica, la stizzosa Dondini, il beone gioviale Guerzoni e il sempre untuosissimo Donnini.

Invece del ricco pretendente scelto dalla madre, Oliva sposa il mezzadro Pietro salvo accorgersi che la vita contadina non fa per lei... Dramma rusticano che ruota attorno ad una malafemmina seduttrice ed un tesoro ritrovato su cui grava una malezione: più della storia, piuttosto convenzionale, e della regia poco ispirata, conta l'ambientazione che riserva splendidi scorci delle terre senesi esaltati dal b/n contrastato, per cui il film, pur modesto, è visivamente fascinoso. Nel cast, la meno convincente è proprio la bellissima Maria Félix che ha espressioni da attrice di film muto. 

Film con alti e bassi. L'ambientazione toscana e rustica che sfocia nel gotico è molto bella e lo sono anche alcune suggestioni della trama, la quale però non sa decidersi se prendere la direzione del soprannaturale o del dramma sentimentale (il finale infatti è pessimo). Stessa cosa il personaggio di Oliva, che poteva essere un antesignano della Barbara Steele di Un angelo per Satana (considerando anche che Maria Felix è adatta alla parte) e invece stenta ad adottare una personalità ben definita di malvagia o di strega.